[NCAA] La situazione dopo week 9, preview week 10 e Heisman watch

Il campionato di college football, giunto ormai alla nona settimana, è ormai entrato nel vivo e presto sarà più chiaro il quadro delle scuole che potranno accedere alla post season. Come ogni anno a questo punto della stagione cresce anche la discussione sulla classifica BCS e sui sistemi in base ai quali si stila.

[pullquote] BCS Rankings
1. Alabama 8-0
2. Oregon 8-0
3. Florida State 7-0
4- Ohio State 8-0
5. Stanford 7-1
6. Baylor 7-0
7. Miami (FL) 7-0
[/pullquote]Nello specifico al primo posto della BCS standing c’è Alabama, incontrastata dominatrice da almeno due stagioni, che svetta anche in tutti i vari polls e rankings raccogliendo consensi unanimi. Più discordi sono, invece, i pareri sulle squadre che inseguono i Crimson Tide. Infatti questa settimana Florida State, nonostante la vittoria 49-17 su North Carolina State, si è vista scavalcare al secondo posto dagli Oregon Ducks che hanno, invece, seppellito UCLA.
Alle loro spalle in classifica troviamo rispettivamente Ohio State, Stanford, Baylor e Miami. Tutte le prime sette scuole sono attualmente imbattute tranne Stanford. Difficile spiegarsi come mai i californiani si trovino al quinto posto della classifica BCS, o perché Oregon abbia superato FSU, ma altro non si può fare che rimettersi agli astrusi – almeno per noi – algoritmi che governano i sistemi di calcolo della classifica. Infatti è inutile avventurarsi in congetture e ipotesi, perché la verità è che i meccanismi di valutazione delle squadre di college football sono così: oscuri.
Per fortuna che dall’anno prossimo arriverà un correttivo, seppur minimo, allo strapotere del computer con i playoff a quattro squadre. Fatto sta che se Oregon tra due settimane batterà Stanford avrà spianata, con buona pace di tutti, la via del BCS Championship. Ma andiamo con ordine e vediamo più da vicino quali sono state, a nostro avviso, le partite più interessanti della scorsa settimana.

UCLA vs Oregon 14-42
Lo showdown della PAC12 si è risolto a favore dei padroni di casa. Nonostante all’intervallo il punteggio fosse sul 14 pari, nel terzo e nel quarto periodo i Ducks guidati dal QB sophomore Marcus Mariota (21/28, 230 yd e 1TD) si sono letteralmente scatenati mettendo a segno 28 punti e totalizzando a fine gara 555 yards di total offense. Protagonista il tailback Byron Marshall autore di 133 yards di corsa e 3 TD, che ha ben sostituito il titolare De’Anthony Thomas, che peraltro ha fatto rientro dall’infortunio proprio nella gara contro i Bruins. I californiani nei primi due quarti sono riusciti a contenere gli avversari mettendo in mostra una grande difesa che prima ha recuperato il fumble di Keanon Lowe e poi ha bloccato un punt Alejandro Maldonado, permettendo così all’attacco guidato da Brett Hundley (13/19, 64 yards, 1 TD e 2 INT) di capitalizzare con due TD in entrambe le occasioni. Ma dopo l’intervallo Oregon ha rotto gli indugi segnando ben quattro TD, e mettendo in mostra una volta di più il suo attacco stratosferico che finora le ha permesso di stravincere tutte le partite con un margine di almeno 21 punti di scarto. I Bruins collezionano la seconda sconfitta consecutiva ma restano ancora in lizza per il primo posto nella PAC12-South.

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South Carolina vs Missouri 27-24 
La sorpresa della giornata è sicuramente la vittoria dei Gamecoks (21) contro i fino ad allora imbattuti Tigers (5), soprattutto per come si è materializzata con gli ospiti che sotto 17-0 durante il terzo quarto hanno rimontato forzando due tempi supplementari. Decisivo, però, il field goal da 24 yards sbagliato dal Mizzou Adrew Bagget nel secondo overtime. L’eroe dei Gamecocks è senza dubbio il QB Connor Shaw (201 yards e 3 TD), che a causa di un infortunio per tre quarti di gara ha guardato dalla panchina i suoi che affondavano e poi, richiamato come gesto di estrema disperazione dal coach Spurrier, ha guidato la rimonta dei Gamecocks materializzatasi grazie a tre scoring drive (due Td ed un Field goal), chiusi da una ricezione da 2 yards di Nick Jones quando mancavano appena 42 secondi sul cronometro. Nel primo OT Tigers in vantaggio grazie alla corsa da 1 yd di Marcus Murphy (12 portate, 53 yds, 2 TD). Dopo il pareggio di South Carolina nel secondo OT arriva l’errore di Bagget e il field goal della vittoria messo a segno da Fry con un calcio dalle 40 yards. Vittoria decisiva per i Gamecocks che così possono ancora sperare nel primo posto nella SEC East. I Tigers scendono, invece, al 9° posto della BCS standing.

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Texas Tech vs Oklahoma 30-38
Sorpresa anche nella sfida tra le rivali della BIG 12.I Sooners (15) battono i Red Raider (10) provocando la prima sconfitta stagionale dei texani. Protagonista è stato il QB di Oklahoma Blake Bell (14/22, 249 yards, 2 TD) che ha dovuto mettere in mostra tutto il suo repertorio per tenere testa al potere offensivo di Texas Tech. Il gioco decisivo della partita è stato, senza dubbio, il passaggio da TD di Bell da 76 yards alla fine del secondo quarto per Jalen Saunders che ha permesso ai Sooners di andare in vantaggio (7-14) per la prima volta, spostando così l’inerzia della partita. Nel terzo quarto i Red Riders, allenati dall’ex offensive coordinator di Texas A&M Kliff Kingsbury, sono ritornati in vantaggio. Ma i tre turnovers subiti da Texas Tech durante la partita sono risultati decisivi permettendo così ai Sooners, a segno nell’ultimo quarto con un TD su corsa da 3 yards di Damien Williams e con un field goal da 37 yards di Michael Hunnicutt, di portarsi a casa la vittoria.

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Wake Forest vs Miami 21- 24
miami hurricanesAncora una volta gli Hurricanes (7) di coach Goden buttano il cuore oltre l’ostacolo superando in volata i Demon Deacons grazie ad un TD su corsa da 1 yd di Duke Johnson (30 portate, 168 yards, 2 TD). Miami resta così imbattuta e adesso attende lo scontro decisivo con i rivali di Florida State, in programma sabato prossimo. Ma la battaglia più importante Miami l’ha vinta con la NCAA che dopo due anni di sospensione, a seguito dello scandalo del 2011, ha finalmente sciolto il divieto che impediva agli Hurricanes di essere eleggibile per i Bowl games. Per la terza volta consecutiva, però, gli Hurricanes sono stati costretti a recuperare un deficit a due cifre. I Demon Deacons, infatti, guidati dal QB Tanner Price (25/45, 302 yard, 2 TD) sono andati stati a lungo in vantaggio per poi essere scavalcati dai padroni di casa all’inizio del quarto periodo (14-17) grazie al TD su corsa da 4 yards di Duke Johnson. Con il cronometro che segnava 4:02 al termine Wake Forrrest ha messo di nuovo la testa avanti nel punteggio (21-17) con un TD da 44 yards su passaggio di Dominique Gibson. Ma a 53 secondi dalla fine ancora Johnson ha regalato la vittoria ai suoi, completata poi dall’intercetto di Antonio Crawford che ha spento ogni residua speranza degli ospiti.

Nel prossimo turno, il decimo, la sfida da copertina è quella che andrà in scena a Thallahasse tra le imbattute Florida State Seminoles e Miami Hurricanes, scuole tra l’altro divise da una antica rivalità. L’esito del match avrà un riflesso non solo sulla corsa nella BCS standing ma anche sugli equilibri delle due division della Atlantic Coastal Conference. Favoriti i padroni di casa di coach Jimbo Fisher, per i quali, tra l’altro, la vittoria è l’unica possibilità rimasta per sperare ancora di giocarsi un posto al BCS Championship. Agli Hurricanes toccherà il ruolo di guastafeste. Per Texas Tech, dopo Oklahoma, ci sarà un altro confronto con una rivale della BIG 12: Oklahoma State.
mariota_SIAltra sfida molto sentita dai tifosi, che mette in palio tra l’altro l’ambito ‘Paul Bunyan Trophy’, sarà quella tra Michigan e Michigan State, il cui esito verosimilmente determinerà la vincente della BIG 10 Legends division.

Per finire una breve occhiata ai papabili per il trofeo Heisman 2013.
In testa ai pronostici degli esperti c’è Marcus Mariota, celebrato anche dalla copertina di ‘Sports Illustrated’ in edicola questa settimana, QB sohomore di Oregon, che finora ha collezionato 2281 yards su passaggio per 20 TD e nessun intercetto. Alle sue spalle il QB freshman di Florida State Jameis Winston con 2177 yards, 23 TD e 4 intercetti. Al terzo posto il redivivo Johnny Manziel, QB sophomore di Texas A&M, detentore del trofeo, che nonostante le difficoltà della sua scuola riesce a mettere in mostra numeri di tutto rispetto: 2594 yards, 22 TD ma ben 8 intercetti.

 

 

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