[NCAA] La strada verso il Draft: Shayne Skov

Ruolo: Linebacker – College: Stanford – Classe: Senior
Età: 23 – Altezza: 191 cm – Peso: 111 kg

Strada_DraftUno dei giocatori più emozionanti ed intensi durante l’ultima stagione NCAA è stato il grintoso linebacker dei Cardinal. Nel 2011 ha sofferto un grave infortunio al ginocchio e durante la stagione successiva non è riuscito ad esprimer tutto il suo potenziale, ma in questo 2013 ha mostrato di essersi ripreso completamente e, soprattutto, di essere migliorato moltissimo,  accumulando big play su big play e risultando uno degli idoli dei tifosi di Stanford.

Skov è un giocatore molto intrigante. Fisico possente, esplosivo, possiede una buona velocità generale e negli spazi piccoli è un fulmine. É un buonissimo tackler, ma dovrà migliorare la sua tecnica in NFL, stando più basso per colpire alla vita e poter atterrare gli avversari con più continuità. Usa bene le gambe, producendo sempre la spinta necessaria per essere più consistente. Nella run stopping è un demone per gli avversari, mostra tutto il suo istinto e la sua mentalità aggressiva che lo rendono un leader della difesa e un oggetto del desiderio per molti team. Skov non aspetta che il giocatore venga da lui, lo attacca e lo abbatte. E’ forte e aggressivo per poter superare i blocchi dei lineman senza problemi, uscendo sempre con un angolo che gli permette di continuare l’azione. E molto a suo agio nel giocare internamente, superando i tackle nel mezzo e ha buone letture che gli permettono di essere presente anche sull’outside, pur non avendo una velocità sideline to sideline impressionante. Anche in pass coverage non è male, legge bene gli occhi del quarterback e preferisce giocare vicino alla linea per poter essere efficace anche nel blitzing. Skov ha grande tempismo e vede bene gli spazi per andare a sackare il quarterback il più velocemente possibile, inoltre col fisico e l’esplosività che possiede spesso riesce a schiantare il lineman e far collassare la tasca.

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Deve migliorare su una serie di aspetti. Gli manca un po’ di agilità laterale e deve rimanere più basso quando placca. A volte rimane alto e non trae il massimo dalla spinta che produce con le gambe, permettendo all’avversario di guadagnare qualche yard in più. Quando i lineman stanno molto bassi, ha qualche problema a superarli, anche perché quando cerca di aggirarli esce con un angolo sbagliato e non riesce a compiere la giocata. Non ha un grandissimo cambio di direzione e questo risulta essere il suo limite maggiore, di conseguenza in campo aperto è facilmente superabile e in marcatura uno contro uno fatica ad essere costante.

Shayne SkovIl sistema ideale per Skov è lo stesso in cui ha giocato a Stanford: un 3-4 in cui agisce da inside linebacker con compiti di run stopping. E’ un mattatore e può essere usato anche nelle situazioni di blitz, le squadre fisiche e toste lo ameranno perché incarna alla perfezione il loro spirito. Skov è quel tipo di giocatore che può facilmente diventare l’idolo del pubblico e che sa quando essere decisivo, squadra realizzando big play che annichiliscono gli avversari e rinforzano il morale dei suoi compagni.

Sarà scelto molto probabilmente al secondo giro da squadre che non hanno immediato bisogno di uno starter. I Kansas City Chiefs, con la seconda scelta, potrebbero decidere di affiancare al Pro Bowler Derrick Johnson un giovane lottatore come Skov. Non bisognerebbe sorprendersi se coach Jim Harbaugh decidesse di portarlo ai 49ers. A San Francisco non hanno effettivo bisogno di un linebacker, ma Skov è uno dei ragazzi di Harbaugh dai tempi di Stanford e il coach potrebbe essere molto tentato di allenare nuovamente il talento messicano, permettendogli anche di apprendere da due fortissimi maestri del calibro di Patrick Willis e Navorro Bowman.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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