[NFL] Accordo tra NFL ed ex-giocatori per indennizzo traumi

La NFL sta per iniziare e una buona notizia arriva proprio qualche giorno dal kick off.
La lega ha deciso di pagare 765 milioni di dollari ai circa 4500 ex giocatori che avevano aperto una causa legale contro la NFL per aver nascosto informazioni relative ai danni provocati dai traumi alla testa sostenuti dai giocatori. Questa causa legale aveva preso piede negli ultimi anni dopo che numerosi studi avevano confermato come i colpi subiti alla testa lesionavano parti del cervello creando quella che i dottori hanno denominato CTE (Chronic Traumatic Encephalopathy), una condizione che crea problemi di salute tipo depressione, demenza, morbo di Alzheimer etc.

mc mahonPer Jim McMahon, QB dei Bears campioni nel 1986, e’ una vittoria per tutti gli ex giocatori che soffrono di tali problemi. Lui stesso soffriva di fortissimi dolori alla testa nella sua vita da ex-giocatore ed ha amesso recentemente di avere contemplato il suicidio, fino a quando ha iniziato cure che lo hanno aiutato a migliorare la sua condizione.
Anche Frank Tarkenton ha avuto parole di elogio per questa decisione che ha dato legittimità ai lamenti degli ex giocatori su un tema che per troppo tempo è stato tenuto sepolto dai media e dalla NFL.
Solo nel 2009 la NFL aveva iniziato ad ammettere che ci potessero essere dei legami tra quelle malattie e i colpi subiti durante la carriera sportiva di un giocatore di football. Troppi suicidi di ex-giocatori (Junior Seau il più recente nel 2012) e troppi problemi di salute in età relativamente giovane di tanti ex-giocatori avevano dato l’inizio a questa campagna.
La NFL ha comunque diramato un comunicato in cui dice che questo indennizzo non equivale ad un ammissione di colpa o responsabilità, ma è un modo per chiudere la faccenda velocemente senza stare a valutare caso per caso le cause di ogni singolo ex-giocatore, il che sarebbe un processo lunghissimo. Questa accordo tra ex-giocatori e NFL predispone anche un fondo da $10 milioni per continuare la ricerca sulla CTE.

Frank Tarkenton, glorioso QB dei Vikings, fa un plauso alla NFL per avere introdotto regole su come valutare nelle sideline i sintomi di un trauma cranico e dare più potere ai dottori di tenere un giocatore fuori dal campo, regole che non esistevano prima.

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Goodell negli ultimi anni ha introdotto nuove regole per migliorare la sicurezza di giocatori, con punizioni severe per i tackle “helmet to helmet”, riducendo i rischi nei kick off, e quest’anno ha anche limitato l’azione dei RB nell’usare la testa come strumento di contatto durante le corse. Ovviamente di anno in anno aumentano pure le critiche verso il Commissioner per avere slavato uno sport che è basato sulla forza e il contatto fisico, diminuendo l’impatto di certi giocatori soprattutto nella difesa.
Ma la NFL deve proteggersi da ulteriori cause e deve dare un segnale che la sicurezza dei giocatori è una priorità, almeno sulla carta.
Sono numerosissime le testimonianze di giocatori che dicono che in quasi ogni partita hai un momento in cui vedi tutto nero, o per qualche minuto non riesci a mettere a fuoco nulla, ecc ecc. Un esempio famoso è quello di Terrell Davis in uno dei due Super Bowl vinti quando soffriva di un forte mal di testa (possibilmente vittima di un forte trauma cranico) e chiese di restare fuori, ma Denver era sulla goal line. Shanahan gli disse, “abbiamo in mente una play action, ma senza di te in campo, nessuno ci abboccherà”. Terrell Davis entrò e Denver segnò.

roger goodellLa NFL è un tesoro, un business da 9-10 miliardi di dollari all’anno. Roger Goodell è un condottiero lungimirante e non vuole di certo rovinare la gallina dalle uova d’oro e una lega che è senza dubbio in questo momento domina in fatto di viewers e contratti TV, rispetto a ogni altro sport.

Con questo indenizzo ora tanti ex-giocatori degli anni 80 e 90 avranno almeno disponiblità finanziaria per essere curati da quei problemi di salute subiti nella carriera da giocatori professionisti. E’ una buona notizia, considerando che in quel periodo i contratti non erano principeschi come adesso, soprattutto per tanti giocatori di linea, quelli che di solito sono più esposti a tackle e traumi alla testa.

E’ una buona notizia per gli appassionati pure perche’ ora da questa settimana vogliamo solo parlare di di football giocato in campo, fuori dai tribunali.

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Lorenzo Guidolin

Inviato da Los Angeles, appassionato di football dai tempi di Montana e Marino.

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