[NFL] Week 9: One Team Show (San Diego Chargers vs Miami Dolphins 0-37)

Pomeriggio da incubo quello che vivono i San Diego Chargers al Sun Life Stadium contro i Miami Dolphins. In un match tra due squadre sempre capaci di grandi sorprese, sono i ragazzi di coach Joe Philbin a dominare la contesa in lungo in largo, annientando completamente gli avversari che finiscono la partita con 0 punti messi a referto. I Dolphins sorridono per averne segnati 37 e aver ottenuto la terza vittoria consecutiva.

Philip Rivers San Diego ChargersChe per Philip Rivers (12/23 per 138 yard, 3 INT) sarà un lungo ed intenso pomeriggio lo si capisce già dalla primissima azione della partita, quando Randy Starks lo schianta a terra con un sack. Come se questo presagio non bastasse, su un quarto &1, Brendan Oliver non riesce a guadagnare la yarda per avere altri quattro tentativi e i Chargers devono consegnare palla ai padroni di casa, senza aver combinato nulla di significativo. Al contrario del suo collega, Ryan Tannehill (24/34 per 288 yard, 3 TD) è in forma smagliante e in poco meno di 6 minuti arriva in touchdown con un passaggio di 6 yard per Charles Clay, dopo un bel drive spartito bene tra corse e passaggi. La risposta degli ospiti è sterile e conduce solo al punt che fa da overture al Tannehill show. Il quarterback nativo del Texas lancia e corre personalmente per 22 yard, avanzando fino in profondo territorio nemico, dove lascia le luci dei riflettori a Lamar Miller, che entra facile in end zone per il touchdown da 2 yard, valevole per il 14 a 0.

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Anche se a Miami splende il sole, è notte fonda per Rivers e compagni. Passano solo 17 secondi, da quando i Chargers riguadagnano il possesso all’intercetto di Reshad Jones, riportato per 16 yard. A Tannehill basta poi un passaggio lungo di 21 yard per il rookie Damien Williams per posizionare Caleb Sturgis dalle 26 yard, il quale realizza il field goal del 17 a 0. Dopo l’ennesima risposta fiacca dei Chargers, poco più che delle comparse in questo primo tempo, è ancora Tannehill ad infiammare il pubblico di casa, specialmente quando lancia per 38 yard Mike Wallace che, proprio in settimana, aveva lamentato la scarsità di passaggi lunghi. Ci pensa poi ancora Sturgis da 25 yard ad allungare ulteriormente di tre punti. La seconda frazione di gioco si chiude con due scambi inconcludenti, ma, ad inizio ripresa, sono ancora i Dolphins a mettere a segno punti. L’ex stella di Texas A&M è inarrestabile al passaggio e trova Brian Hartline per 18 e 11 yard, corre lui stesso per 11 yard, consegna a Miller per 14 yard ed, infine, connette profondo con Rishard Matthews per 21 yard, siglando il touchdown del 27 a 0.

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Charles Clay Miami DolphinsI tre drive successivi dei Chargers, quelli che potrebbero rappresentare quantomeno un debole riscatto, sono invece un disastro totale. Sul primo, Rivers si fa intercettare da Brent Grimes che riporta per 26 yard e posiziona Sturgis dalle 23 per l’ulteriore allungo; sul secondo, dopo un imperioso sack, Grimes con un’azione fotocopia di quella precedente, intercetta ancora la palla; sul terzo arriva la sentenza finale quando Rivers viene sackato e perde anche palla, la quale viene recuperata dalla difesa in maglia bianca. In piena red zone bastano 5 secondi a Jarvis Landry per ricevere un lancio di 14 yard e segnare il touchdown del definitivo 37 a 0. In teoria mancherebbe ancora l’ultimo quarto di gioco, ma le due squadre preferiscono risparmiare le energie in vista dei prossimi impegni e mandano in campo le seconde linee per un po’ di garbage time.

Finisce con una schiacciante vittoria per i Miami Dolphins (5-3), una partita che non è mai stata tale. Tannehill e compagni hanno deciso di dedicare questo risultato al loro coach Philbin, che, nella giornata di venerdì, ha perso il padre e lo hanno omaggiato con la loro miglior partita dell’anno. Precisi ed attenti in ogni fase del gioco, soprattutto con un Tannehill tirato a lucido che ha guidato in maniera superba tutto il reparto offensivo, che ha visto andare a segno ben quattro uomini diversi. Prova molto convincente anche della difesa, specialmente del secondario, che ha ben controllato Keenan Allen, tenuto a 4 ricezioni per 47 yard, e ha intercettato tre volte Rivers, mettendo di fatto fine alla partita dal punto di vista morale. L’impegno di settimana prossima sarà nel freddo Michigan, contro i ruggenti Lions. Un match da non sbagliare se i Dolphins vogliono rimanere in zona playoff.

Per i San Diego Chargers (5-4) è andato tutto completamente storto. 0 punti fatti, appena 3 terzi down convertiti su 11, una media di 3.6 yard a giocata, solo 178 yard totali guadagnate, 3 intercetti lanciati, un fumble e 4 sack subiti. In questo caso i numeri sono i migliori testimoni di una gara che il bye week di settimana prossima dovrà far dimenticare al più presto. Sperando di recuperare uomini chiave e ritrovare un gioco decisamente più spumeggiante, i Chargers tornano in California parecchio amareggiati, ma il discorso playoff, in una conference che si sta rivelando molto competitiva, rimane ancora aperto.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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