[NFL] Week 4: Ancora imbattuti (Washington Redskins vs Kansas City Chiefs 20-29)

I Kansas City Chiefs piegano anche la resistenza dei Washington Redskins e dopo quattro turni restano l’unico team imbattuto di tutta la NFL. Il 29-20 finale però non deve trarre in inganno: per ottenere il successo numero 4 gli uomini di Reid hanno dovuto faticare fino all’ultimo, dato che a 5 secondi dalla fine le due squadre erano appaiate a quota 20. Poi un field goal dell’esordiente kicker Butker ed un fumble riportato in meta dal linebacker Houston a tempo scaduto, hanno dato il successo ai Chiefs.

Secondo un copione già visto quest’anno, Kansas City ha impiegato molti minuti a carburare, con l’attacco che non trovava spazio soffocato dalla pressione dei Redskins, ed una difesa che subiva 10 punti nei primi due drive degli ospiti. Poi, passata la bufera del primo quarto, i Chiefs sono venuti fuori alla distanza e hanno tenuto palla per trentadue dei successivi quaranta minuti, anche se per fare bottino pieno ci sono volute le tante penalità commesse dalla difesa Redskins, le magìe del regista Smith e il sangue freddo del giovanissimo kicker Butker, firmato il martedì precedente dalla practice squad dei Carolina Panthers dopo l’infortunio al titolare Santos, e rivelatosi un vero cecchino dopo l’errore sul finire del primo tempo.

Il successo in casa Chiefs porta dunque la firma di Alex Smith ma anche del runner rookie Kareem Hunt. Il primo, che arrivava alla sfida dell’Arrowhead Stadium con il miglior QB rating del campionato (132,7), ha confermato il suo stato di grazia completando 27 passaggi su 37 per 296 yard ed una meta. Smith è stato però anche determinante con le sue gambe, che hanno portato altre 56 yard più un touchdown, ed una capacità di improvvisazione che ha mandato in tilt la feroce difesa dei Redskins.

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Hunt è stato chiamato in causa col contagocce in un primo tempo in cui l’attacco dei rossi ha faticato, ma poi ha confermato di essere in questo momento il più forte runner del campionato: in quattro gare il rookie da Toledo ha infatti ammassato 502 yard, ben 140 in più del secondo che è Gurley dei Rams. Contro Washington, Hill ha portato a casa 101 yard di corsa, mostrando ancora una volta una visione di gioco assolutamente fuori dal comune, più 20 yard su ricezione.

Se proprio si vuole muovere un appunto al passing game dei Chiefs è che finora è stato spesso un one man show: anche contro i Redskins, il tight end Kelce è stato imprendibile, 7 ricezioni per 111 yard e una meta, mentre il resto dei ricevitori è stato per lo più impalpabile. Tyreek Hill ha racimolato appena 35 yard mentre Wilson si è fermato a quota 63, più della metà delle quali però in una sola ricezione, benchè importantissima perché avvenuta nel drive del sorpasso decisivo.

kelce chiefs redskins

Dopo il successo contro i Redskins credo sia anche giusto spendere qualche parola per una linea offensiva che già priva del centro titolare Morse, ha subito perso anche la guardia Duvernay-Tardif. Nonostante le assenze però dal secondo quarto in poi Fisher e compagni hanno retto egregiamente contro la potente pass rush di Washington e pur consentendo 4 sack hanno comunque disputato la loro miglior gara in una stagione fin qui non facile.

In una difesa Chiefs piena di grandi giocatori, stavolta il titolo di mvp va ex equo a due atleti  normalmente poco appariscenti: il linebacker Frank Zombo è stato super nel rushing game, come il tackle Chris Jones, mentre il cornerback Mitchell, bersagliato non poco dall’attacco dei Redskins in quanto considerato l’anello debole rispetto al fortissimo collega Peters, ha invece concesso appena 2 ricezioni per 19 yard. Proprio il tanto celebrato Peters è stato invece “la vittima” in occasione delle due segnature dei Redskins.

Washington è invece uscita dai blocchi di partenza fortissimo, con un primo drive spettacolare, ed una seconda serie lunghissima, terminata comunque con altri tre punti sul tabellone. Poi l’attacco ha decisamente rallentato, anche se i Redskins sono rimasti in partita veramente fino all’ultimo. Cousins ha chiuso 14 su 24 per 220 yard e due mete, con un impressionante 3 su 5 per 133 yard e un touchdown nei lanci che hanno viaggiato per più di 20 yard.

Fra i suoi terminali Pryor è stato quello con più ricezioni, cioè 3 per 70 yard, ma alla fine il giocatore che ha impressionato di più è stato il tight end veterano Vernon Davis che ha dimostrato che a 33 anni è ancora un incubo per molti linebacker. L’ex 49ers ha terminato con 2 ricezioni per 89 yard, ma ha anche contribuito nel rushing game con i suoi blocchi, decisamente non la specialità della casa. Nonostante questo, nella serata dell’Arrowhead, il gioco sulla terra degli ospiti ha lasciato parecchio a desiderare; intendiamoci, sono comunque arrivate 111 yard, ma 38 di queste le ha guadagnate Cousins, che di mestiere fa il quarterback, e in generale il rushing game non ha mai dato l’impressione di poter seriamente aiutare l’attacco di Gruden.

Grande prestazione invece per una difesa che ha retto molto bene l’impatto contro l’attacco n°3 dell’intera NFL nonostante sia rimasta in campo un’eternità ed abbia perso almeno quattro elementi durante la gara.  Uno di questi è stato il formidabile cornerback Norman, out per un problema alle costole che lo terrà lontano dai campi per almeno un paio di settimane. I linemen Ioannidis e Allen e i linebakcer Smith e Kerrigan hanno tenuto sotto costante pressione Smith che infatti è stato saccato ben 4 volte, anche se lo stesso Preston Smith si è reso colpevole di tre offside, propiziati dalla bravura di Alex Smith nel “simulare” la partenza dei giochi offensivi.

cousins kelley redskins

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Il secondario ha prodotto numerose giocate molto fisiche soprattutto con la safety Swearinger e l’ottimo cornerback Quinton Dunbar, mentre l’altro cornerback Breeland si è reso protagonista pure lui di tre penalità, vero tallone d’Achille di un reparto che a causa delle infrazioni ha concesso ben 5 primi down ai padroni di casa vanificando con questi errori una prestazione molto solida.  

L’avvio di match in effetti era tutto di marca Redskins: gli ospiti rompevano subito il ghiaccio grazie ad un gran lancio in touchdown da Cousins a Pryor per 44 yard e costringevano i Chiefs ad un tre e fuori.  Il secondo drive degli ospiti era più difficoltoso, ma si concludeva ugualmente con dei punti: Cousins chiudeva un terzo e 7 ancora con un passaggio a Pryor, poi addirittura un quarto e uno sulle 29 avversarie con una corsa da 5 yard. Grazie anche ad una bella ricezione di Reed, Washington arrivava fin sulle 2 dei Chiefs, ma due grandi difese dei padroni di casa contro le corse di Kelley e ancora Cousins, impedivano il nuovo touchdown agli ospiti che dovevano accontentarsi del field goal di Hopkins.

Un gran passaggio di Smith a Kelce da 32 yard era l’unico lampo dei locali nel primo quarto poi, nel secondo, la difesa dei Chiefs saliva di tono e Washington era costretta al punt dopo due cose di Perine ed un incompeto a Reed. Sul rovesciamento di fronte Kansas City iniziava invece a carburare in attacco, anche se alla fine non arrivavano punti. Hunt trovava una bella corsa da 12 yard e un completo a Kelce ne fruttava altri 11, anche se poi, appena superata la metà campo, la serie si arenava.

L’attacco di Washington però era improvvisamente in difficoltà, così KC recuperava il possesso del pallone con oltre 5 minuti da giocare e stavolta i rossi di casa andavano a segno. Il drive era uno show di Smith che serviva prima Wilson per 12 yard, poi il runner West per 9, prima della corsa da 7 yard di Hunt. Sulle 38 di Washington Smith forzava ulteriormente, così arrivavano il completo a Conley per 17 yard, azione in cui andava ko Norman, e il lancio perfetto direttamente in meta a Kelce che bruciava il cornerback Breeland. Kansas City aveva ancora una possibilità per mettere punti sul tabellone prima dell’intervallo, ma il primo field goal della carriera NFL del kicker Butker, da 46 yard, finiva largo sulla sinistra.

Il terzo quarto si apriva con una variazione tattica dell’attacco dei Chiefs che iniziava ad affidarsi al runner Hunt il quale nel drive correva ben 6 volte per 20 yard. I protagonisti, in negativo, erano però i difensori dei Redskins che commettevano ben tre penalità; due “lunghe” per un totale di 24 yard, una da neppure un metro, ma gravissima perché annullava un incompleto su un terzo e goal sulla 1. Nella ripetizione del down, Smith fintava di lasciare l’ovale a Hunt e invece lo portava lui stesso in meta per il primo sorpasso KC sul 14-10.

Alex Smith Chiefs Redskins

Dopo un lungo letargo bastava però un solo gioco all’attacco dei Redskins per risvegliarsi: Cousins trovava in profondità il veterano Vernon Davis, inspiegabilmente lasciato “one on one” contro il linebacker Houston, gran cacciatore di quarterback ma praticamente nullo in copertura, ed il risultato erano 69 yard guadagnate dall’ex 49ers che dimostrava di aver ancora una bella velocità di base. Davis veniva fermato sulle 6, ma due giochi dopo Cousins trovava il receiver Grant che batteva nuovamente il cornerback Peters, per il nuovo sorpasso ospite.

Kansas City confezionava poi una nuova, lunghissima serie grazie alla coppia Alex Smith-Kareem Hunt e ad una linea che via via arginava sempre meglio la pass rush dei Redskins e, anche se alla fine arrivava solo un field goal, i Chiefs erano nuovamente appaiati ai Redskins. L’avvio dell’ultimo quarto vedeva nuovamente Kansas City in possesso del pallone per un altro drive fiume che durava oltre otto minuti e si concludeva con il secondo field goal di Butker.

Sotto di tre all’interno degli ultimi cinque minuti, Washington trovava un buon drive soprattutto grazie a Cousins che pescava prima Pryor per 16 yard, poi correva lui stesso tre volte per 33 yard. Sul terzo e due il prodotto da Michigan cercava direttamente in end zone Doctson che riceveva in salto ma ricadendo perdeva l’ovale, così Washington era costretta a ricorrere a Hopkins che fissava il punteggio sul 20 pari con 47 secondi da giocare.

I Chiefs partivano dalle proprie 25 ma Alex Smith compiva un altro capolavoro, uscendo in scramble sulle propria destra e trovando Wilson con un gran lancio in corsa per 37 yard. Un altro passaggio completato a Conley faceva arrivare i Chiefs sulle 25 avversarie, da dove Butker infilava altri tre punti per il 23-20 con ormai solo più 4 secondi sul cronometro. I Redskins avevano a disposizione una sola azione dalle loro 25 e tentavano il gioco della disperazione, ma sul fumble causato da Peters si avventava Houston che riportava in meta la palla per il definitivo 29-20.          

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