[NFL] Tutto, ma proprio tutto, sul Pro Bowl

Dopo la disputa delle finali di conference, ci attendono quindici giorni frenetici per arrivare alla partita più importante dell’anno per la National Football League ma, quasi fosse un supplizio necessario per “guadagnarsi” il diritto di gustarci la sfida tra Denver e Seattle, ci aspetta anche la partita più inutile dell’anno: il Pro Bowl (approfondimenti sui convocati in attacco, difesa, special team ed esclusi).

probowl stadiumCome ogni lega professionistica americana che si rispetti, anche la NFL ha il suo All-Star Game, ma a differenza di tutte le altre, il valore ed il significato di questa partita rasenta spesso lo zero assoluto. Non piace a proprietari ed allenatori, perché si rischiano infortuni inutili, non piace un granchè ai tifosi, che lo hanno snobbato parecchio, soprattutto da quando le selezioni sono lasciate in mano all’aleatorietà dei tifosi medesimi, non piace ai telespettatori, che gli riservano ascolti ridicoli, non piace a Goodell, che un paio di anni fa ha minacciato di abolirlo perché veniva giocato in maniera troppo superficiale.

Da quando, poi, la NFL ha deciso di spostare la disputa della partita delle stelle nella pausa tra i Championship ed il Super Bowl, l’interesse è ulteriormente sceso, perché ovviamente i giocatori impegnati nella finale della settimana successiva vengono sostituiti con le riserve prese tra i primi esclusi dalla selezione iniziale.

Pubblicità

A chi piace, allora, il Pro Bowl? Alla stragrande maggioranza dei giocatori, che si fanno una vacanza gratis alle Hawaii con la famiglia e, soprattutto, possono legare incentivi di contratto alla partecipazione o meno ad esso. Non fa specie, quindi, che a tentare di salvare il Pro Bowl sia stata proprio la NFLPA, l’associazione giocatori, che ha proposto a Goodell una serie di modifiche atte a suscitare maggior interesse intorno all’evento ed ad avere più competitività in campo.

probowl draftDall’edizione che si disputerà domenica prossima all’Aloha Stadium di Honolulu, infatti, non vedremo più la formula AFC contro NFC che ha caratterizzato la partita delle stelle fin dal 1970, e che ha visto la NFC imporsi per 22 volte contro le 21 della AFC, ma le due squadre verranno composte attraverso un draft indipendentemente dalla Conference di appartenenza. A condurre questo draft saranno due Capitani scelti tra le leggende del football: “Neon” Deion Sanders e Jerry “World” Rice, entrambi Hall of Famers e plurivincitori di Super Bowl negli anni 80/90. Ognuno dei due capitani sceglierà i componenti del proprio team da un elenco di 88 giocatori selezionati attraverso il voto dei tifosi, quello dei giornalisti specializzati e quello degli allenatori della NFL. Ad assistere i capitani al draft vi saranno due capitani giocatori, individuati nei due attaccanti e due difensori più votati, e due vincitori delle varie leghe di Fantasy Football giocate sulla piattaforma NFL.COM. Il draft si svolgerà in due serate e verrà trasmesso in diretta dal canale NFL Network.

Questa notte sono state scelte le due coppie di capitani giocatori: Team Rice ha scelto quella di Drew Breew (Saints) e Robert Quinn (Rams) mentre Team Sanders la coppia composta da Jamaal Charles (Chiefs) e J.J.Watt (Texans).

Questo rimescolamento delle carte non sarà l’unica novità dell’edizione 2013 del Pro Bowl. Verranno infatti introdotte anche alcune novità regolamentari piuttosto originali ed interessanti.

Come è noto, il regolamento con cui viene giocato il Pro Bowl è pesantemente modificato, rispetto a quello utilizzato normalmente, soprattutto nell’ottica di ridurre al minimo i rischi di infortunio per i giocatori.
I limiti riguardano soprattutto la difesa, obbligata a giocare sempre una 4-3, a marcare a uomo (tranne in situazioni di goal line) senza bump ed a non usare in nessun modo i blitz. Per contro in attacco l’intentional grounding è sempre permesso ed è obbligatorio schierare sempre almeno un tight end.

Oltre a queste modifiche, quest’anno ne vedremo delle belle:

  • alla difesa verrà data un po’ più di libertà in fase di copertura, autorizzando l’uso della cover-2 e del press-coverage, ma le novità maggiori riguardano lo svolgimento della partita.
  • verranno aboliti i kickoff ed i relativi ritorni, e gli attacchi partiranno dalle proprie 25 yards sia ad inizio partita che dopo ogni segnatura.
  • la partita verrà suddivisa in quattro quarti ognuno indipendente dall’altro, nel senso che il possesso di palla cambierà ad ogni fine quarto ed ogni quarto avrà il proprio two-minute warning. Durante gli ultimi due minuti se una squadra non guadagna almeno una yard, il tempo si ferma comunque, per cui sarà impossibile, ad esempio, inginocchiarsi per far trascorrere il tempo.

Nonostante questi ritocchi regolamentari, la sola cosa interessante di questo nuovo formato del pro Bowl, sembra proprio essere il draft. Speriamo ovviamente di essere smentiti…

I SELEZIONATI
(al netto dei cambiamenti di roster dovuti ad infortuni e partecipazione al Super Bowl)

OFFENSE (42)

Pubblicità
QUARTERBACKS (6)   TIGHT ENDS (4)
Tom Brady, New England Jordan Cameron, Cleveland
Drew Brees, New Orleans Vernon Davis, San Francisco
Peyton Manning, Denver Jimmy Graham, New Orleans
Cam Newton, Carolina Julius Thomas, Denver
Philip Rivers, San Diego
Russell Wilson, Seattle TACKLES (6)
Branden Albert, Kansas City
WIDE RECEIVERS (8) Jason Peters, Philadelphia
Antonio Brown, Pittsburgh Tyron Smith, Dallas
Dez Bryant, Dallas Joe Staley, San Francisco
Josh Gordon, Cleveland Joe Thomas, Cleveland
A.J. Green, Cincinnati Trent Williams, Washington
Andre Johnson, Houston
Calvin Johnson, Detroit GUARDS (6)
Brandon Marshall, Chicago Jahri Evans, New Orleans
Demaryius Thomas, Denver Ben Grubbs, New Orleans
Mike Iupati, San Francisco
RUNNING BACKS (6) Logan Mankins, New England
Jamaal Charles, Kansas City Louis Vasquez, Denver
Matt Forté, Chicago Marshal Yanda, Baltimore
Frank Gore, San Francisco
Marshawn Lynch, Seattle CENTERS (4)
LeSean McCoy, Philadelphia Ryan Kalil, Carolina
Adrian Peterson, Minnesota Alex Mack, Cleveland
Mike Pouncey, Miami
FULLBACK (2) Max Unger, Seattle
Marcel Reece, Oakland
Mike Tolbert, Carolina

 DEFENSE (36)

ENDS (6) INSIDE /
MIDDLE LINEBACKERS (4)
Greg Hardy, Carolina NaVorro Bowman, San Francisco
Cameron Jordan, New Orleans Vontaze Burfict, Cincinnati
Robert Quinn, St. Louis Luke Kuechly, Carolina
Cameron Wake, Miami Patrick Willis, San Francisco
J.J. Watt, Houston
Mario Williams, Buffalo CORNERBACKS (8)
Brandon Flowers, Kansas City
INTERIOR LINEMEN (6) Brent Grimes, Miami
Gerald McCoy, Tampa Bay Joe Haden, Cleveland
Haloti Ngata, Baltimore Patrick Peterson, Arizona
Dontari Poe, Kansas City Darrelle Revis, Tampa Bay
Justin Smith, San Francisco Richard Sherman, Seattle
Ndamukong Suh, Detroit Aqib Talib, New England
Kyle Williams, Buffalo Alterraun Verner, Tennessee
OUTSIDE LINEBACKERS (6) FREE SAFETIES (3)
John Abraham, Arizona Jairus Byrd, Buffalo
Ahmad Brooks, San Francisco Earl Thomas, Seattle
Tamba Hali, Kansas City Eric Weddle, San Diego
Justin Houston, Kansas City
Robert Mathis, Indianapolis STRONG SAFETIES (3)
Terrell Suggs, Baltimore Eric Berry, Kanas City
Kam Chancellor, Seattle
Troy Polamalu, Pittsburgh

SPECIALISTI (8)

PUNTERS (2) PUNT RETURNER (2)
Brandon Fields, Miami Antonio Brown, Pittsburgh
Johnny Hekker, St. Louis Dexter McCluster, Kansas City
PLACEKICKERS (2) SPECIAL TEAMERS (2)
Matt Prater, Denver Justin Bethel, Arizona
Justin Tucker, Baltimore Matthew Slater, New England
T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

Articoli collegati

11 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.