[NCAA] Week 10: riassunto della giornata

La seconda giornata di college football con il nuovo ranking ci riserva subito qualche modifica alla griglia delle prime 4 che andranno a giocarsi i playoff; ad Ole Miss infatti non basta la sconfitta subìta la scorsa settimana contro LSU ma si aggiunge la disfatta casalinga contro Auburn, diretta concorrente per la post season. Per la squadra guidata da Bo Wallace si tratta di una sconfitta che costa carissima perché in un solo colpo i Rebels hanno perso partita, conference, playoff e uno dei suoi giocatori migliori. Laquon Tredwell infatti nel tentativo di segnare il td del sorpasso a un minuto dalla fine ha perso il pallone nella linea di meta infortunandosi alla gamba e dovrà stare fuori per almeno 4 mesi, mancando in un finale di stagione cruciale per la stagione di Ole Miss.
ncaa_10_2014Chi approfitta dello scivolone dei Rebels è Oregon che regola Stanford con un perentorio 45 a 16 blindando il primo posto di conference e l’ultimo posto utile per i playoff. Mississippi State conserva la prima posizione in virtù della vittoria sofferta contro un’ostica Arkansas mentre Florida State ha bisogno di un grande secondo tempo per avere ragione di una Louisville mai doma. Non mollano la presa neanche TCU, che vince all’ultimo secondo contro Wesrt Virginia, e Kansas State che demolisce Oklahoma State mantenendo il comando della BIG XII proprio ai danni di TCU.
Nella PAC 12 è ormai sicuro il primo posto dei Ducks nella conference north mentre Arizona State, vincente contro Utah all’overtime, deve vedersela con USC per la supremazia della conference south. Notre Dame conserva la decima posizione del ranking dopo la vittoria contro Navy mentre si avvicinano alla top ten Baylor e Nebraska vincenti rispettivamente contro Kansas e Purdue invece Alabama e Michigan State hanno usufruito del bye in attesa del complicato finale di stagione sopratutto per la squadra di Toscaloosa.

TCU vs West Virginia 31-30

Finale rocambolesco al Milan Puskar Stadium di Morgantown e che ha visto prevalere per un solo punto le Horned Frogs di TCU. Gli ospiti, forti dell’attacco più prolifico della nazione, hanno dovuto faticare non poco per avere ragione di West Virginia e solo nell’ultimo quarto sono riusciti ad addrizzare una partita che sembrava ormai perduta. I padroni di casa possono recriminare solo contro se stessi per aver mollato la presa nel momento più delicato, dopo un avvio di gara dove avevano il controllo della partita, consentendo così il recupero degli avversari e inoltre dovranno dire addio ai sogni di conquista della conference.
La partenza dei Mountaineers è fulminea e dopo metà primo quarto si portano già sul 13 a 0; prima passano in vantaggio con il lancio di Clint Trickett da 23 yard per Mario Alford, poi allungano con i due fg di Josh Lambert. TCU però non si scompone e alla fine del primo periodo accorcia le distanze grazie a Boykin, che trova Deantè Gray dopo un lancio di 47 yard. Il secondo quarto è avaro di emozioni con le due squadre che riescono a collezionare solo punt prima del riposo. Con il rientro dagli spogliatoi le Horned Frogs sembrano più determinate ed infatti dopo aver recuperato il fumble perso sulle 33 dalla squadra di casa, passano in vantaggio grazie a Boykin che va personalmente in endzone dopo una corsa di due yard. West Virginia tuttavia riesce in soli 2 minuti a riportarsi in testa alla gara prima con la corsa di Dreamius Smith, poi con Chestnut che recupera un fumble di Doctson e si invola in meta dopo una corsa di 35 yard. Alla fine del terzo quarto gli ospiti riescono ancora una volta ad avvicinarsi agli avversari grazie a BJ Catalon prima di concedere altri tre punti ai Mountaineers con il fg di Lambert ad inizio dell’ultimo periodo. Quando mancano solo 7 minuti alla fine della partita ecco che TCU riduce il divario a due sole lunghezze ancora con Catalon al suo secondo td personale; poco più tardi, dopo aver costretto al punt per ben due volte i padroni di casa, le Horned Frogs si portano sulle 20 avversarie con un drive da manuale prima di lasciare la partita sui piedi di Oberkrom, che dalle 37 non sbaglia il calcio regalando la vittoria a TCU.

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Stanford vs Oregon 16-45

Vittoria larghissima di Oregon contro la bestia nera Stanford e che permette ai Ducks di avvicinarsi sempre di più alla zona playoff. La squadra allenata da Mark Elfrich ha dominato la partita infliggendo ad una delle migliori difese della nazione, nonché migliore difesa della PAC 12, una pesante lezione non solo sul piano del risultato ma anche sul piano del gioco in generale. I Cardinals, che da 31 partite consecutive non subivano più di 30 punti, hanno dovuto capitolare di fronte ad un Mariota sempre più dominante capace di due td pass ed altrettanti su corsa, venendo sopraffatti in attacco da una difesa tosta e arcigna che ha lasciato poco spazio di manovra a Kevin Hogan.
La sfida parte a razzo con Oregon che mette da subito le cose in chiaro dimostrando che ha voglia di vincere e di chiudere subito la partita; dopo pochi minuti infatti passa in vantaggio con il td di Nelson dopo il passaggio di Mariota. I Cardinals provano a reagire ma palesano gravi problemi a raggiungere la endzone avversaria riuscendo solo ad accorciare le distanze con un fg. I Ducks invece continuano a premere sull’acceleratore ed al secondo possesso di giornata vanno ancora a segno con il primo td personale del qb in maglia nera. Il secondo quarto continua con il monologo della squadra di casa che tenta di allungare la forbice tra le due formazioni ed aggiunge al tabellino la corsa in endzone di Tyner ed il fg di Schneider prima di concedere l’unica segnatura da 6 punti di Stanford a Patrick Skov. Dopo il riposo gli ospiti provano a ridurre il distacco ad un solo possesso ancora con un fg, ma per la formazione allenata da David Shaw sarà il canto del cigno in quanto non saranno più in grado di mettere punti a referto venendo sovrastati dalla supremazia dei Ducks. Tra il terzo e l’ultimo periodo infatti, Oregon riuscirà a segnare ancora per tre volte grazie alle corse di Tyner e Mariota, al loro secondo td di giornata, prima di chiudere definitivamente la partita grazie al td pass del #8 per Darren Carrington.

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Auburn vs Ole Miss 35-31

NCAALa partita che poteva lanciare definitivamente Ole Miss come pretendente ai playoff e al titolo, si è conclusa invece in maniera tragica per i padroni di casa. I Rebels infatti, non solo hanno perso la partita, ma hanno perso anche Laquon Treadwell, uno dei punti cardine della squadra, dopo l’infortunio subìto mentre cercava il td del sorpasso ad 1.30 dalla fine. Per il sophomore da Illinois si prospettano almeno 4 mesi di stop e il cammino di Ole Miss, già messo in serio pericolo dalle ultime due sconfitte, si fa sempre più in salita. Ha girato tutto per il verso giusto invece per Auburn che, grazie ad una miscela perfetta di corse e passaggi, è riuscita a penetrare la miglior difesa della nazione e grazie anche ad un pizzico di fortuna è riuscita a portare a casa una vittoria fondamentale.
La partita è stata sostanzialmente equilibrata anche se molto fallosa per via dell’altissima posta in palio, ed ha visto subito le due squadre già a segno nel primo quarto grazie ai td su corsa del qb Marshall per Auburn, e di Mathers per Ole Miss. Il nervosismo e la paura di sbagliare l’hanno fatta da padrone in un secondo quarto segnato dalle tante flag piovute in campo ed ha visto i Rebels chiudere il primo tempo in vantaggio grazie al passaggio in td di Wallace per Treadwell e il fg di Wunderlich, con Auburn che manteneva il contatto diretto con l’avversaria grazie alla realizzazione di Coates dopo un lancio di 57 yard di Marshall. Alla ripresa delle ostilità, la squadra di casa cerca subito di allungare con Engram ma le War Eagle, ancora una volta, non fanno scappare via gli avversari e si riportano sotto con la seconda corsa in endzone di Marshall prima di passare in vantaggio alla fine del terzo quarto con Davis che riceve tutto solo in endzone. Ole Miss però non ci sta e dopo pochi minuti prende nuovamente la leadership con una corsa di Wallace all’inizio dell’ultimo periodo prima di subire, nel drive successivo, il controsorpasso definitivo di Cameron Artys-Payne grazie ad una corsa di 6 yard. L’ultima occasione per i Rebels di vincere la partita è affidata alle mani di Treadwell; la sua corsa in endzone tuttavia si ferma a pochi centimetri dalla meta dove il wr si infortuna perdendo l’ovale e consentendo il recupero della palla a McKinzy che con il touchback chiuderà la partita.

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Utah vs Arizona Sate 16-19

Partita dominata dalle difese e decisa solo all’overtime quella andata in onda al Sun Devil Stadium tra i padroni di casa di Arizona State e gli Utes. La squadra allenata da Todd Graham è riuscita a recuperare una partita difficile a pochi minuti dalla fine e grazie a questa vittoria i Sun Devils rimangono in testa alla PAC 12 south quando mancano solo 4 partite. Gli Utes invece, nonostante un ottima difesa, pagano l’errore di Phillips che all’overtime sbaglia il fg e devono dire addio ai sogni di conference e di playoff anche se restano all’interno del nuovo ranking.
La partita inizia bene per i padroni di casa che, nonostante abbiano un po’ di difficoltà a raggiungere la endzone avversaria, prendono il comando delle operazioni con due field goal di Zane Gonzales. Sarà proprio il kicker texano, uno dei migliori in NCAA, a decidere la partita dopo essere stato chiamato in causa per ben 4 volte durante tutta la gara. Gli ospiti evidenziano qualche problema in attacco ed è sopratutto il gioco su passaggio che ne risente maggiormente; saranno solo 57 infatti le yard passate da Travis Wilson per una squadra che comunque non fa del gioco per aria il suo punto di forza. Phillips con due fg prova a riportare sotto Utah prima di subire il td dei Sun Devils di Strong ed andare a riposo sul 6 a 13. Nel secondo tempo Utah prende un po’ più di coraggio e grazie ad una difesa asfissiante e alle due segnature di Booker, su passaggio di Wilson, e al fg del solito Phillips mette per la prima volta la testa davanti.
Il vantaggio non durerà molto in quanto a metà dell’ultimo quarto Arizona St riporta tutto in parita con il fg di Gonzales arrivando così all’overtime. Con la regola che l’attacco inizia dall 25 avversarie, Utah spreca il primo possesso non riuscendo con Phillips a realizzare il fg dalle 35 dopo non aver convertito il three and out. Chi non sbaglia invece è Gonzales che nel possesso successivo trasforma il fg dalle 36 yard dando la vittoria e il primo posto di conference ai Sun Devils.

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Marcus Mariota OregonAncora un cambio al vertice nella corsa all’Heisman Trophy e con Winston che per l’ennesima volta deve abbandonare la top 5. A togliere la leadership dalle mani di Dak Prescott è la grande prestazione di Marcus Mariota, che si sbarazza della difesa di Stanford con 258 yard e due td pass “in the air” a cui aggiunge 85 yard e due td personali su corsa. Per il junior di Oregon si tratta dell’ennesima prestazione da manuale a dimostrazione delle grandi qualità di questo giocatore e grazie a questi numeri, la corsa al titolo probabilmente sarà ristretta solo a lui e Prescott. Proprio il qb di Mississippi State deve cedere il primo posto per via di una partita non proprio brillante sul piano dei numeri; 331 yard e un td pass a fronte di due intercetti che potevano costare carissimi. Tuttavia Prescott, è stato comunque protagonista della vittoria contro Arkansas grazie al td pass per Fred Ross che ha permesso ai Bulldogs di vincere la partita e rimanere imbattuti. Stabile al terzo posto troviamo Melvin Gordon che continua a macinare yard e td nella vittoria contro Rutgers, arrivando a ben 18 segnature personali, mentre al quarto posto c’è sempre Amari Cooper che questa settimana non è sceso in campo a causa della bye week. A chiudere la classifica una new entry; si tratta infatti di Trevor Boykin che con un td pass e un td su corsa ha portato TCU alla vittoria all’ultimo secondo in casa di West Virginia.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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