[NCAA] Week 13: riassunto della giornata

La quiete prima della tempesta. Possiamo definire così la tredicesima giornata di college football che è andata in archivio senza particolari scossoni di classifica. In attesa del thanksgiving day e del fine settimana decisivo che ci presenterà tante partite di cartello con numerose rivalry, la top ten del CFP ranking infatti non presenta cambiamenti se non alla posizione 8 che non è più occupata da Ole Miss. I Rebels, ormai in caduta libera, perdono in casa di Arkansas e dicono addio alla top 25 in attesa dell’ultimo scontro con Mississippi State in cui vorranno riscattarsi per estromettere i “cugini” dai playoff. Tutte vincenti invece le altre squadre al vertice con Florida State che è quella che ha dovuto sudare più di tutte per ottenere la vittoria. Ormai la squadra di Jimbo Fisher ci ha abituati così nelle ultime uscite e la partita contro Boston College non ha fatto eccezione con i Seminoles che hanno messo la testa avanti soltanto a 3 secondi dalla fine con il fg del precisissimo Aguayo.

NCAA Playoff W12Nella BIG 12 Baylor, dopo la vittoria contro Oklahoma State, aggancia in classifica TCU che non ha giocato per via del bye mentre la situazione più ingarbugliata la troviamo nella BIG 10. Ad east infatti si decide all’ultima partita chi la spunterà tra Ohio State e Michigan State vincenti rispettivamente contro Indiana e Rutgers invece nella parte west la lotta è tra Wisconsin, che vince di misura contro Iowa, e Minnesota, vincente a sorpresa in casa di Nebraska. Le due università si incontreranno per la partita decisiva sabato 29 a Madison in un Camp Randall che si prevede bollente nonostante le temperature ben al di sotto dello 0. Da seguire assolutamente anche il finale di stagione nella PAC 12 south dove troviamo addirittura tre squadre a giocarsi la conference; le due squadre di Arizona, vincenti sabato contro Washington State e Utah, si troveranno di fronte venerdi in uno scontro all’ultimo sangue mentre UCLA giocherà un altro derby della California contro Stanford, dopo aver vinto sabato quello con USC.

Infine la SEC, che prevede incertezza fino alla fine in entrambe le division; ad est il discorso per decidere chi andrà al Georgia Dome per il Championship è circoscritto a Missouri, che sfiderà Arkansas, e Georgia che affronterà Georgia Tech; invece a ovest ci sarà la sfida a distanza tra Alabama, che ha vinto sabato contro W Carolina e che affronterà nell’ultima partita Auburn, e Mississippi State, a valanga con Vanderbilt e che se la vedrà all’ultima gara con Ole Miss in un derby più che mai infuocato.

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Ole Miss vs Arkansas 0-30

Probabilmente la partita più brutta delle ultime due stagioni. Nella tana dei cinghiali infatti, la squadra di Hugh Freeze, viene schiantata dalle corse di Arkansas e si appresta a chiudere la stagione nel peggior modo possibile. Sono stati ben 6 i turnover forzati dalla difesa dei Razorbacks e che hanno fatto la differenza in una partita che i Rebels hanno preparato in maniera pessima, sbagliando l’approccio, e non riuscendo mai ad essere pericolosi in attacco. I Razorbacks invece hanno giocato una gara perfetta, non perdendo mai la concentrazione sopratutto in difesa mentre in attacco, hanno penetrato la difesa di Ole Miss grazie alle corse di Williams e Collins.
Il primo quarto è da incubo per la squadra ospite; in quindici minuti infatti i Razorbacks segnano più punti di quanti i Rebels ne avevano subito nel primo periodo durante tutta la stagione grazie al td pass di Allen per Hatcher, al field goal di McFain e alla corsa da una yard di Collins. Nel secondo quarto gli attacchi si annullano a vicenda e dopo una serie di punt le squadre arrivano alla ripresa del gioco con Arkansas che assesta il colpo finale a metà del terzo periodo con un uno-due micidiale; al fg di McFain infatti segue nel drive successivo il big play di giornata con Rohan Gaines che intercetta Wallace nella propria endzone e riporta il pallone dall’altra parte dopo una corsa di 100 yard. L’ultimo quarto è pura accademia con Arkansas che non concede neanche il punto della “bandiera” ad Ole Miss ed anzi chiude i conti definitivamente con il fg del solito McFain dopo l’ennesimo fumble di Kincade.

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Oklahoma State vs Baylor 28-49

Partita a senso unico quella andata in onda a Waco tra i padroni di casa di Baylor e i Cowboys di Oklahoma State. Le 317 yard su corsa dei texani contro le 116 avversarie sono un metro di giudizio sufficiente per far capire il divario tra le due squadre e Oklahoma State, nonostante non abbia disputato una brutta partita, ha dovuto cedere al maggior talento e all’esplosività dell’attacco di Baylor. Il sogno del passaggio ai playoff per i Bears adesso è ridotto al lumicino poiché passa solamente attraverso i risultati degli altri, in quanto devono sperare nelle sconfitte combinate di almeno altre tre squadre per poter ambire ad un posto al sole. Dall’altra parte i Cowboys dovranno vincere obbligatoriamente il derby con Oklahoma se vogliono continuare a sperare nella postseason anche se sarà molto difficile riuscire a battere i “cugini”.
La partita si decide già dal primo quarto quando Baylor chiude con due possessi di distacco e riesce ad infilare la difesa in maglia bianca dopo appena 36 secondi; lancio di Petty per Lee e td da 65 yard. Oklahoma State non fa neanche in tempo a calciare il punt che si ritrova a subire il secondo td con un altro big play del qb di casa con un lancio da 54 yard per Coleman. I Cowboys, tramortiti, tentano la reazione e dopo aver intercettato Petty, accorciano le distanze una corsa di Roland in situazione di goal line. Prima dell’intervallo lungo i Bears vanno a segno altre due volte con le corse di Chafin e proprio ad un secondo dalla fine del primo tempo subiscono il td del 14 a 28 ad opera di Glidden. Nella ripresa i Bears giocano sul velluto ed allungano ancora con Linwood e Chapin sempre su corsa e, dopo aver mollato sull’acceleratore, consentono due segnature a Washington e Childs prima di chiudere definitivamente il conto con il td personale di Petty.

http://www.youtube.com/watch?v=DFm2H9jczX8

USC vs UCLA 20-38

Il derby della California disputato nella splendida cornice del Rose Bowl di Pasadena finisce male per i Trojans. La squadra di Steve Sarkisian ha dovuto capitolare di fronte al maggiore atletismo di UCLA riuscendo solo nel primo tempo a tenere testa ai Bruins che hanno dominato su più fronti. Brett Hundley e compagni dopo un inizio non proprio confortante hanno preso in mano la partita e, complici alcuni errori della secondaria di USC, hanno fatto razzia di yard nel territorio avversario chiudendo la partita già all’inizio del terzo quarto.
Con questa vittoria, la squadra allenata da Jim Mora, si presenta per l’ultima partita di stagione contro Stanford come prima della PAC 12 south alla pari delle due università di Arizona che si affronteranno per il derby nel giorno del thanksgiving day. Inutile dire che la vittoria è l’unico risultato contemplato a Los Angeles se si vuole chiudere questa regular season nel migliore dei modi.
Come detto prima, la partita inizia malissimo per i Bruins; dopo aver costretto al punt USC infatti, al primo possesso, Hundley si fa intercettare nelle proprie 17 da Anthony Sarao che si invola in endzone e sigla il vantaggio. I Trojans però non fanno neanche in tempo a festeggiare che restituiscono subito il regalo ricevuto quando Agholor causa un fumble sul punt di UCLA, che recupera il pallone con Lagace, e nel drive successivo va in td con Lucien dopo il passaggio da 10 yard di Hundley. La squadra ospite sembra accusare il colpo e dopo pochi minuti subisce il sorpasso quando si dimentica di marcare Duarte che corre indisturbato in meta dopo il passaggio di 57 yard del #17. Nel secondo quarto l’attacco guidato da Cody Kessler pareggia subito con Justin Davis ma consente nuovamente il ritorno dei padroni di casa che, con il fg di Fairbairn e il td di Massington, chiude il primo tempo sul +10. Nel secondo tempo USC si dimentica di scendere in campo e la difesa incassa altri due td, stavolta su corsa, di Perkins e Hundley prima di fissare il punteggio sul 20 a 38 con le 3 yard corse da Javorius Allen proprio nel finale di partita.

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Minnesota vs Nebraska 28-24

Incontro stregato per i padroni di casa di Nebraska che nel big match della BIG 10 contro i rivali di Minnesota perdono partita e conference. I Cornhuskers, nonostante la sfortuna per aver perso subito per infortunio Mark Pelini e Kenny Bell, hanno di che rimproverarsi per non essere riusciti ad essere cinici e cattivi nei momenti topici della gara ed hanno buttato così al vento una stagione che aveva come obiettivo principale proprio la vittoria di conference. I Golden Gophers invece, grazie ad una partita accorta in difesa, si ritrovano inaspettatamente a giocarsi il titolo all’ultima gara contro Wisconsin e sabato avranno bisogno di ripetere una prestazione tutto cuore come questa per riuscire a sconfiggere i Badgers.
La partita inizia subito con le due squadre che si affrontano a viso aperto e già nella metà del primo quarto assistiamo al botta e risposta con due td su corsa; la squadra di casa infatti passa in vantaggio con Abdullah prima di subire il pareggio di Leidner nel drive successivo.
Il secondo quarto invece è tutto di marca Cornhuskers che riescono a chiudere il primo tempo con due possessi di vantaggio grazie a un td pass di Armstrong jr per Pierson-El e ad un fg bloccato e riportato in endzone da Nate Gerry dopo una corsa di 85 yard. Al rientro dopo l’intervallo lungo però la reazione di Minnesota non si fa attendere ed è veemente; Cobb e Williams jr con due corse rispettivamente da 17 e 19 yard accorciano le distanze e, dopo il fg di Brown, i Gophers iniziano l’ultimo quarto a soli tre punti di distacco. Dopo aver costretto due volte Nebraska al punt ecco che a 3 dalla fine gli ospiti passano in vantaggio ancora con Leidner dopo una corsa in situazione di goal line; per gli ‘Huskers ci sarebbe tutto il tempo per vincere la partita ma Pierson-El, dopo il passaggio di Armstrong, perde l’ovale a due yard dalla endzone consentendo il recupero di Boddy-Calhoun e decretando così la fine della partita.

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http://www.youtube.com/watch?v=z0UqS9DbD4A

Il discorso per quanto riguarda l’assegnazione dell’Heisman Trophy non cambia per le prime due posizioni occupate sempre dai soliti noti. I protagonisti non possono che essere Marcus Mariota e Melvin Gordon che con le loro prestazioni hanno portato Oregon e Wisconsin all’ennesima vittoria e si giocheranno fino all’ultimo questo titolo che , diciamo la verità, meriterebbero entrambi. Il qb dei Ducks, con 3 td pass e uno personale su corsa si libera agevolmente di Colorado mentre Gordon è fondamentale nella vittoria risicata contro Iowa con 200 yard corse, 64 ricevute e due td.
samaje perine oklahomaPurtroppo però il #25 dopo solo una settimana deve dire addio al record FBS di yard corse in una sola partita; il rb di Oklahoma Samaje Perine infatti ha ritoccato il precedente primato passando da 408 a 427 yard anche se Gordon non si è minimamente scomposto facendo anzi i complimenti al collega per la prestazione. Al terzo posto passa Boykin che non è sceso in campo per via del bye mentre entra per la prima volta in top 5 JT Barrett che con 302 yard e 4 td pass ha contribuito alla vittoria di Ohio State contro Indiana. Chiude la classifica Dak Prescott che nella larga vittoria sui Commodores ha lanciato 3 td e siglato la sua dodicesima segnatura su corsa in stagione.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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