[NFL] Week 14: San Francisco 49ers vs Seattle Seahawks 19-17

Il match tra San Francisco e Seattle era la partita della settimana che tutti aspettava, soprattutto i giocatori e tifosi Niners dopo la pessima prestazione della Week 2 in casa degli avversari.

I Seahawks arrivavano nella baia sicuri della conquista dei Playoff e con un margine di sicurezza sui diretti concorrenti in division, ma soprattutto consapevoli della loro forza straripante sul campo.
I padroni di casa dopo le due discusse sconfitte con Panthers e Saints avevano rialzato la faccia con Rams e Redskins conquistando due vittorie nette che hanno riportato la fiducia ai ragazzi di John Harbough.

Navorro Bowman 49ers
Navorro Bowman

L’impronta della partita la da subito Navorro Bowman dopo 2 minuti di gioco: in situazione di 3° down il LB dei Niners blitza su Wilson e gli rifila una gran botta. Il primo quarto è ad appannaggio di San Francisco dato che chiude in vantaggio per 6-0 grazie a 2 FG di Phil Dawson dalle 23 e 48 yard.
Nella seconda frazione di gioco invece è un continuo botta e risposta, Wilson guida i suoi ad un drive magistrale che porta Lynch a concludere in endzone dopo una corsa di 11 yard. I 49ers rispondono subito con un FG dalle 52 ancora del Kicker Dawson ma Seattle non perde tempo con il QB, ex Wisconsin, che lancia il TE Willson in TD. Sul finire di quarto, Kaepernick guida i suoi in un “2 minute drills” trovando Vernon Davis che fissa il risultato a metà partita sul 16 a 14 in favore dei padroni di casa.
Il terzo quadro vive di equilibrio con entrambe le difese sugli scudi ma con un grave errore di Kaepernick, che viene intercettato nei pressi della endzone da Byron Maxwell.
L’ultimo quarto inizio come il terzo con le difese protagoniste, a 6 minuti dalla fine Haushka porta avanti i suoi, ma poi ci pensa Gore a rimettere in piedi la partita con una corsa da 51 yard per il calcio decisivo di Dawson, dalle 22 yard a 26 secondi dalla fine. Wilson prova a vincerla ma viene intercettato da Eric Wright, chiudendo la partita sul 19-17 per i niners.

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San Francisco trova una vittoria che sa di liberazione, troppe le critiche sono arrivate alla squadra e troppa gente dava per scontato che questi niners erano inferiori ai Seahawks.
Difensivamente la partita della squadra della baia risulta perfetta, concedono comunque qualcosa ma sarebbe impossibile non farlo, ma riescono a limitare lo straripante attacco della squadra di Pete Carroll.
Navarro Bowman e Patrick Willis fanno una partite imperiosa, entrambi a rotazione si sono messi in spy su Wilson senza lasciarlo mai correre, in copertura concedono pochissimo e sulle corse riescono sempre a tappare qualsiasi buco per arginare le corse di Lynch. I Niners con il loro front 7 riescono a stoppare il running game degli avversari, tenendoli sotto le 100 yard, 86. Grandi prestazioni arrivano da Ray McDonald, 1 sack e 1 tackle for loss, e da Glenn Dorsey, il NT è stato fondamentale nella battaglia delle linee.
Secondarie che invece qualche momento di confusione l’hanno avuto, come per esempio nel TD di Willson, dove i DB lo han perso lasciandolo libero o su un’altra giocata importante di Golden Tate. Al netto di questi due errori, il reparto ha comunque fatto bene per tutto il resto della gara.

Frank Gore, Earl Thomas, Richard Sherman
Frank Gore

L’attacco invece non ha fatto male ma si è notato che non sta vivendo il suo miglior momento. Kaepernick, con l’attenuante della forte difesa dei Seahawks, ha vissuto ancora di alti e bassi, ed in certe occasioni sono stati i propri WR a salvarlo con delle catch spettacolari. Diversi sono stati i lanci totalmente errati o decisioni pessime durante lo svolgimento dell’azione. Uno dei pregi sicuramente è stato il fatto di non forzare le corse nel momento in cui la tasca collassava ma cercava sempre la giocata, cercando sempre un target disponibile. Male invece sull’intercetto, palla totalmente fuori portata per il proprio WR e caduta corta. Il QB della baia dovrà ancora lavorare ma la colpa va condivisa con il coaching staff, che più volte ha proposto un gameplan troppo statico. L’ex Nevada concluderà la sua partita con 175 yard lanciate, 15/29, 1TD e 1INT, coronando il tutto con 31 yard corse.
MVP della partita è stato sicuramente Gore, che ha piazzato la corsa decisiva a 2 minuti dalla fine. Ha faticato per tutta la partita anche perché i Seahawks son stati molti bravi  a intasare il “box” e non lasciar correre i niners in mezzo. Questa stata una delle colpe del coaching staff, non aver cercato delle alternative alle corse centrali che pochissime volte son state determinanti. Frank Gore finirà la partita con 110 yard determinanti per la vittoria finale.
OL che ha faticato, in run blocking soccombendo al front seven avversario, meglio invece in pass protection dove è riuscita a dare sempre discreto tempo al proprio QB per mettersi in azione. Non una brutta partita da questo punto di vista, che comunque ha ben risposto quando è stata chiamata in causa nei momenti decisivi.
Boldin è stato il target, per l’ennesima volta, più cercato di Kaepernick, e lui ha risposto alla grande con 93 yard prese, anche se in più di una occasione ha dovuto fare gli extra per prendere certi palloni del proprio QB. Benino pure Crabtree, alla seconda partita, che ha portato a casa 40 yard. Vernon Davis ha sofferto la stretta marcatura dei LB o Safety dei Seahawks, ma è stato pronto quando doveva presentarsi in endone, solo 21 yard per lui. Manningham invece ha sofferto troppo l’aggressiva marcatura di Seattle non riuscendo mai a liberarsi o farsi trovare pronto per la ricezione.
Menzione d’onore per il K Phil Dawson, 4/4 con il FG decisivo a 26 secondi dalla fine.

Marshawn Lynch, Eric Reid, Ray McDonald, J.R. Sweezy
Marshawn Lynch

Seattle invece non ha fatto una brutta partita, anzi, però un episodio ha deciso partita, ovviamente in modo sfavorevole per loro.
Wilson ha fatto una buona partita, 199 yard, 15/25, 1TD e 1INT i suoi numero, facendo solo quello che la difesa dei niners gli ha concesso, molto poco in realtà. Ma la cosa sorprendente è che è riuscito a far rendere, non solo oggi, WR discreti come Baldwin e TE come Willson target accettabile alzandone il rendimento. L’attacco dei Seahawks è orfano ancora di Harvin e non avrà Rice, però se Tate, Willson e Baldwin riescono a ricevere per 70, 65 e 36 yard, Harvin potrà solo far meglio.
Lynch invece non fa una partita degna del rivale dei niners, però la zampata la lascia e 72 yard corse contro la difesa super dei niners non sono da sottovalutare.
La OL continua nei progressi in pass protection anche se ha perso Unger per infortunio nel corso della partita. Fondamentali i rientri di Okung e Giacomini nelle ultime settimane che hanno alzato di molto le prestazioni della linea.
Difensivamente han giocato la stessa identica partita di San Francisco, da segnalare Chris Clemons in DL che ha giocato in maniera ottimale con un sack, 1 TFL e 3 tackle. Due parole le spenderei sulla difesa aerea dei Seahawks, che per aggressività è la migliore della lega, ma fin troppo. Troppe volte i CB di Seattle hanno avuto le mani addosso ai WR avversari, qualche Pass Interference è stata chiamata, ma nel conteggio finale almeno 3 ne mancano, e questi errori degli arbitri sono importanti. È un vizio che tutti i DB della squadra hanno, Sherman per primo, e quanto prima deve essere risolto, anche perché ieri in più di un’occasione han lasciato avanzare i 49ers tramite penalità facendo svanire il buon lavoro svolto.

Questa vittoria per San Francisco è importante per darsi uno slancio verso il finale di stagione dove ancora deve conquistarsi ancora la wild car e con il rientro di tutti i vari infortunati, la sua condizione non può che crescere e presentarsi al meglio per la post season.

Seattle invece con la Division praticamente in tasca nonostante la sconfitta, deve solo pensare a finire la stagione mantenendo la vetta della NFC, recuperare gli infortunati e salvaguardare quelli in campo, cercando di evitare infortuni. Se riusciranno, e probabilmente sarà così, a rimanere in vetta alla conference con il fattore casa a loro favore, difficilmente il prossimo Febbraio non saranno a New York.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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