[NFL] Top (e Flop) della stagione: Philadelphia Eagles

Partiamo dalla fine. Partiamo da quel field goal di Shayne Graham, allo scadere del Wild Card Game contro i Saints, che consente a New Orleans di volare al Divisional e che spedisce gli Eagles a casa prematuramente. Nick Foles sfodera l’ennesima prestazione solida e senza sbavature, trovando in Riley Cooper e Zach Ertz degli ottimi compagni per un paio di touchdown. Philadelphia, però, viene colpita al cuore proprio dove era abituata ad essere la regina incontrastata, ovvero sul gioco di corse. Alla fine produrrà sole 80 yard di guadagno e un touchdown con LeSean McCoy, ma subendone ben 185 in 36 attacchi, divise tra cinque diversi giocatori. Su tutti la parte del leone la fa Mark Ingram, che si regala un touchdown, ma, soprattutto, tanti primi down, tante azioni nella metà campo avversaria, che producono alla fine ben quattro field goal per i Saints. I dodici punti derivanti dai piazzati di Graham sono decisivi ai fini del risultato e, come abbiamo visto, della vittoria. [jwplayer mediaid=”10169″]

Nick Foles

Ma facciamo un passo indietro. Il vero protagonista della stagione degli Eagles è l’uomo che non ti aspetti, la scelta numero 88 del Draft di tre stagioni fa: Nick Foles, passato da perfetto sconosciuto a uomo dei record. La sua annata comincia con cinque lanci tra Chargers e Broncos, ancora da back-up di Michael Vick, e prosegue da titolare in un salendo di prestazioni straordinario, culminato con la partita da 22/28 per 406 yard e 7 passaggi da touchdown contro i Raiders. Alla fine, parlano le statistiche per lui: 203 lanci completati su 317 tentati (64%) per 2.891 yard, con 27 TD pass (8.5% dei passaggi) e soli 2 intercetti (0.6%), per un mostruoso totale di 119.2 di quarterback rating medio. Estendendo ipoteticamente i dati dalle undici partite giocate da titolare alle sedici canoniche di una stagione, si otterrebbero 4.205 yard e 40 TD pass, numeri assurdi per chi, di fatto, ha esordito quest’anno nel mondo NFL. Anche i suoi dati palla alla mano non sono da sottovalutare: 57 attacchi per 221 yard (3.9 di media) e tre touchdown.

E Michael Vick? Passato in free agency ai Jets, l’esperto quarterback non aveva iniziato male la stagione. Tra l’esordio vincente contro i Redskins ed il successivo KO di misura contro i Chargers aveva collezionato due ottime prestazioni, oltre quota 100 di quarterback rating, ma è stato letteralmente schiacciato, oltre che dai soliti problemi fisici, dallo strepitoso Foles. Dopo le deludenti uscite contro Chiefs e Broncos, Vick collezionerà solamente altri tredici passaggi, messi insieme tra le due sfide contro i Giants, e nulla più. Al termine saranno solamente 77 i suoi passaggi completati su 141 tentati (54.6%) per 1.215 yard con 5 TD pass e 3 intercetti, per un totale di 86.4 di quarterback rating medio. Fatturato più che modesto nella sua brevità, ma lontanissimo da quello del compagno di ruolo. Da sottolineare un ottimo risultato in termini di corse, che farà molto comodo alla sua nuova squadra: 36 attacchi per 306 yard (8.5 di media) e due touchdown.

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LeSean McCoyD’altronde gli Eagles sono stati i primi assoluti in termini di running-game, avendo completato 500 attacchi per ben 2.566 yard (5.1 di media). Il parziale di 160.4 yard di media a partita è spaventoso, soprattutto se adornato da 19 touchdown e soli cinque fumble. Ben diciannove le giocate da oltre 20 yard, cinque quelle oltre le 40 di guadagno. Sovrano delle corse, tanto di Philadelphia quanto della Lega, è stato LeSean McCoy, con 314 attacchi per 1.607 yard (5.1 di media) e nove touchdown, da aggiungere ai due ottenuti su passaggio. Sono oltre 500 le yard guadagnate da receiver per McCoy, a completare una stagione da assoluto protagonista. Altro primo attore dell’annata degli Eagles è stato DeSean Jackson. Il receiver, di recente passato ai Redskins, ha controllato la bellezza di 82 palloni su 126 di cui era il target, per un totale di 1.332 yard (16.2 di media a ricezione, 83.3 a partita). Nove i touchdown anche per lui, con ben venticinque giocate da oltre 20 yard. Niente male anche il rendimento di Riley Cooper, con 47 ricezioni per 835 yard e otto touchdown, oltre che della coppia di tight-end Brent Celek / Zach Ertz, autore di 68 ricezioni complessive per 971 yard e dieci touchdown.

Complessivamente saranno 4.110 le yard guadagnate al lancio dagli Eagles, con la media più alta per ogni tentativo a segno (8.7 yard) e uno dei migliori rapporti tra TD pass e intercetti, 32-9, rovinato soprattutto dallo 0-4 del terzo Qb di riserva, Matt Barkley. Impressionante il dato che indica le giocate oltre le 20 (ben 80) e le 40 (18) yard di guadagno, in cui Philadelphia è prima assoluta. Insomma, il miracolo Foles ha contagiato tutto l’attacco delle Aquile. Altrettanto bene non si può dire della difesa sui lanci avversari, ultima nel complesso: 41.9 gli attacchi subiti a partita per 289.8 yard di media subite dai receiver opposti (7.3 a giocata). Il totale di yard subite è 4.636, anche se sono ben 19 gli intercetti portati, a fronte di 25 touchdown subiti su lancio. La squadra della Pennsylvania è andata malino in termini di sack (37, di cui due safety), ma se si parla di intercetti (19) o di tackle (1.081), non ha affatto sfigurato. Gli Eagles hanno ottime statistiche anche in termini di pass deflected (111), fumble forzati (13) e, soprattutto, recuperati (12).

DeMeco Ryans, Vinny Curry, Patrick Chung, Rashad JenningsLa retroguardia degli Eagles è stata più attenta sulle corse avversarie, decima nel complessivo. Nonostante siano tanti i 382 punti subiti (23.9 a partita), i danni sono stati ridotti sui 443 attacchi palla alla mano, relegati a sole 1.668 yard subite (3.8 a giocata, 104.2 a partita). Dodici i touchdown accusati su corsa, anche se senza lasciare alcuna giocata da oltre 40 yard e con 15 fumble forzati, di cui nessuno, però, recuperato. La retroguardia, nel complesso, è sembrata rivedibile soprattutto nel Wild Card Game perso contro i Saints, ma le individualità non mancano. In termini di tackle il migliore è stato DeMeco Ryans con 127 (102+25), che ha aggiunto alla causa anche 4 sack, 7 pass deflected e 2 intercetti. Oltre i cento tackle anche Mychal Kendricks (106), anche lui più che modesto in termini di sack (4) e intercetti (3), oltre che per aver forzato due fumble ed averne recuperati ben quattro. Leader in termini di sack è stato Trent Cole a quota otto, mentre in termini di pass deflected e intercetti nessuno ha fatto meglio di Brandon Boykin, rispettivamente con 16 PD e 6 INT, ritornati per un guadagnato complessivo di 136 yard e un touchdown. Manca una pedina sul profondo e una in linea difensiva, ma l’organico è già di per sè ottimo.

Come è finita la stagione già lo abbiamo visto, anche se, almeno dopo le prime partite, le prospettive per gli Eagles erano tutt’altro che rosee. Detto dell’esordio vincente contro Washington e della successiva sconfitta contro San Diego, ecco che arrivano altre due nette sconfitte in fila contro Chiefs e Broncos. Fortuna che Giants e Redskins escono presto dalla contesa per il primo posto della NFC East e che i Cowboys guidano la Division con sole due vittorie ottenute. Dopo un paio di convincenti successi contro team in crisi nera quali New York e Tampa Bay, tutto si complica nuovamente. Un confuso attacco di Philladelphia, lasciando allo sbando dal continuo cambio di quarterback, si inceppa di fronte alle non eccelse difese di Cowboys e Giants (soli dieci punti totali in due partite) e il record crolla a tre vittorie e cinque sconfitte, una gara sotto Dallas a quota 4-4.

DeSean Jackson

Dopo la gara da record di Foles contro i Raiders, che fa ritrovare il successo alle Aquile, coach Chip Kelly, che ha sostituito egregiamente la storica figura di Andy Reid, non può che dargli fiducia. Mai scelta fu più azzeccata: la squadra della Città dell’amore fraterno vincerà altre quattro partite consecutive contro Packers, Redskins, Cardinals e Lions. Nell’immaginario dei tifosi di Philadelphia rimarrà sempre impressa la vittoria nella neve dei loro beniamini in quel di Detroit, ultima impresa di una lunga serie di ottime prestazioni. Dallas frena contro Saints e Bears e gli Eagles possono operare il sorpasso in testa alla Division. Il team della Pennsylvania cade nella strana partita contro i Vikings, ma i texani perdono a loro volta in una partita assurda contro i Packers e le distanze rimangono invariate. Le Aquile schiacciano letteralmente i Bears (+43) sotto i loro piedi, i Cowboys regolano i Redskins e si arriva all’ultima giornata, che prevede lo scontro diretto tra le due compagini, con Dallas che insegue a una vittoria di distanza, ma con il vantaggio dello scontro diretto vinto in precedenza.

Foles si regala l’ennesima prestazione da sogno e da 124.4 di quarterback rating. Anche i Cowboys vengono sconfitti e devono restare fuori dai playoff. Il record finale degli Eagles dice dieci vittorie e sei sconfitte, il record con il quarterback da Arizona titolare assoluto parla di dieci vittorie e una sola sconfitta. Tutto si è interrotto con il field goal di Graham, ma è pronto a ricominciare il prossimo anno, con ancor più consapevolezza e voglia di vincere. Se tutto il buono visto la scorsa stagione si confermerà tale e si faranno i giusti innesti al Draft, soprattutto per sostituire Jackson e per potenziare la difesa, sarà difficile fermare questi Eagles, pronti a volare altissimo sopra i cieli NFL.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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