[NCAA] La strada verso il Draft: Bishop Sankey

Ruolo: RunningBack – College: Washington – Classe: Junior
Età: 22– Altezza: 5’9 (1.81 m) – Peso: 209 (95 kg)

Strada_DraftBishop Sankey è uno dei giocatori che sta provando a conquistarsi la nomea di “miglior RB” di questa classe, dato che di talenti sullo stesso livello ce ne sono diversi. Si dichiara con un anno di anticipo al draft, lanciato da un’ottima stagione ma molto probabilmente anche perché il suo HC, Steve Sarkisian, ha lasciato Washington per USC. Carriera collegiale ottima, soprattutto nell’ultima stagione dove ha lanciato il guanto di sfida a Ka’Deem Carey per essere il migliore, nel ruolo, nella PAC-12 e a livello nazionale.

Il prodotto di Washington si può definite sicuramente un “3-down player”, oltre a portare palla via terra è ottimo pure quando deve proporsi come ricevitore fuori dal backfield. Grazie alle sue ottime mani può essere usato in screen pass o in certe occasioni può essere schierato come 3° o 4° WR in formazioni spread. È molto bravo pure quando deve essere utilizzato come blitz pick-up, dato che riesce a proteggere molto bene il proprio QB e bloccare in maniera ottimale.
Sankey è dotato di grande esplosività, ottima accelerazione e una buona velocità di punta. Tutte queste caratteristiche riesce a sfruttarle in maniera ottimale sul campo, riuscendo a sfruttare i buchi prodotti dalla OL in maniera perfetta, entrandoci rapidamente per poi provare ad esplodere in campo aperto. Questa velocità riesce a mantenerla pure quando deve fare cambi di direzione improvvisi o quando deve battere l’avversario con delle finte.
Gioca portando tanto effort e grinta, cerca sempre l’extra yard di guadagno anche quando viene placcato dagli avversari, anche di stazza più grande.

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IDAHO STATE at no.17 WASHINGTONIn offseason dovrà sicuramente lavorare sul suo fisico, deve prendere qualche kilo e quindi passare un po’ di tempo in sala pesi per aggiungere massa muscolare per essere presentabile a livello NFL ma soprattutto per essere anche un RB ottimo nei package di potenza.
Dovrà sicuramente migliorare nelle situazioni in cui deve correre off tackle, soprattutto perché ha un timing pessimo quando decide di “girare l’angolo”, non riuscendo a guadagnare quelle yard necessarie dato che si blocca sulla DL avversario o addirittura perdendo terreno.
Tende ad usare troppo finte e movimenti elusivi nell’uno contro uno quando non c’è spazio, senza guadagnare yard, piuttosto che provare a cercare il contatto fisico e sfondare tramite questa opzione. Questo deriva anche dal fatto che difficilmente riesce a rompere i placcaggi portategli dai difensori dato che non possiede la potenza necessaria per farlo e preferisce provare a saltare l’avversario nei metodi detti sopra.

Sankey è il classico esempio del RB moderno, ovvero un giocatore da “every-down” in grado di poter ricevere al di fuori del backfield e di poter bloccare per proteggere il QB, oltre a portar palla via terra. Le potenzialità per poter essere uno starter solido in NFL le ha e probabilmente possiede le caratteristiche per poter essere schierato in ogni tipo di attacco. Il RB di Washington è sicuramente un prospetto da 2° giorno, più nello specifico potrebbe cadere a metà 2° round come scenario realistico.

I Jets potrebbero pensare a Sankey, dato che lo scorso anno Ivory e Goodson non han brillato e un RB affidabile potrebbe servire, e l’ex Huskies sarebbe un fit ideale. Pure i Saints, qualche posizione più in basso, potrebbe iniziare a ricostruire il backfield con lui, dato che Sproles e Thomas non ci sono più e Ingram non è mai esploso.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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