[NFL] Top & Worst: il pagellone dei rookie della NFC

Ultimo, grande appuntamento (puntate precedenti) della nostra rubrica sulle performance dei rookie. Prima di concentrarci su mesi di intenso scouting per scoprire chi saranno i prossimi giocatori ad occupare queste righe, vogliamo regalare ai lettori il primo pagellone di Huddle Magazine sui rookie della NFC che hanno infiammato gli animi o deluso le aspettative in questa fantastica stagione NFL 2014.

Voto: 0 – Michael Sam, DE, St. Louis – Dallas

michael-sam-nfl-st.-louis-rams-rookie-minicamp2Si, uno bello zero Michael Sam se lo merita tutto. Tanto parlare, tante dichiarazioni ed alla fine zero minuti sul campo. Probabilmente un po’ è colpa dei vari GM che non hanno voluto dargli una possibilità solo per il fatto che si sia dichiarato omosessuale, ed un po’ la colpa sarà sua che non avrà mai convinto sia a St. Louis che a Dallas. Chi lo conosceva prima del Draft sapeva che per lui sarebbe stata molto dura per evidenti limiti tecnici e fisici e che aveva la possibilità di essere “uno dei tanti” a passare in NFL senza lasciare il segno.
Una possibilità potrà sicuramente ancora ritagliarsela ma probabilmente l’insegnamento che ci lascia la storia di Sam è che bisognerebbe parlare di meno e non costruire castelli o storie come han fatto certi media. 

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Voto: 1 – Marcus Smith, OLB, Philadelphia Eagles

Philadelphia Eagles v Chicago BearsIl giorno del Draft questa presa degli Eagles fu molto discussa e non condivisa. Pochi analisti e pure appassionati si aspettavano il prodotto di Louisville essere draftato all’interno del primo giro. La stagione da rookie è stata praticamente inesistente, solo 8 partite attivo e giocate, tantissimo Special Team e il campo non l’ha mai praticamente visto quando la difesa era in campo. Vero che davanti a lui c’era gente come Barwin, Cole e Graham ma ci si aspettava di più, soprattutto con gli infortuni di Kendricks e Demeco Ryan dove si parlava di un suo inserimento come ILB in alcune occasione ma anche li non riusci mai a conquistare il posto, perso a favore di Casey Matthews.
Stagione da rookie da dimenticare e il futuro potrebbe non essere roseo in quanto non è stata una scelta di Kelly ma dell’ex GM Roseman. La prossima offseason sarà fondamentale per lui per conquistare la fiducia e snap agli Eagles.

Voto: 2 – Eric Ebron, TE, Detroit Lions

NFL: Detroit Lions at Carolina Panthers13 partite giocate, 25 ricezioni su 49 target, 243Y ed un solo TD. Troppo poco da una 10° scelta che ha non ha fatto altra che parlar di se dalle combine per le sue doti atletiche e come ricevitore, tant’è che alcuni pensavano che fosse più un WR che un TE.
Ebron in stagione è stato fermo anche per un infortunio, facendogli saltare 3 partite durante l’arco della stagione ma mai ha veramente impensierito Pettigrew per il ruolo da titolare e molte volte gli è stato preferito pure Joseph Fauria.
Il 2 potrebbe essere condiviso con i Lions che hanno deciso di prendere un TE in un ruolo con della concorrenza importante come i due citati sopra però con l’assenza di un vero WR poteva conquistare spazio dietro a Megatron e Tate con le sue abilità in ricezione.
Stagione da dimenticare per Ebron ma dal prossimo anno dovrà iniziare a dare segni di vita.

Voto: 3 – Ra’shede Hageman, DL, Atlanta Falcons

Ra'shede_Hageman_Atlanta_FalconsIn sede di pre draft alcuni lo paragonavano a JJ Watt per le due doti atletiche, altri si aspettavano una stagione da dimenticare con Nolan come HC, insomma le aspettative per il prodotto di Minnesota erano altissime dopo esser stato preso ad inizio secondo round.
Hageman ha giocato tutte le partite collezionando 12 tackle ed un solo sack, bottino magro per uno che doveva spaccare il mondo in NFL.
Tutte i suoi limiti tecnici sono usciti e alla fine la sua atleticità non è bastata per conquistare con continuità lo spot da titolare. A sua favore c’è anche da dire che è finito in un contesto pessimo in cui la difesa ha fatto acqua da tutte le parte, cosa che ha portato alla departita di Mike Smith e di tutto staff.
Hageman ha tutte le carte in regola per poter essere uno in grado di spostare in NFL ma dovrà lavorare, e molto, soprattutto sugli aspetti tecnici,

Voto: 4 – Charles Sims, RB, Tampa Bay Buccaneers

charles-sims-tampa-bay-buccaneersC’era molta attesa su Sims che pareva poter essere il nuovo Sproles, o comunque un giocatore del genere, e aveva incantato diversi addetti ai lavori più nel percorso verso il Draft piuttosto che quello che ha fatto in campo.
Dopo aver saltato metà stagione per un infortunio alla caviglia, è rientrato per i Bucs dal match contro i Falcons. Qualcosa ha fatto vedere nella seconda metà di stagione però più al di fuori del backfield che come RB, dove ha pure commesso due fumble, di cui uno perso. La sua presenza in campo non è stata malvagia tutto sommato ma ha dimostrato di non essere ancora pronto e forse pure lo staff non sapeva molto bene come utilizzarlo.
Un solo TD in 8 partite è troppo poco, soprattutto con davanti un Doug Martin di basso livello ed un Bobby Rainey che non è esattamente un fenomeno.
Stagione insufficiente però Sims il prossimo anno con un nuovo OC come Koetter potrebbe trovare finalmente quelle giocate che molti aspettano.

Voto: 5 – DeMarcus Lawrence, DE, Dallas Cowboys

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Demarcus Lawrence CowboysLa stagione di Lawrence non è stata sicuramente facile. Prima l’infortunio nel traning camp che lo ha tenuto fuori per oltre metà stagione, esordendo nella prima settimana di Novembre nella sconfitta contro gli Arizona Cardinals.
Le partite di regular season sono state anonime, spesso nella rotazione di Marinelli tra i DE ma mai il prodotto di Boise State ha lasciato un segno importante nelle partite in cui ha giocato con solo 9 tackle ed uno solo per perdita di yard.
Il 5 è di incoraggiamento per le due partite di playoff. Assoluto protagonista contro i Lions nel finale, prima con il fumble raccolto e poi perso, che avrebbe dato la vittoria ai Cowboys, e poi con il sack vincente su Stafford. Pure con Green Bay è stato protagonista di un sack ma soprattutto con una buona prestazione.
Di DeMarcus Ware ne esiste solo uno ma questo nuovo DeMarcus potrebbe avere un’ottima carriera in quel Dallas se continuerà come nelle ultime due partite. 

Voto: 6 – Kyle Fuller, CB, Chicago Bears

Chicago Bears v San Francisco 49ersL’inizio di stagione sembrava promettere una stagione stellare per il rookie da Virginia Tech. I presupposti erano ben posti però poi il rendimento è andato in calando con il passare delle partite. Tutti si ricorderanno il duo di partite con 49ers e Jets dove Fuller ha collezionato 3 intercetti, 2 Fumble Forzati di cui uno recuperato dai compagni.
Dopo di che la stagione non è andata benissimo mostrando limiti da rookie soffrendo molto il WR avversario concedendo ricezioni e yard. Probabilmente pure il fatto che la difesa dei Bears è stata di bassissimo livello ha trascinato Fuller in prestazioni non eccelse, non in linea con l’inizio di stagione. Probabilmente l’exploit delle prime partite aveva portato l’idea di aspettarsi una prima stagione alla Sherman ma si è normalizzato strada facendo. Stagione che raggiunge la sufficienza per l’ex Hookies e che comunque è il giocatore su cui ripartire per costruire la secondaria dei Bears.

Voto: 7 – Teddy Bridgewater, QB, Minnesota Vikings

Teddy Bridgewater VikingsPiù si avvicinava il Draft, più questo povero ragazzo doveva fronteggiare critiche e presunti limiti fisici e tecnici, dalle ginocchia gracili, alle mani piccole e tante altre cose.
Dopo l’inizio alle spalle di Cassell, TeddyB si è preso il post da starter dopo l’infortunio del veterano e ha preso in mano il team. 2919Y, 14TD, 12INT, 209Y corse ed un TD Rush, questi i numero del prodotto di Louisville che è stato protagonista di una stagione di alto livello.
Bridgewater non è stato esente da errori da rookie, però ha dato fluidità e ritmo ad un attacco privo di Adrian Peterson, dove è venuto a mancare pure Cordarelle Patterson. Il QB rookie ha mostrato lampi di talento importanti, precisione, potenza, velocità nel leggere le difese e soprattutto ha usato sempre la testa, cercando di non andare mai in panico. La OL durante la stagione non l’ha sicuramente aiutato, anzi, però alla fine è stato protagonista di una signora stagione ed i Vikings hanno sicuramente motivi per sorridere.

Voto: 8 – Kelvin Benjamin e Mike Evans, WR, Carolina Panthers & Tampa Bay Buccaneers

NFL: Preseason-Tampa Bay Buccaneers at Jacksonville JaguarsUn bell’otto se lo meritano questi due “Big Body WR”. Entrambi oltre le 1000Y ricevute e leader di yard ricevute del proprio team.
La 7° scelta da Texas A&M ha impressionato molto per tutto l’arco della stagione, concludendo con 12 TD. L’exploit è avvenuto a metà stagione con tre partite eccezionali con Browns, Falcons e Redskins, dove è andato oltre le 100Y, toccando le 209 con gli ultimi. Arma da redzone eccezionale e mani ottime, peccato per il fatto di aver avuto un QB mediocre, la produzione sarebbe potuta essere anche maggiore.

Kelvin Benjamin PanthersBenjamin ha tolto le castagne dal fuoco più volte ai Panthers dato che è stato l’unico terminale offensivo serio per Newton. Tante ricezioni spettacolari ed importanti, molti si ricorderanno quella tra Sherman ed Ear Thomas in doppia copertura, ed 11 TD complessivi, 9 in stagione e 2 ai playoff. Da segnalare però i tanti drop, il 4° di tutta la lega a dimostrazione che di lavoro dovrà farne ancora tanto.
I due WR rappresentano presente e passato delle proprie squadre e di questo passa diventeranno due dei giocatori più forti nel proprio ruolo.

Voto: 8.5 – Aaron Donald, DT, St. Louis Rams

NFL: Seattle Seahawks at St. Louis RamsVoto “speciale” per il DT di Pittsburgh che ha strabiliato tutti nella sua campagna da rookie. Su di lui c’erano alcune perplessità sulla sua fisicità, essendo un po’ undersize, ma sul campo questo aspetto non si è notato dato che ha dominato grazie ad un atletismo sopra la media e ad una dote in pass rush straordinaria. 34 tackle di cui 16 per perdita di yard, 8 sack, 11 QB Hit ed un fumble forzato, questi i numero di una stagione di altissimo livello.
In mezzo a quella linea con Quinn, Brockers, Langford, Long è stato sicuramente aiutato ma le sue doti però sono state sotto gli occhi di tutti diventando un incubo per i QB avversari in ogni situazione. Su di lui c’erano molte aspettative e Donald le ha rispettatte e ha posto le basi per poter diventare uno dei DT più forti della lega.

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Voto: 9 – Zack Martin, OG, Dallas Cowboys

Zack Martin CowboysStagione fantastico per il prodotto di Notre Dame. Se i Cowboys sono riusciti ad avere una della offensive line migliori della NFL, se non la migliore, è anche grazie al suo innesto. Che fosse un giocatore pronto per i pro lo si sapeva sin da subito ma che avesse questo impatto probabilmente nessuno se lo sarebbe aspettato. Ottimo in tutte le fasi del gioco, dalla pass protection al run block ma anche quando è stato chiamato a bloccare al “second level” in situazioni di screen. Nessun sack concesso e solo due penalità concesse in tutta la stagione, tanto per far capire il valore della stagione della OG.
La guardia forse non la farà per tutta la carriera, lui nasce come OT e dal fisico potrebbe essere portato a fare il RT e nel futuro potrebbe prendere quel posto a Dallas, visto che è il punto debole della linea.
Stagione da incorniciare per Martin che avrebbe ampiamente meritato di entrare nei discorsi per l’Offensive Rookie of the Year.

Voto: 10 – Odell Beckham, WR, NY Giants

Odell Beckham GiantsIl 10 non potevamo che darlo a lui, al rookie WR dei Giants e che probabilmente sarà il volto della copertina di questa stagione 2014 con la pazzesca ricezione ad una mano contro i Cowboys alla week 12. Ma Beckham non è stato solo quello, in 12 partite ha collezionato 1305Y con 9 partite consecutive con oltre 90Y ricevute, record NFL, ricevendo 12TD.
In sede di Draft alcuni storsero il naso sulla sua presa e l’inizio di stagione sembrava confermare gli scettici dato che rimase fuori per infortunio per 4 settimane però dalla partita con i Falcons ha fatto innamorare tutti. Le prime 3 partite non furono eccezionali per yard ricevute ma che avesse qualcosa di speciale si notava. La sua velocità è stata devastante e pure quando doveva cercare palloni in traffico non si faceva pregare. Alcuni lo accusavano che le prese che faceva erano solo grazie ai guanti, però altri giocatori droppavano lanci anche più facili con gli stessi guanti.
Di questa stagione rimarranno i video dei pregame dove faceva catch spettacolari, il trash talking con i Rams e Eagles ma soprattutto quella presa ad una mano cadendo all’indietro contro Dallas.
Se è questo l’inizio, abbiamo tra le mani un potenziale Hall of Famer.

Di rookie meritevoli che meriterebbero una menzione ce ne sarebbero molti altri, Chris Borland, Anthony Barr, Andre Williams, Jordan Matthews, Deone Bucannon, Devante Adams, Justin Britt, per fare alcuni nomi che ben si sono compertati quest’anno. Oppure giocatori come Jimmie Ward, Jake Matthews, Paul Richardson, Greg Robinson, Kyle Van Noy, Trent Murphy, che per vari motivi non hanno avuto una campagna da rookie positiva. Purtroppo inserirli tutti non è stato possibile però non vuol dire che quelli non menzionati non siano stati protagonisti di una buona o cattiva stagione.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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