[NFL] Week 10: Colori, episodi ed emozioni
Nella settimana in cui riposano gli imbattuti Chiefs, fanno un bel passo in avanti i Broncos, in attesa del decisivo duello divisionale della settimana prossima. Seahawks e Saints si confermano al vertice in NFC, si sbloccano Jaguars e Bucs alla prima vittoria stagionale . Andiamo a rivivere insieme tutto il meglio di questa settimana!
La partita più interessante, alla vigilia di questa Week 10, è senza dubbio quella tra due delle formazioni più in forma della Lega, 49ers e Panthers. Cinque vittorie consecutive per San Francisco e quattro invece per Carolina, tutte con almeno 30 punti segnati e meno di 20 subiti, sono le striscie ancora aperte prima dello scontro. Phil Dawson fa 3/3 ai field goal e i Niners sono avanti di nove lunghezze, ma poco prima dell’intervallo uno splendido touchdown su corsa da 27 yard di DeAngelo Williams riporta i Panthers a contatto.
Nella ripresa Graham Gano sbaglia il kick del sorpasso, ma Cam Newton (16/32 per 169 e 1 INT) riporta i suoi in raggio da field goal. Questa volta il calcio da 53 yard finisce tra i pali e Carolina è in vantaggio 10-9. Nell’ultimo drive offensivo un pessimo Colin Kaepernick da 11/22 per sole 91 yard guadagnate (oltre a ben sei sacks subiti, career high), si fa intercettare e la partita finisce così con la quinta vittoria consecutiva dei Panthers, la sesta in stagione. Terza sconfitta invece per i 49ers, che evidenziano ancora qualche problema di troppo in attacco.
Come detto, importanti vittorie per Broncos, Seahawks e Saints contro Chargers, Falcons e Cowboys.
È la giornata dei Thomas a San Diego. Julius (3 ricezioni per 96 yard e 1 TD), ma soprattutto DeMaryus (7 ricezioni per 108 yard e 3 TD) sono gli autori delle segnature che portano Denver alla vittoria. Peyton Manning, nonostante l’ennesimo fumble offensivo di squadra, gioca una gran partita da 25/36 per 330 yard e 4 TD pass. I Chargers lottano alla grande, ma peccano di imprecisione in red zone. I touchdown di Danny Woodhead e Ryan Mathews riportano San Diego a un solo possesso di distacco, ma i Broncos giocano alla grande l’ultimo drive offensivo, pur senza segnare, e la partita si chiude sul 28-20 per loro. Ottava vittoria stagionale per Denver, che però interrompe la sua striscia di match con 30+ punti segnati a una partita dal record assoluto, quinta sconfitta per Philip Rivers e compagni.
Senza storia il match tra Seattle e Atlanta, grazie soprattutto a un fantastico Russell Wilson (19/26 per 287 yard e 2 TD pass) e a uno scatenato Marshawn Lynch (24 portate per 145 yard e 1 TD) che duettano alla grande, passandosi il pallone, nell’azione del primo touchdown di giornata. Jermaine Kearse chiude l’azione da 43 yard e la partita è sul 13-3 Seattle. The catch of the day è però quella che chiude i primi due quarti di gioco. Wilson lancia Golden Tate in end zone, molto defilato. Il receiver controlla con la sola mano sinistra, mette entrambi i piedi a terra e cade fuori dal capo con la palla in mano. All’intervallo Seahawks avanti 23-3 e poco altro da segnalare, se non i touchdown di Lynch e Darius Johnson, che fissano il punteggio sul 33-10 finale. Seattle alla nona vittoria stagionale su dieci giocate, Falcons alla settima sconfitta di una stagione tragica.
Anche il match tra New Orleans e Dallas ha un solo padrone. Drew Brees è a dir poco fenomenale (34/41 per 392 yard e 4 TD pass) e con la sua classe sopperisce a un brutto inizio dei Saints, che concedono quasi tutte le 89 yard su corsa di DeMarco Murray nei primi due quarti di gioco, portata del touchdown compresa. Sul 10-7 i Cowboys però si sfaldano, anche a causa dell’infortunio di Sean Lee. Sono nell’ordine Pierre Thomas, due volte uno scatenato Darren Sproles (uno su lancio di Brees e uno palla alla mano) e un Mark Ingram da 14 portate per 145 yard a segnare quattro touchdown tra secondo e terzo quarto che spezzano le ali a Dallas. Dez Bryant e Terrence Williams ricevono un solo passaggio a testa in tutta la partita e costruiscono il drive dell’ultima segnatura dei Cowboys, ma Kenny Stills e ancora Pierre Thomas mettono i sigilli sul 49-17 finale per i Saints, alla settima vittoria stagionale. Dallas a quota cinque sconfitte finora.
Brutte sconfitte per Colts, Bengals e Bears, tutte possibili contender per i playoff, contro Rams, Ravens e Lions.
Contro l’avversario dei tre più facile chi prende la batosta più difficile da digerire è proprio il team di Indianapolis. Giornate diametralmente opposte per Tavon Austin e Andrew Luck. Il rookie con sole due ricezioni costruisce due straordinari touchdown per 138 yard a cui aggiunge uno splendido punt return da 98 yard, costruito sulla sideline destra e terminato in end zone. Andrew Luck invece macina 353 yard al lancio, ma è stranamente impreciso e concede 3 intercetti agli avversari e un fumble riportato da Chris Long per 45 yard per la segnatura che apre il parziale devastante di 38-0 che chiude di fatto il match in favore dei Rams. Il touchdown di Donald Brown e la conversione da due punti fanno terminare l’incontro sul 38-8. Saint Louis alla quarta vittoria stagionale, terza sconfitta per i Colts.
Baltimore crea una vittoria, la distrugge e la ritrova con più di un brivido. Dopo essere volati sul 17-0, grazie ai touchdown di Dallas Clark e Torrey Smith su passaggio di Joe Flacco, uniti al field goal di Justin Tucker, i Ravens si fanno recuperare da Cincinnati. Non una grande prestazione da entrambi i quarterback, né dell’MVP dell’ultimo Super Bowl (20/36 per 140 yard con 2 TD pass e 2 INT) né tanto meno di Andy Dalton (24/51 per 274 yard con 2 TD pass e 3 INT). Mike Nugent sblocca i Bengals e Giovani Bernard segna un gran touchdown da 18 yard sgusciando tra la difesa avversaria, riportando i suoi a contatto. Sul sack di Elvis Dumervil (2.5 sack in giornata, meglio di lui però Vincent Rey con 3.0), a dieci secondi dal termine, la partita sembra finita, ma avviene l’incredibile.
Dalton lancia un Hail Mary da metà campo e la palla rimbalza su una folla di giocatori appostata, finendo in aria. James Ihedigbo, fino ad allora impeccabile con anche due intercetti portati, compie un errore madornale cercando di afferrare il pallone, invece che spingerlo verso il terreno, e la palla finisce invece nelle mani di un liberissimo A.J. Green. Ciò significa 17-17 e overtime. Per fortuna dei Ravens, Justin Tucker non sbaglia il field goal dalle 46 yard, prima vera occasione di sbloccare e vincere il match nel supplementare, e il match finisce sul 20-17 per Baltimore, alla quarta vittoria stagionale. Terza sconfitta per i Bengals.
Torna Jay Cutler tra le fila di Chicago, ma non basta per avere la meglio degli scatenati Lions di questo inizio stagione. La sfida tra due grandissimi receiver, Calvin Johnson e Brandon Marshall, la vince il secondo, ma solo in termini di yard: 6 ricezioni per 83 yard e 2 touchdown per Megatron, 7 per 139 yard ed altrettante segnature per il ricevitore in maglia Bears. L’equilibrio regna sovrano e il risultato, a quattro minuti dal termine, è sul 14-13 Detroit dopo che due touchdown di Chicago vengono annullati, uno per holding offensivo e uno per mancato controllo del pallone, nella ricaduta in end zone, da parte di Alshon Jeffery. Johnson si regala il 63° touchdown della sua carriera (record per la franchigia) e la forbice si allarga sul 21-13. Cutler resta in panchina a causa dei postumi dell’infortunio si fanno ancora sentire e Josh McCown costruisce un grande drive per il touchdown del 21-19, a pochi secondi dal termine. Nonostante due tentativi per la conversione che porterebbe in overtime, i Bears non riescono a pareggiare e incappano nella quarta sconfitta stagionale. Sesta vittoria invece per Detroit.
Quattro delle formazioni più disastrate di questo inizio stagione trovano una gioia in questa Week 10. Vikings, Giants, Jaguars e Buccaneers superano rispettivamente Redskins, Raiders, Titans e Dolphins.
Robert Griffin parte alla grandissima contro Minnesota e i Redskins giocano un primo tempo magistrale. Solo 5 passaggi sbagliati nei due quarti iniziali dal Rookie of the Year dell’anno passato e una grande prestazione dei receiver, soprattutto del tight-end Jordan Reed, che guida i rookie per ricezioni finora (42). Washington è avanti 24-14 con i 3 TD pass del suo quarterback. A fine gara oltre le 100 yard guadagnate sia Pierre Garcon (7 ricezioni per 119 yard e 1 TD) che Alfred Morris (26 portate per 139 yard), ma non basta. I Vikings sono guidati alla vittoria da un ottimo Christian Ponder (17/21 per 174 yard e 2 TD pass) e da un superlativo Adrian Peterson da “sole” 75 yard in 22 portate, ma con 2 touchdown e diverse giocate decisive. Nonostante l’infortunio a Ponder, Matt Cassell si gioca bene le sue carte e Minnesota è avanti 34-27 a pochi minuti dal termine. Sull’ultimo drive offensivo dei Redskins, Griffin conduce i suoi a contatto con la end zone per i punti che garantirebbero la parità e l’overtime. Prima Reed, poi Garcon ed infine Santana Moss, però, non riescono a ricevere i suoi passaggi. La squadra della capitale è alla sesta sconfitta stagionale, Vikings alla seconda vittoria.
La sfida tra il più anziano coach della Lega, Tom Coughlin, da 18 anni in NFL ed ora alla guida dei Giants, e il più giovane, Dennis Allen, da due anni a capo del team di Oakland, viene portata a casa da New York, alla terza vittoria consecutiva dopo le sei sconfitte iniziali. La partita è dominata dagli errori da ambo le parti: Jerrell Jernigan sul kick-off iniziale perde il pallone e Taiwan Jones lo recupera portandolo sulla linea da 5 yard, da dove Terrell Pryor segnerà un touchdown palla alla mano; Marquette King sul 7-0 per i Raiders si fa intercettare il punt e Cooper Taylor recupera il pallone per portarlo poi in end zone e pareggiare la sfida; Eli Manning si fa intercettare per la sedicesima volta in stagione (primo nella Lega) e Tracy Porter riporta per 43 yard in touchdown ribaltando il 10-14 New York in 17-14 Oakland prima dell’intervallo; sul 20-14 per la sua squadra Pryor si fa intercettare e Terrell Thomas giunge fino alle 5 yard avversarie, nell’azione che porterà poi uno straordinario Andre Brown da 30 portate per 115 yard a siglare il sorpasso Giants; infine, ancora il quarterback dei Raiders, subisce un sack e perde il controllo del pallone per il fumble che chiude di fatto il match sul 24-20 NY. Sesta sconfitta stagionale per il team californiano.
Sudatissima prima vittoria stagionale per Jacksonville, che si lancia sul 13-0 contro Tennessee, grazie soprattutto ad un’ottima difesa che recupera tre palloni importanti ad inizio partita, ma poi soffre e non poco. Jake Locker esce nuovamente per infortunio e Ryan Fitzpatrick costruisce con la complicità di Taylor Thompson il touchdown che accorcia sul 13-7 Jags all’intervallo. Una safety lancia Jacksonville sul 22-13 nell’ultimo periodo di gioco, poi Fitzpatrick costruisce e distrugge una possibile rimonta. Prima segna da 4 yard su corsa e accorcia a sole due lunghezze il distacco, poi sulle sue 20 yard si lascia scappare il pallone che Will Blackmon traduce in touchdown. A nulla serve la segnatura del 29-27 di Delanie Walker, quinta sconfitta stagionale per i Titans.
Nella sera della commemorazione per il ritiro della maglia numero 99 di Warren Sapp, Tampa Bay gli rende omaggio con il più che insolito touchdown del tackle Donald Penn, come a sua volta aveva fatto Sapp qualche anno fa. Con la safety di Levonte David e un field goal di Rian Lindell i Bucs sono avanti 12-0, ma Miami ribalta la situazione con due touchown di Rishard Matthews su passaggio di Ryan Tannehill ed altrettanti field goal di Caleb Sturgis. Bobby Rainey con il TD da 1 yard su corsa riporta i suoi avanti 22-19 prima che Darrelle Revis intercetti Tannehill e il match si chiuda virtualmente. Prima vittoria per Tampa Bay, quinta sconfitta per Miami.
Vengono sconfitti anche Packers, Bills e Texans a favore di Eagles, Steelers e Cardinals.
L’assenza di Rodgers pesa come un macigno su Green Bay e a questa si aggiunge l’infortunio ad inizio partita di Seneca Wallace, suo sostituto. La differenza a fine partita tra Nick Foles, 12/18 per 228 yard e 3 TD pass, e Scott Tolzien, che guadagna 280 yard con un touchdown pass, ma anche 2 INT è molto più evidente di quanto dicano i numeri. Se poi LeSean McCoy porta palla 25 volte per 155 yard e DeSean Jackson con Riley Cooper macinano insieme 182 yard in 7 ricezioni, di cui tre in end zone, la partita è presto chiusa. Finisce 27-13 con qualche brivido finale, ma i Packers, alla quarta sconfitta in stagione, mai davvero in grado di spaventare Philadelphia, alla quinta vittoria.
I touchdown di Jerricho Cotchery, su lancio di un buon Ben Roethlisberger, e di Le’Von Bell su corsa aprono un divario che per Buffalo risulta incolmabile, anche e soprattutto grazie alla super prestazione di un Antonio Brown da 6 ricezioni per 104 yard. Insufficiente per molti aspetti il ritorno in campo di EJ Manuel, mai decisivo e dal guadagno risicato al lancio (solo 155 yard in 22 passaggi). Shaun Suisham torna in auge, dopo i problemi di settimana scorsa contro i Raiders, e con il suo 3/3 ai field goal chiude il match sul 23-10, per la terza vittoria stagionale di Pittsburgh. Settima sconfitta per Buffalo.
Case Keenum comincia male la sfida contro i Cardinals, con il fumble che porta al recupero portato fino in end zone da parte di Matt Shaughnessy, ma finirà un buon match, sebbene abbastanza impreciso (22/43 per 201 yard e 3 TD pass). Andre Johnson segna uno dei touchdown più belli di giornata, ma non basta, perché Arizona, guidata da un ottimo Carson Palmer (20/32 per 241 yard con 2 TD pass e 1 INT), costruisce un vantaggio di 27-17 non più recuperato da Houston. Benchè la connection texana, sempre più efficace, tra Keenum e Johnson accorci sul 27-24, la difesa dei Cardinals tiene bene e la partita finisce così. Ennesima delusione per i Texans alla settima sconfitta stagionale, quinta vittoria per i padroni di casa.
Questa settimana hanno riposato Patriots, Jets, Chiefs e Browns, la prossima settimana tocca a Cowboys e Rams. Tutti gli occhi sono puntati sulla sfida tra Broncos e Kansas City, anche se sono di cartello anche gli scontri tra Niners e Saints e tra Patriots e Panthers, oltre che le prove di maturità per Ravens e Giants contro Bears e Packers per vedere quanto possono davvero sperare di raggiungere il miraggio dei playoff. Siamo già alla Week 11, ma non vediamo l’ora che cominci!
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