[NFL] Week 10: San Francisco 49ers vs Carolina Panthers 9-10

A Candlestick Park ci si aspettava una partita difensiva e così è stata andando oltre le aspettative iniziali, direi che lo è stata fin troppo. Per gli amanti dello spettacolo e degli attacchi è stata una partita noiosa mentre invece per i puristi del gioco è stata spettacolare, con due difese in grado di stoppare gli attacchi avversari in maniera perfetta, ne è la dimostrazione il punteggio basso della partita.
San Francisco usciva dalla bye week dopo l’amichevole londinese con i Jaguars e in piena crescita dove l’avvio difficile di inizio stagione sembrava dimenticato con 5 vittorie consecutive, confermandosi tra le potenze della lega. Carolina che si presentava alla sfida nella baia con la medesima storia, sorpresa stagionale in cerca di continuità di prestazioni dopo un avvio pessimo con la richiesta di esonero dei tifosi dell’HC Ron Rivera.

Frank Gore, Luke Kuechly
Frank Gore

San Francisco da questa partita esce con tanti dubbi che sembravano svaniti e con le ossa rotte, 4 sono gli infortuni a fine giornata: Vernon Davis ed Eric Reid i più importanti, oltre a Celek e McDonald. Da segnalare il rientro di Aldon Smith, giocando un numero limitato di snap, dopo il periodo in rehab.
San Francisco che pareva essere in grado di portarsi a casa la partita quando dopo un quarto e mezzo si porta avanti 9-0 con 3 FG di Dawson, nonostante le mille difficoltà a muovere la catena, ma da li in avanti i niners faran solo che fatica.
Harbough e i suoi assistenti preparano male l’incontro e le correzioni durante la partita mai hanno un effetto da mettere in difficoltà i Panthers. Chiamate offensive discutibili e uso del running game troppo sporadico tra le cose che balzano subito all’occhio. Kaepernick gioca una delle sue peggiori partite in NFL, mai in ritmo, letture pessime e ogni volta che veniva messo sotto pressione, quasi sempre, mai riusciva a trovare una soluzione ottimale, con diverse corse verso la sideline cercando disperatamente un WR. Il QB #7 ha dimostrato che quando si trova di fronte una difesa forte e fisica tende ad andare in confusione, non riesce a ragionare ed a cercare la giocata facile o la migliore in quel preciso istante, preferendo sbarazzarsi della palla rapidamente. L’intercetto finale è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione pessima, nel momento cruciale della partita in cui i niners potevano ancora vincerla. Kaep finità con 11/22 per 91 yard e aggiungendone solamente 16 su corsa.
Malissimo anche la OL che mai è riuscita a trattenere lo stradominio della DL dei Panthers, Iupati, Davis, Boone, Goodwin difficilmente hanno arginato i Panthers in pass rush, con i difensori di Carolina che più volte sono entrati facilmente nel backfield avversario. Meglio in run block dove Gore ha disputato una partita ottima e prolifica risultando il migliore dei suoi, errore di Harbough non coinvolgerlo maggiormente nell’arco dei 60 minuti, portando a casa 82 yard oltre a 21 su ricezione.
Ricevitori che han passato una giornata senza quasi mai toccar palla, Davis è uscito per infortunio nel 2° quarto così come Celek, Boldin e Manningham (al rientro dall’infortunio in ritardo di condizione) han ricevuto 6 palloni per 53 yard in due, troppo poco, così come gli altri che han pagato la pessima giornata di Kaepernick.

DeAngelo Williams, Eric Reid
DeAngelo Williams

Sul 6-0 errore non giocare alla mano un 4° down a 2 yard dalla endzone, probabilmente con quella conversione in TD la partita sarebbe finita, ma invece Harbough ha preferito il FG, però con i se e con i ma la storia non si fa. Altra azione importante è stato il fumble di Kendall Hunter sul finire di terzo quarto, su un drive ben avviato dai 49ers in territorio nemico che poteva portare almeno un FG.
Dato inquietante è stata la percentuale dei 3° down convertiti: 2/13, troppo troppo poco.
Difensivamente invece non si può dire nulla a ‘Cisco, dato che riescono a limitare in maniera quasi perfetto l’attacco dei Panthers. Ottimo Brooks, OLB in grado di mettere a segno ben 3 sack su Newton oltre a portare tantissima pressione dall’esterno. Willis e Bowman han fatto un ottimo lavoro nel mezzo del campo, con il primo che è andato ad un soffio dall’intercetto sul drive che poi ha portato la segnatura dei Panthers con Williams.
Secondarie che han sofferto solo con Steve Smith nel secondo tempo, che è stato determinante sia nel drive del TD che nel finale di partita. Buona la prova di Brock che è riuscito a portarsi a casa un intercetto, così come quella di Whitner. Brutta notizia invece l’infortunio di Eric Reid, che portando un placcaggio con la spalla ha subito una concussion alla testa ed è stato costretto ad uscire. Momento in cui la partita poteva cambiare è stato il fumble non ricoperto su Jonathan Stewart, dopo un ottima giocata di Donte Whitner.
Unico appunto che si può fare a questa difesa è stato il TD di Williams, lasciato andare in endzone dove riesce a rompere almeno un paio di placcaggi dei giocatori dei niners, particolare che è da inizio stagione che permane.

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Panthers che invece escono dalla baia con una vittoria prestigiosa e soprattutto che alza le ambizioni stagionali della franchigia di Carolina. Oramai sono una vera e propria contender per un posto nella WC per Gennaio.
Offensivamente Carolina inizia a rilento, in piena balia dei 49ers Newton e compagni faticano a muovere la catena, la OL soffre e soffrirà per tutta la partita la pass rush dei 49ers e pure in run block mai riuscirà a costruire buchi per le corse con continuità, mostrando tutte le lacune che si sono viste in stagione. Newton fatica a trovare dei target disponibili dato che i DB avversari ben fanno il loro lavoro e a rotazione Bowman e Willis giocano in spy sul QB ex Auburn, impedendogli di andare in scramble.
DeAngelo Williams e Jonathan Stewart difficilmente riescono a correre contro il front seven dei 49ers, rendendo inutili le play action giocate. Ma al contrario di San Francisco riescono a imbastire i due drive decisivi nel secondo e quarto quarto giocando alla perfezione riuscendo a portarsi a casa il TD di Williams e il FG da 53 yard del K Gano.
Smith in questi due drive risulterà decisivo con delle ricezioni fondamentali oltre a quelle nel finale della partita quando era fondamentale tenere il possesso. Offensivamente i Panthers non sono una squadra esplosiva e votata all’attacco anche perché a Smith manca una valida alternativa, Ginn e La Fell sono ottimo nello slot, e la OL dovrà essere assolutamente migliorata.

Mike Mitchell, Drayton Florence
Mike Mitchell

Difensivamente, Carolina disputa una partita perfetta. La chiave è una sola: la pressione del front seven sulla OL di San Francisco e Kaepernick. Hardy e Charles Johnson (1.5 sack a fine giornata) portano una pressione importantissima dall’esterno mentre Short, Edwards e Lotulelei a rotazione affondano nel backfield avversario oltre a bloccare le corse mettendo in difficoltà gli avversari, facendo collassare la tasca molte volte. Per far ciò è stato necessario l’apporto dei quattro LB utilizzati: Kuechly, Thomas, Blackburn e Klein che pure loro a rotazione blitzavano ferocemente. Carolina portava sistematicamente 5/6 giocatori in pressione, anche 7 in certe occasioni facendo andare in confusione l’attacco dei niners.
Da tutto questo ne traeva vantaggio la secondaria, che se anche lasciata in uno contro uno i vari Mikell, Mitchell, Florence, Munnerlyn non hanno demeritato affato anche grazie alla pessima giornata del QB di San Francisco. La difesa dei Panthers, leader NFL per punti concessi (solo 12 a partita), concluderà con 6 sacks, 9 tackle for loss e 7QB Hits, sintomo della tanta pressione portata.  Kuechly è il solito mattatore di questa difesa, fantastica la giocata dove ha portato il sack su Kaep oltre ad aver fatto cadere la palla dalle mani del TE McDonald su una ricezione certa, con ben 11 tackle oltre al sack.

I Panthers dimostrano di esserci veramente e di essere una squadra forte e solida in grado di vincere le partite grazie alla loro difesa fortissima. Offensivamente però di strada devono ancora farla per essere veramente competitivi, la OL difficilmente fa bene il suo lavoro, i 2 RB Williams e Stewart faticano a produrre anche perché non c’è una gerarchia decisa, Tolbert è un elemento più da situazioni di corto yardaggio mentre oltre ad Olsen e Smith, il parco ricevitori è debole, anche se Ginn e LaFell alternano discrete prestazioni. Newton invece dovrà ancora migliorarsi per essere considerato un vero franchise QB. Carolina è giovane e talentuosa e le basi sono ottime dopo un inizio difficile, han dimostrato di essere un osso duro e la post season non è più un sogno.

San Francisco che invece dovrà cancellare in fretta questa prestazione e fare un passo indietro tornando alla bye week. I dubbi sono tanti su questa squadra ora, partendo dal quaterback. Kaepernick solo con i Packers ha dimostrato di essere il bel giocatore ammirato nello scorso Gennaio e quest’anno sta trovando numerose difficoltà, soprattutto nel decision making sotto pressione.
Il rientro di Crabtree sarà fondamentale per dare un target importante in più al QB così come il rientro in forma di Manningham. Ora sarà fondamentale recuperare i 5 infortunati citati sopra, specialmente Vernon Davis, asse portante di questo attacco. Difensivamente invece dimostrano di esserci e se stringono di un paio di giri le viti rischiano di tornare ai livelli degli scorsi due anni.
Fondamentale ora che Harbough lavori soprattutto a livello mentale la squadra, tenendola in salute oltra al fatto di esplorare e modificare il playbook per far esprimere al meglio la squadra.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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