[NFL] Week 3: L’urlo dei campioni ovvero Baltimore Ravens vs Houston Texans 30-9

“We are still the Champions!”, continuavano a ripetere i tifosi, uscendo festanti dall’M&T Bank Stadium. I Baltimore Ravens, grazie ad una prova dominante della loro difesa, sono riusciti a battere gli Houston Texans, una delle squadre di vertice della AFC, per 30 a 9 e hanno ribadito un concetto che molti hanno dimenticato troppo in fretta durante l’estate: “We are still the Champions and we need respect!” (“Siamo ancora i campioni e dovete rispettarci”).
Prima di domenica, nessuno li dava favoriti contro i texani, ma nel giorno del ritorno della leggenda Ray Lewis a Baltimore, per essere introdotto nell’esclusivo club del “Ring of Honor” (una sorta di Hall of Fame dei Ravens), la difesa dei Ravens ha realizzato una prestazione mostruosa, tenendo a bada uno degli attacchi più equilibrati della lega, e ha regalato una grandissima gioia ai tifosi e a Lewis, che è rimasto allo stadio per tutta la durata del match. Ora il record è 2-1, con un netto miglioramento dalla brutta gara d’esordio contro i Broncos.

NFL: Houston Texans at Baltimore Ravens
Daryl Smith e Arthur Jones

Per la seconda gara consecutiva la difesa non ha concesso nemmeno un touchdown agli avversari, risultando dominante come quando Ray Lewis vestiva il numero 52 ed incitava i suoi compagni a dare il massimo.
La run stopping si sta dimostrando la specialità dell’unità, poiché Arian Foster e Ben Tate, una delle coppie di running back più talentuose e produttive della lega, hanno combinato solamente per 90 yard e la corsa più lunga è stata di 10 yard.
Anche la pass coverage è stata efficace, riuscendo a limitare un quarterback ordinato come Matt Schaub a sole 194 yard lanciate e forzandolo ad un intercetto, la linea inoltre lo ha messo costantemente sotto pressione e lo ha sackato tre volte.
L’attacco ha faticato ancora a trovare soluzioni in grado di chiudere le partite, ma con una difesa del genere, Flacco ha ancora tempo per migliorare il suo reparto e trovare l’intesa con i suoi ricevitori.

Già dai primi 25 minuti di gioco si è capito che sarebbe stata una gara giocata dalle difese. I Ravens, per ben due volte, hanno concesso ai Texans di capitalizzare solo due field goal da meno di 30 yard, non cedendo un millimetro in più di terreno ed annullando il tight end Owen Daniels, specialista nel convertire le azioni in red-zone.
Dall’altro lato del campo, anche la difesa dei Texans è salita sugli scudi, con J.J. Watt sempre pericoloso per la linea offensiva nero-viola, costringendo i Ravens a testare la gamba di Justin Tucker, che nel week-end scorso aveva sbagliato due field goal su due, ma che al primo calcio di questa partita si è dimostrato affidabile, realizzando i primi tre punti della sua squadra, per il momentaneo punteggio di 6 a 3 in favore degli ospiti. Da questo momento in poi, l’inerzia della gara è stata tutta nelle mani dei Ravens.

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Doss ravens
Tandon Doss

A poco più di due minuti dalla fine del secondo periodo, Daryl Smith ha dimostrato il motivo per il quale viene ritenuto il più importante movimento dell’off-season dei Ravens.
Grazie ad una perfetta lettura dei movimenti offensivi avversari, Smith, con un tempismo perfetto, ha anticipato Daniels sul passaggio di Schaub e ha ritornato l’intercetto in touchdown, con una corsa in campo aperto di 37 yard, portando i suoi in vantaggio per 10 a 6. Il colpo del k.o. è arrivato nell’azione successiva, dove, grazie ancora ad una difesa impenetrabile, i Texans sono stati costretti al punt e Tandon Doss li ha puniti, ritornandolo per 82 yard in touchdown.
Un uno-due che ha tagliato le gambe ai Texans prima di entrare negli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio di 17 a 9 (i Texans, a tempo scaduto, sono riusciti a realizzare un altro field goal).

Il resto della gara ha continuato a mostrare il trend della prima frazione. L’attacco nero-viola ha faticato: Bernard Pierce, che ha giocato una gara sufficiente, ha chiuso la gara realizzando il touchdown del 24 a 9 con una corsa da una yard, ma non ha inciso sul gioco di corse, il quale ha risentito parecchio della perdita di Ray Rice.
Sul passing game il dato positivo è l’intesa crescente tra Flacco e Torrey Smith, che si sta attestando come il giocatore più indispensabile nell’attacco dei Ravens, avendo chiuso la gara con 5 ricezioni per 98 yard, con anche una bella presa da 48 yard. Il resto dei ricevitori però continua a non essere produttivo, portando alla causa solo poche yard di guadagno e ancora tanti drop.
Flacco deve trovare presto una soluzione perché fra poco arriveranno i Dolphins e i Packers, due squadre contro cui non si può sbagliare e i Ravens avranno bisogno non solo della difesa, ma anche del loro MVP.

Ray Lewis Ravens
Ray Lewis

La difesa ha dominato, non permettendo mai ai Texans, nel secondo tempo, di superare le 36 yard offensive e non concedendo loro nemmeno una segnatura. Lo special team ha mostrato un miglioramento netto rispetto alle prime due partite, Tandon Doss si sta dimostrano un returner affidabile e Tucker, che ha chiuso la gara realizzando altri due field goal e tutti gli extra point, si è immediatamente lasciato alle spalle la brutta prova contro i Browns.

Sarà stata forse la presenza di Ray Lewis a tirare fuori questa grande prova dei Ravens contro un top team come i Texans, o forse è effettivamente la nuova difesa che sta emergendo come una delle più solide della lega.
Quello che è certo è che i Ravens hanno ricordato alla lega di essere ancora i campioni e se l’attacco riuscirà a migliorare, potrebbero dire la loro anche ai playoff.

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Gabriele Balzarotti per Ballin’

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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