[NFL] Week 10: La vendetta è servita (San Francisco 49ers vs New Orleans Saints 27-24)

Sicuramente nella testa di Ahmad Brooks la partita contro i New Orleans Saints era segnata sul calendario con un grosso cerchio rosso. Lo scorso anno, un suo personal foul alquanto discutibile, diede la vittoria agli uomini di Sean Payton, ma in questa occasione, il destino ha voluto restituire qualcosa a Brooks e proprio un suo fondamentale sack con fumble forzato ha regalato ai San Francisco 49ers la possibilità di imporsi 27 a 24 sui Saints, in una delle partite più belle che hanno caratterizzato il week 10.

Frank Gore San Francisco 49ersL’inizio è subito elettrizzante e tiene fede alle premesse della vigilia di un match spettacolare. Dopo nemmeno un minuto Drew Brees (28/47 per 292 yard, 3 TD, 2 INT), cercando di connettere con Marquese Colston, viene intercettato da un superbo intervento di Antoine Bethea, che riporta l’ovale per 22 yard. Da una posizione di campo molto favorevole, per l’offensive coordinator Greg Roman è tanto scontato quanto efficace chiamare le corse di Frank Gore che, al secondo tentativo, entra in touchdown per il 7 a 0 iniziale. Un veloce giro a vuoto dei padroni di casa riconsegna la palla in mano a Colin Kaepernick (14/32 per 210 yard, 1 TD), il quale, alternando passaggi e corse di Gore, conduce l’attacco in territorio avversario, dove Carlos Hyde, con una bella corsa da 9 yard, si toglie la terza soddisfazione stagionale, raddoppiando il punteggio in favore dei suoi. La partita sembra poter proseguire in discesa per i 49ers, considerando anche che i primi punti messi a segno dei Saints sono solo 3 grazie ad un field goal dalle 40 di Shayne Graham e, salvo un missile di 40 yard per Brandin Cooks, Brees non riesce a far avanzare il suo attacco, ma, come spesso ci hanno abituato i californiani in questa stagione, la loro concentrazione è alquanto ballerina. L’attacco non riesce a produrre punti e i Saints ne approfittano per colpire violentemente con Brandin Cooks, che brucia Jimmie Ward e piazza una ricezione di 31 yard per il touchdown del 10 a 14.

Fortunatamente per i 49ers però, Anquan Boldin è in serata di grazia e prende quasi ogni cosa venga lanciata nella sua direzione, compreso il proiettile di 15 yard che Kaepernick gli recapita in end zone. Negli ultimi minuti del secondo quarto si susseguono due azioni movimentate, con protagonisti in negativo i due quarterback. Prima il 7 in maglia bianca, cercando di sfuggire ad un sack, non protegge bene la palla e la perde subendo il colpo del difensore, con Cameron Jordan lesto a recuperarla. Poi, il 9 in maglia nera, cercando Jimmy Graham in end zone, forza un passaggio non valutando correttamente la triple coverage sul suo tight end, col risultato di farsi intercettare da Chris Culliver, che ha il tempo di riportare di qualche yard l’ovale prima di tornare negli spogliatoi sul 21 a 10.

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Jimmy Graham SaintsIl terzo quarto si apre in maniera più tranquilla del primo tempo e, oltre ai molti infortunati che le due squadre lasciano sul campo, va registrato un clamoroso drop di Boldin libero a fondo campo che, probabilmente, avrebbe potuto chiudere i conti. Ma ciò che viene lasciato agli avversari rischia sempre di essere raccolto e così accade. Graham, pur marcato, si apre in end zone e Brees lo trova per il touchdown da 11 yard, valido per il 17 a 21 con cui i Saints riaprono la sfida. L’attacco ospite si impantana in corse improduttive e passaggi sbagliati, mentre il corrispettivo di casa piano piano avanza e, oltre alle yard, macina anche il cronometro. Dopo il two minute warning succede di tutto e il destino scrive un finale al cardiopalma.

Jimmy Graham vuole essere l’eroe di giornata e, ancora una volta, pur marcato benissimo dal difensore, cattura con cattiveria l’ovale in end zone e fa esplodere d’entusiasmo il Superdome con il touchdown del sorpasso. Kaepernick deve guidare i suoi al controsorpasso, ma il quarterback del Wisconsin dimostra ancora tutti i suoi limiti quando sotto pressione, non riuscendo a lanciare con precisione. Sfortunatamente per chiunque se lo trovi di fronte, Kaep è anche uno dei talenti più cristallini della NFL e, al quarto tentativo, con ormai le speranze alle porte degli inferi, si inventa la magia che cambia il volto della partita. Riceve lo snap, si muove sulla destra per sfuggire alla pressione, allunga la giocata e poi scaglia un missile in diagonale di 51 yard che attraversa il Dome da parte a parte e giunge direttamente nelle mani di un liberissimo Michael Crabtree. Coach Jim Harbaugh non vuole correre rischi e decide di andare per il calcio, palla a Phil Dawson dalle 45 che non tradisce e centra i pali. 24 a 24, partita finita? Assolutamente no. Brees muove l’attacco, ma ha solo 4 secondi per tentare il miracolo: la linea porta i via i rusher, lui avanza e lancia l’Hail Mary. Il pubblico è col fiato sospeso, la palla compie la sua traiettoria, scende, scende e…Jimmy Graham for the touchdown! L’urlo del Dome non fa in tempo ad uscire dai polmoni che volano le flag degli arbitri: offensive pass interference e tutto annullato, si gioca l’overtime.

NFL: San Francisco 49ers at New Orleans SaintsL’emozione è a mille e le due squadre mettono in campo tutta l’energia e il coraggio di cui dispongono. Gli attaccanti cercano di trovare spazi, ma cozzano con la tenacia dei difensori. Punt dei Saints e poi punt dei 49ers. Palla di nuovo in mano a Brees e Brooks decide che è venuto il momento di prendersi la sua personalissima vendetta. Secondo &15, Brooks gira intorno al left tackle Terron Armstead e, come una furia, si scaglia sul braccio di Brees. La palla schizza via in mezzo alle gambe dei giocatori, dal nulla sbuca rapidissimo il rookie Chris Borland che si lancia sulla palla e ricopre il fumble per San Francisco. Il ruggito di Brooks ammutolisce lo stadio, incredulo e frastornato. Phil Dawson entra i campo e, con un calcio da 35 yard, capitalizza il lavoro encomiabile dei suoi compagni. 27 a 24 e fine dei giochi.

Vittoria importantissima per i 49ers (5-4), capaci di imporsi nel difficilissimo Mercedes Superdome, che non vedeva esultare gli ospiti da più di una stagione. Pur con tanti problemi che ancora affliggono questa squadra, dagli infortuni ad un attacco che va troppo ad intermittenza, la capacità di questi ragazzi di vincere anche quando sembra ormai tutto finito è encomiabile. Non saranno perfetti, ma sono dannatamente pericolosi e nessuno vorrà trovarseli di fronte a gennaio.
Per i Saints (4-5) la sconfitta va presa a testa alta. Il match è stato entusiasmante ed in bilico per tutta la sua durata, potevano vincere, ma gli errori dei singoli non hanno influito sulla sconfitta. Settimana prossima, entrambe le formazioni, saranno chiamate a confermare le loro buone prestazioni contro due avversari da non sottovalutare. I 49ers andranno nella Grande Mela ad affrontare Eli Manning e compagni, mentre i Saints riceveranno i Panthers di Cam Newton, in due sfide esternamente importanti.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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