[NCAA] Week 9: riassunto della giornata

Una nona settimana che si apprestava ad essere consegnata agli archivi come tranquilla e senza particolari upset ha invece regalato un colpo di coda sorprendente nella tarda notte di sabato.
Nella bolgia della Death Valley infatti Ole Miss ha dovuto cedere il passo ad una cinica e spietata LSU che con una grande prova corale ha inflitto la prima sconfitta ai Rebels. La squadra guidata da Bo Wallace non ha girato come al solito in attacco ed ha quindi dovuto abbandonare la terza posizione del ranking e momentaneamente anche la testa della division west della SEC.

Ad approfittare di questo inaspettato regalo dei Tigers è stata Alabama che con il minimo sforzo è andata a vincere in casa di Tennessee con un super Amari Cooper e adesso si pone come seria pretendente al titolo divisionale in attesa della super sfida contro Mississippi State fra tre settimane. Proprio i Bulldogs mantengono la prima posizione della classifica grazie alla vittoria sofferta contro Kentucky ed in virtù del fatto che Florida State non è scesa in campo per via del bye. Guadagnano una posizione anche Auburn, vincente su South Carolina dopo una partita spettacolare, e Oregon che conserva la prima posizione della PAC 12 north dopo la vittoria su CAL.
ncaa rank 1_2014Nella BIG 10 east vittorie di Michigan State nel derby contro Michigan e di Ohio State che solo al secondo overtime ha piegato la resistenza dei Nittany Lions di Penn State. Situazione un po’ più complicata nella division west dove sembra che nessuna delle università voglia tenere il comando; Minnesota infatti si fa sconfiggere dai Fightin Illini e viene raggiunta in vetta dai Cornhuskers di Nebraska vincenti contro Rutgers.
Chi invece non sta mollando il piede dall’acceleratore è TCU che continua a sorprendere facendo il record di punti (82) contro i malcapitati di Texas Tech e Marshall che con l’ottava vittoria consecutiva consolida il posto nel ranking mentre Notre Dame, Georgia e Baylor in attesa della volata finale hanno usufruito della bye week.

E’ uscito il ranking CFP della nuova era con le prime 4 posizioni che valgono l’accesso ai playoff. Rispetto ai ranking classici c’è qualche modifica con Auburn che passa dal quarto al terzo posto e Ole Miss che salta dal settimo al quarto posto. Queste per ora sono le 4 squadre che andrebbero a giocarsi la post season anche se naturalmente non è la classifica definitiva. Da qui in poi sarà questo il ranking di riferimento per i playoff e che sarà valido fino al 7 dicembre. Sicuramente non mancheranno le polemiche per via di alcune posizioni in classifica non proprio convincenti m aspettiamo il responso del campo per dare giudizi definitivi.

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Ole Miss vs LSU 7-10

Il match clou della nona giornata di college football si conclude con un upset inaspettato. La terza della classe infatti faceva visita ai Tigers nella Death Valley ed è dovuta tornare in Mississippi con un pugno di mosche in mano. Alla fine i Rebels non hanno saputo approfittare dei 4 turnover forzati ad LSU, peccando di presunzione e cedendo all’aggressività della squadra di coach Les Miles.
E’ stata una partita molto fisica e combattuta, com’era lecito aspettarsi, con i Tigers a dominare sulle corse grazie al freshman Fournette, capace di accumulare 113 yard contro la temibile pass rush di Ole Miss. Non bene invece Anthony Jennings che non è andato oltre le 142 yard di passaggio e lanciando due intercetti che potevano costare carissimi. Il punteggio finale bassissimo ha evidenziato un predominio delle difese, con gli attacchi che hanno fatto molta fatica a produrre big play a dimostrazione dell’importanza della posta in palio.
La partita di LSU inizia a metà primo quarto e, dopo il punt di Ole Miss, i Tigers si avvicinano in red zone ma commettono il primo di una serie di errori andando a sbagliare il fg del possibile vantaggio. Provava subito ad approfittarne Bo Wallace ma il coaching staff, sulle 29 avversarie, decideva di convertire il 4 down, senza riuscirci, invece di calciare da tre punti . I Rebels avranno modo di riscattarsi poco più tardi quando Cody Core riceve dalle mani del #14 il passaggio del 7-0. Nel secondo e nel terzo quarto le due squadre faticano ancora ad avvicinare la zona rossa con le difese in gran spolvero e solo LSU riuscirà a superare la metà campo avversaria con il fg di Delahoussaye che accorcia le distanze. Si arriva così all’ultima parte di gara dove Ole Miss potrebbe allungare con l’intercetto di Hilton ma viene bloccata dalla secondaria di LSU. Nel successivo possesso della squadra di casa ecco il td del sorpasso; un drive lunghissimo fatto solo di corse culmina con il passaggio di Jennings per Logan Stokes che alla sua prima ricezione in stagione mette a segno 7 punti fondamentali. I Rebels tentano di recuperare disperatamente la partita a 10 secondi dalla fine ma sulle 25 di LSU prima di calciare il fg del pareggio causano un delay of game che li fa arretrare di 5 yard. Il tentativo di calcio si sposta dalle 42 alle 47 yard e lo staff invece di provare con il kicker fanno lanciare Wallace che si fa intercettare da Martin mettendo la parola fine alla partita.

https://www.youtube.com/watch?v=AVj10B0kvp0

Mississippi State vs Kentucky 45-31

Esordio da prima della classe per Mississippi State e subito vittoria. Non poteva andare meglio di così il weekend per i Bulldogs e anche se non hanno pienamente convinto sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio. A onor del vero Kentucky ce l’ha messa tutta per rovinare la festa a Dak Prescott e company, sfoderando una grande prestazione, ma alla fine ha dovuto cedere al maggior talento della squadra dello stato Magnolia. Continua quindi indisturbato il cammino dei Bulldogs che si apprestano ad affrontare la seconda parte di stagione con l’estusiasmo alle stelle e la convinzione di chi guarda tutti dall’alto.
La partita è stata decisa dal running game di Mississippi State che con le corse di Prescott ma sopratutto di Robinson, ha sezionato il front seven dei Wildcats, mettendo a referto ben 326 yard “on the ground”, e con quest’ultimo che dava inizio alle danze con un td dopo 5 minuti. La squadra di casa tuttavia rispondeva subito con Patrick Towles che lanciava 67 yard per Demarco Robinson trovando il pareggio immediato. Ottima la prestazione del sophomore da Fort Thomas che ha messo in fila numeri davvero importanti e che fanno ben sperare per il futuro dell’università nonostante la linea offensiva troppo spesso lo abbia lasciato in balia dei DE avversari. Il primo tempo si chiude con i Bulldogs in vantaggio, grazie al fg di Sobiesk ed al primo td su corsa di Prescott, con Kentucky in agguato ad un possesso di distacco.
Nel secondo tempo ecco che inizia lo show messo in piedi dai due qb che daranno vita ad un botta e risposta spettacolare; al secondo td su corsa ed al passaggio in endzone di Prescott per Brandon Hill infatti rispondeva Towles che si iscriveva alla partita con la corsa in meta da 10 yard prima di passare la palla a Blue con un lancio da 58 yard mantenendo i Wildcats sempre ad una segnatura di distanza.
Con solo l’ultimo quarto da giocare Mississippi State sente il fiato sul collo dell’avversaria e prova ad allungare con una corsa bellissima del solito Robinson; 73 yard tutte d’un fiato con numerosi cambi di direzione a disorientare gli avversari e bruciando in velocità tutta la secondaria. L’orgoglio di Kentucky tuttavia si fa sentire ed è il solito Towles a riportare sotto i suoi con la sua seconda segnatura personale prima del gioco chiave della partita. Con 2 minuti da giocare infatti i Wildcats sono costretti a calciare l’onside kick per recuperare in fretta il pallone; Christian Holmes però scompagina i piani dei padroni di casa impossessandosi dell’ovale e mettendo a segno il td del definitivo 45 a 31 dopo una gran corsa di 61 yard.

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South Carolina vs Auburn 35-42

Due stili di gioco differenti ma innovativi;una squadra che preferisce il running game mentre l’altra predilige il gioco in the air. Risultato: una partita tiratissima con due squadre che hanno offerto un bellissimo spettacolo e che non si sono certo risparmiate. Questa è stata la sfida tra i Gamecocks e i Tigers e che ha visto questi ultimi prevalere di un solo possesso. Auburn infatti ha dominato la partita sul terreno ed è riuscita a piegare la resistenza di una South Carolina mai doma e che è rimasta sul pezzo fino alla fine. Grandi numeri quelli messi in fila dai protagonisti con Dylan Thompson da una parte, capace di 402 yard e 5 td pass, e Nick Marshall dall’altra con ben 3 td personali su corsa.
La partita parte subito forte con South Carolina a fare la voce grossa grazie a Roland che riceve per 32 yard e sigla il td del vantaggio. Auburn non ci sta e pareggia subito con Brandon Fulse dando vita a un tira e molla tra le due squadre che si protrarrà per tutta la durata del match. Il primo tempo infatti si conclude in parità con drive velocissimi da parte di entrambe le formazioni con Thompson sugli scudi che lancia in meta per Cooper e Davis mentre le War Eagle rispondevano con le corse di Artis-Payne e Nick Marshall al primo td personale. Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo con le difese che praticamente non scendono in campo ed a beneficiarne sarà lo spettacolo; le due università infatti continuano a rincorrersi segnando altri due td a testa nel corso del terzo periodo con un big play di Cooper, che riceve da Thompson per 51 yard, e uno di Ricardo Louis che con una bellissima azione in jet sweep mette a segno dopo 75 yard.
Si arriva così all’ultimo quarto dove Dylan Thompson, da protagonista, diventa suo malgrado artefice della sconfitta. Con la ripresa del gioco infatti il #17, nel tentativo di recuperare, si fa intercettare nelle 28 di Auburn da Jonathan Jones; la palla torna in mano a Marshall che sigla il suo terzo td dopo una corsa di 9 yard. South Carolina però non si arrende e, dopo non essere riuscita a convertire un quarto down, si ritrova palla in mano ad un minuto dalla fine; Thompson prova a lanciare per aria una preghiera ma l’ovale viene intercettato in endzone ancora da Jones spegnendo definitivamente i sogni dei Gamecoks.

USC vs Utah 21-24

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Partita bellissima con finale al cardiopalma quella del Rice-Eccels Stadium di Salt Lake City e che vedeva di fronte due contendenti alla PAC 12 south. Dopo una gara piuttosto equilibrata i padroni di casa sono riusciti a vincere a 8 secondi dalla fine approfittando degli errori di USC e di alcune scelte sbagliate del loro coaching staff. Con questa vittoria gli Utes si avvicinano in classifica alle due compagini di Arizona e si apprestano ad un prosieguo di stagione piuttosto complicato dove affronteranno Stanford, Oregon e appunto le due squadre al vertice della division.
Pronti via e subito Utah passa in vantaggio: screen pass di Cody Kessler per Rogers che perde subito l’ovale; tutti si fermano pensando ad un incompleto tranne Orphey, che vede che l’arbitro non ha fischiato, prende il pallone e dopo una corsa di 53 yard segna il td del 7-0. Dopo un attimo di smarrimento i Trojans riprendono il controllo e conducono un drive che li porta al pareggio dopo il passaggio di Kessler per JuJu Smith.
Nel secondo quarto USC si porta a condurre grazie al big play di giornata: dopo il fg del vantaggio di Utah, Alex Wood calcia il kickoff; palla che Adoreè Jackson riceve nella propria endzone si invola dall’altra parte del campo e segna dopo un ritorno di 100 yard. Ad inizio secondo tempo gli Utes hanno la possibilità di riprendere il controllo della partita ma Patrick in endzone viene forzato al fumble ancora da Jackson. Tuttavia Utah avrà l’occasione per riscattarsi subito dopo in quanto nel possesso successivo Kessler si fa intercettare sulle proprie 38. Palla ai padroni di casa che completano la rimonta con la corsa di Devontae Booker.
L’ultimo quarto è un distillato di emozioni dove accade di tutto e con due ribaltamenti di fronte che infiammano la partita; USC si porta di nuovo in vantaggio con Rogers e nel successivo drive riesce a fermare l’attacco di casa. Con la palla di nuovo in mano ai Trojans il coaching staff decide di far convertite un quarto down sulle 28 avversarie quando, con 2 alla fine, il buon senso suggerirebbe il fg. La difesa di Utah riesce a bloccare Agholor e consegna la palla a Travis Wilson che con un drive velocissimo arriva ad una yard dalla endzone. Con 8 secondi sul cronometro ed un 2 e goal da convertire, il qb degli Utes trova Kaelin Clay che si butta sul pallone e sigla il vantaggio definitivo facendo esplodere la gioia dei tifosi.

https://www.youtube.com/watch?v=SGVQfrqRtGM

La corsa al titolo dell’Heisman Trophy non regala particolari scossoni se non il rientro in top 5 di Jameis Winston. L’uscita scontata dalla classifica di Todd Gurley (con Georgia che ha chiesto la riammissione del giocatore alla NCAA che ha invece confermato la sospensione per quattro settimane) ha dato modo al junior dei Seminoles di tornare in corsa per il trofeo dopo l’ottima prestazione della settimana scorsa contro Notre Dame nonostante questa settimana non abbia giocato per via del bye.
Al primo posto sempre Dak Prescott grande protagonista nella vittoria contro i Wildcats con 304 yard tra passaggi e corse e tre td a referto. Il qb dei Bulldogs però non può stare tranquillo perché è tallonato a breve distanza da Marcus Mariota che, anche se ha subito il primo intercetto in stagione, ha sfoderato una prestazione di alto livello con 326 yard e ben 5 td nella vittoria contro California. Anche se il trofeo sembra essere un affare solo per i due qb, al terzo posto continua la rincorsa con la sua ottima stagione il rb dei Badgers, Melvin Gordon, che corre per “sole” 122 yard ma mette a segno tre td nel primo tempo contro i Terrapins.
A chiudere la classifica al quarto posto è la super partita di Amari Cooper, che nella vittoria contro Tennessee riceve dalle mani di Sims per 224 yard e due td superando il record di squadra di un certo Julio Jones.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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