[NFL] Free Agency: i voti – prima parte

Dopo aver azzardato nella rubrica precedente la destinazione di una quarantina tra i migliori free agent sul mercato, è il momento di vedere effettivamente come le varie franchigie si sono comportate in questa delicatissima fase. Tenendo presente che ci sono ancora molti svincolati disponibili, proviamo a dare un voto all’operato dei vari general manager, affrontando di settimana in settimana un gruppo diverso di squadre. Questa settimana vediamo i vicecampioni del Mondo, i campioni di AFC South e AFC East, oltre ad altre squadre meno blasonate ma che possono dire la loro nella prossima stagione anche grazie a quanto fatto in questo periodo.

Denver Broncos – 8/10

DeMarcus Ware

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Se è vero che i voti non si danno, soprattutto in free agency, basandosi unicamente sul blasone di un giocatore, è anche vero che a volte le ragioni per cui tale status viene affibiato a qualcuno è del tutto meritato.
Per questo motivo la firma di DeMarcus Ware è una dei migliori affari di questa off-season. L’ex Dallas non solo è uno dei migliori DE della storia, ma è un giocatore che ha rivoluzionato il ruolo, e quando è sano vale i 20 milioni di garantito che ora gli sono dovuti. Contestualizzando, la presenza di Von Miller presumibilmente dall’altra parte della linea difensiva di Denver è un elemento in più a favore di John Elway. Due leggende del ruolo per il modo in cui lo interpretano, uno dalla parte opposta dell’altro: probabilmente non esiste linea offensiva e quarterback che non siano spaventati ora.
Il secondo miglior giocatore a cui va la maglia arancio-blu è T.J. Ward. Nell’opinione di molti analisti il miglior free agent disponibile, i Broncos sono riusciti a non fargli esplorare troppo il mercato degli FA, cosa che lo avrebbe reso molto più ricco. I 5 milioni all’anno sono una rapina in confronto ai 9 che poteva chiedere, ed è evidente quanto il 27enne da Oregon voglia vincere subito e sposi quindi la filosofia della sua nuova squadra.

Nella classifica arriva anche Emmanuel Sanders. Mettiamo in chiaro che non ci troviamo davanti a un talento spaventoso, ma a un buon giocatore che per i Broncos rappresenta anche un affare. Il cambio è stato un 27enne (Eric Decker) per un altro 27enne, a cui sono riusciti a dare un contratto molto meno danaroso di quello estorto dal primo a New York. Ottima mossa, anche se Sanders è ben lontano dall’essere un fenomeno, d’altronde come l’omologo che ora veste la maglia dei Jets.
Molti più dubbi su Aqib Talib. Un giocatore che ha disputato le ultime due stagioni nel ricatto di contratti annuali ha palesemente voglia di guadagnare, e la dirigenza si è piegata con un contratto da sei anni con un garantito molto alto. La mossa non è disastrosa perchè far sparire Talib dal mercato è la garanzia di non trovarselo mai contro e perché in realtà Denver può evitare gran parte della paga a lui dovuta dopo il primo anno. Un compromesso che da sufficienti garanzie sul fatto che il cornerback non dovrebbe deludere nel 2014.
Ben lontano dalla perfezione, il mercato dei Broncos si attesta su una larghissima sufficienza. Il livello di talento è sicuramente cresciuto, la politica “win now” è rispettata in pieno e la difesa sui passaggi è migliorata.
Manca ancora molto ad avere una rosa completa (profondità in linea offensiva, un paio di linebacker), e Elway dovrà trovare al draft o ancora tra gli svincolati qualcuno con la fame necessaria a crescere per una giusta causa: il SuperBowl del 2015.

Cleveland Browns – 7,5/10

Karlos Dansby

Qualcosa da apprezzare sicuramente nelle mosse dei Browns fino a questo momento è la tendenza a utilizzare l’enorme cap disponibile (40 milioni ancora da far fuori) in modo molto oculato.
La più grande firma è stata quella, da più parti ventilata, di Ben Tate, runningback dai Texans. Due anni a 7 milioni per il miglior runningback disoccupato è sicuramente una conquista, nonostante la storia di infortuni dello stesso.
Poi ci sono Karlos Dansby e Donte Whitner, due difensori di curriculum che vanno a sostituire D’qwell Jackson e T.J. Ward, andati a vincere da altre parti. I contratti non sono eccessivi, il che è sicuramente un bene visto che i trentenni che firmano con squadre di bassissima classifica raramente giocano bene se pagati troppo profumatamente.
Alex Mack, ottimo centro, è stato taggato in modo che Cleveland possa pareggiare ogni offerta che gli viene fatta. In sostanza, rimarrà in Ohio.

E’ poi arrivato anche Andrew Hawkins, con un contratto da quattro anni e 14 milioni. Non un brutto prezzo per strappare un buon giocatore ai Bengals e approfittare di un tag sembrato subito debole dei rivali. Sarà un buon secondo violino dopo Josh Gordon e verrà pagato il giusto, anche se il garantito è alto.
Incredibilmente, le falle nel roster sono ben poche, a questo punto. Serve sicuramente un quarterback, visti i tagli di Brandon Weeden (andato a Dallas a tenere la lavagnetta a Tony Romo) e di Jason Campbell. Proprio attorno a questa situazione dei passatori in arancio si avvolgono le speranze dei tifosi dei Browns: al primo giro Cleveland salterà qualche altra franchigia per accaparrarsi il giocatore che può darle una speranza oppure aspetterà che uno di essi cada tra le sue braccia alla numero 4? E’ una delle scelte più difficili nella storia della franchigia, e purtroppo lo stato tumultuoso della dirigenza (head coach e GM bruciati uno dopo l’altro) non garantisce che facciano quella giusta.

Indianapolis Colts – 8,5/10

Arthur Jones

I Colts aspirano a diventare una contender perenne, e non dovrebbero pentirsi di come hanno utilizzato l’ampissimo spazio salariale in questa offseason.
La nuova arma di Andrew Luck è Hakeem Nicks: contratto annuale per il receiver ex-Giants, zero rischi e molto potenziale qualora riesca a stare in salute. Il trittico Wayne – Hilton – Nicks fa già sognare i tifosi, e più razionalmente possiamo tranquillamente affermare che si tratta di un equilibratissimo reparto. L’attacco ha dovuto fare a meno del centro Samson Satele, e anche il ruolo di guardia è scoperto. Buchi offensivi che continuano con la perdita di Donald Brown, runningback approdato ai Chargers. Soprattutto in linea offensiva, il draft potrebbe dare una risposta, mentre fiducia verrà data all’ex Cowboys Phil Costa per sostituire Satele.
Dopo Nicks, altra grande firma è quella di Arthur Jones, fantastico defensive end da Baltimore firmato per 5 anni. Uno dei migliori giocatori della nazione per quanto riguarda le performance a down giocato, potrebbe fungere da pietra su cui rifondare la difesa dei campioni della AFC South.

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Piove sul bagnato quindi con l’assunzione dei servizi di D’qwell Jackson. Il fortissimo linebacker centrale era stato tagliato dai Browns diventando immediatamente un pezzo pregiato del mercato. Con lui i Colts non hanno solo un elemento valido, ma hanno il lusso di poter spostare i loro altri LB (come Bjoern Werner) a piacimento, creando un reparto di tutto rispetto.
Forse i garantiti sono un po’ alti (20 milioni a Jones, 16 al rifirmato Vontae Davis), ma il management sta davvero creando una squadra con il giusto mix di gioventù e talento.
Rimangono 14 milioni di salary cap: Alcune guardie sono ancora sul mercato; ci aspettiamo un altro bel colpo prima del draft.
Ultima nota: kicker e punter sono stati confermati.

New Orleans Saints – 4/10

Jayrus Byrd

I Saints sono riusciti nella non invidiabile manovra di non avere il loro miglior giocatore rifirmato ed essere la squadra con minor salary cap disponibile. E tutto questo nonostante molti tagli, come quelli di Will Smith, Roman Harper, Jabari Greer, Darrenn Sproles.
Il tutto perchè hanno voluto prendere la migliore safety della nazione, Jayrus Byrd, giocatore che puntava a un contratto da 9 milioni l’anno e l’ha ottenuto. Forse è un regalo per Rob Ryan, coordinatore che ha fatto svoltare una difesa in passato pessima nel corso della scorsa stagione. Cosa succederà però ora con Jimmy Graham, il fantastico tight end che è ancora uno svincolato?
Attualmente Graham è taggato come tight end, ma ha fatto un esposto alla NFL per ricevere il tag da ricevitore. Se dovesse avere ragione, i Saints sarebbe sopra il cap, dovendo per forza di cose tradare o tagliare qualche pezzo da 90, o tentando di ragionare con Graham e spingerlo a firmare un contratto a lungo termine che incida poco sulla situazione salariale.
Un bel labirinto in cui potrebbero perdersi molte delle certezze di Sean Payton.

Zach Strief, tackle di destra, è stato trattenuto ed è sicuramente una buona notizia. La priorità dopo Graham rimane il centro Brian De La Puente, ancora libero di firmare con chi vuole, e i ruoli di cornerback e defensive end sono ancora completamente scoperti. Inoltre, dopo il rilascio di Lance Moore serve che qualche ricevitore giovane si faccia notare nel training camp (Toon o Stills). Insomma, i Saints sono ora come ora una squadra sottile in moltissimi reparti, in cerca di profondità ma soprattutto di sicurezze.
Non possiamo che dare un voto pessimo alla sua offseason finora, ma se riuscirà a risolvere la situazione di Graham, New Orleans potrà raddrizzare con un buon draft i disastri commessi fin qui.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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18 Commenti

  1. Molto molto ingeneroso il voto dato Alla free-agency saints:
    1-Abbiamo firmato si la safety più costosa sul mercato che andrà a formare con Vaccaro una delle coppie di S più forti della lega e andrà a rinforzare una difesa che ha chiuso al 4 posto l’anno scorso.
    Nessuno dei giocatori tagliati o tradati ha fatto la stagione intera,vilma e Smith non hanno praticamente giocato, Greer si è infortunato gravemente, Harper è la S che non sa giocare S, Lance moore arriva da un anno con statistiche deludenti. L’unico che si può rimpiagere e Sproles ma ragazzi ha 32 anni e anche lui l’anno scorso ha avuto diversi problemi
    Abbiamo rifirmato a detta di PFF il miglior LT della lega l’anno scorso e abbiamo ristrutturato Pierre Thomas.
    Jimmy Graham perderà il ricorso come Wr e questo nell’ambiente si sa già e , come successo per Brees, firmerà prima della scadenza di luglio
    Tutto questo partendo da una situazione salariale pessima….
    A Loomis da tifoso do 8

    1. Ti ringrazio per aver letto e commentato. Credo che l’operato di NO dia adito a molti dibattiti, tant’è che io e te la pensiamo giustamente in modo diametralmente opposto. Io non vedo perché una contender che può già allo stato attuale contare su un’ottima difesa, debba spendere tutti quei soldi per Byrd. Il tag per le safety è pericolosamente vicino a quelle cifre, raramente si vede una contender sbilanciarsi in questo modo per un non-QB e non-pass rusher.
      Detto questo, il resto delle manovre non mi sono sembrate pessime e hai ragione su di esse, solo che il risultato finale è che i Saints non sono sicuri di risolvere la grana Graham e in più hanno 20 dollari di salary cap a disposizione. Come dico verso la fine del capoverso sono sicuro risolveranno tutto, ma ad oggi la situazione è a mio parere complicata.

      1. Credo che siano sostanzialmente 3 i motivo x qui essere felici x l’arrivo di Byrd. Uno x che rob Ryan ama giocare con 3 Safeties in campo e la possibilità di poter schierare insieme Vaccaro Byrd e Bush dia al reparto una solidità da difesa top 3 dell lega. Due perche è chiaro che tutti hanno visto quanto si può essere devastanti con un 2 safeties dominanti in campo come earl Thomas e chancellor e credo che la scelta sia orientata in quella direzione. Tre l anno scorso la nostra difesa ha retto xche riuscivano con la passrush a portare tanta pressione al QB, appena non ci siamo riusciti vedi Seahawks e rams siamo stati ripetutamente castigati sul profondo a causa della mediocre qualità di Harper e Jenkins, avevamo un disperato bisogno di un giocatore in grado di coprire il campo e abile nel generare turnover cosa in cui siamo stati pessimi. Se al draft dovessimo pescare un CB di livello la nostra difesa si preannuncia spettacolare e come ha dimostrato il SB di NY gli attacchi vendono i biglietti ma le difese portano a casa i trofei

  2. complimenti per le analisi, davvero approfondite. Vedo Indianapolis al top; sono curioso di leggere i tuoi commenti su Baltimora.

    1. Ti ringrazio. Sì, Indy promette bene e ha una situazione dirigenziale / economica / di campo ideale. Baltimore arriva, abbi fede e continua a seguirci!

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