[NFL] Atlanta Falcons 2013

Grazie agli amici di “Quel che passa il convento”  ecco la presentazione della stagione NFL 2013 squadra per squadra.
Diciannovesima squadra analizzata gli Atlanta Falcons.

Non c’è miglior fotografia degli Atlanta Falcons di quella che viene fuori semplicemente elencando i ruoli che sono stati scelti al draft quest’anno: 2 CB (primo e secondo giro), 2 DE (quarto e quinto giro), altri 2 DB (2 settimi giri), un TE (quarto giro) e infine un QB con una compensatory pick al settimo giro. Dite che difesa, in generale, e pass rush più difesa sulle secondaria fossero i problemi principali della squadra che è arrivata ad un passo dal poter giocare il Super Bowl?!

L’attacco d’altro canto è uno dei più solidi e produttivi della NFL e ora che Matt Ryan ha trovato una stabilità tanto tecnica quanto economica (il suo rinnovo contrattuale è notizia di pochi giorni fa, si parla di 103 milioni nei prossimi 5 anni) tutto sembra andare per il verso giusto. Lui pare essere entrato nella parte di carriera in cui si limita ad inserire il cruise control per far avanzare i suoi attraverso il campo. E’ maturato e l’essersi tolto la scimmia dei playoff dalle spalle sconfiggendo i Seahawks in quel modo, dopo che tutti erano pronti a tatuargli sulla fronte la parola “chocker”, vale non doppio, ma triplo.

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In realtà un paio di considerazioni da questo lato del campo possiamo pur farle: riguardano principalmente ilrunning game, il grande assente dell’anno scorso. Innanzitutto Michael Turner aveva finito la benzina, niente di imprevedibile considerando il tipo di runner che l’ex San Diego è (o era…), l’anno scorso ha tirato un po’ la carretta coadiuvato da Jacquizz Rodgers, ma quest’anno il front office di Atlanta ha pensato bene di andare per altre strade: in pura linea teorica avrei preferito per loro un intervento via draft, anche considerando la profondità della classe di quest’anno, ma il problema era già risolto a marzo, con l’acquisizione via free agency di Steven Jackson. A scanso di equivoci: SJax è un fenomeno, uno che ha dimostrato di saper trascinare un attacco, 6 giorni fa però ha spento 30 candeline e non devo certo stare a ripetervi la “maledizione” del 30esimo compleanno per un RB, lui per di più ha vissuto sotto stress le ultime stagioni, considerando che era l’unica arma offensiva solida dei Rams: quanti km gli restano ancora nelle gambe? Quanta benzina nel serbatoio? Io credo che un altro paio d’annate, se ben alternato con il nano da giardino Jacquizz, possa ancora garantirle, ma qualche dubbio c’è. (Rodgers, non ti offendere dai, su di te mi sono anche ricreduto, sai fare un sacco di cose e puoi essere produttivo anche in NFL, ma il RB1 non potrai mai farlo, lo sai anche tu.)

Per correre i Falcons avranno bisogno anche che la linea salga di livello e a proposito di questo reparto hanno fatto parlare negli ultimi mesi le dichiarazioni di Tony Gonzalez, che ha un po’ puntato il dito o, per lo meno, messo i riflettori su questo reparto: si aspetta un miglioramento sostanzioso da parte dei giovani (Konz, C e Johnson, RT), vedremo se sarà accontentato. Intanto lui ha accontentato tutti gli appassionati che gli chiedevano un “one more year”: inizialmente aveva fatto addirittura di più, firmando un biennale da 14 milioni complessivi, ma qualche settimana fa ha sottolineato senza ombra di dubbio che questo sarà il suo ultimo training camp; ora le cose sono 2: o il Gonzo ha in mente di non allenarsi la prossima estate e presentarsi direttamente a settembre (la Favre move) oppure sarebbe da indagare sul perché abbia firmato un biennale, sicuramente c’è una motivazione nascosta tra le piega delle regole del contratto collettivo, che però evitiamo di cercare ritenendola appassionante quanto una puntata di medicina33.

In difesa sono arrivati gli aggiustamenti più interessanti, dapprima registriamo due partenze illustri: John Abraham e Dunta Robinson non faranno più parte dei Falcons. Per non far rimpiangere il primo è stato preso Osi Umeyiora, mentre per non far rimpiangere il secondo…..sarebbe bastato il cartonato di Deion Sanders: il giovane Desmond Trufant (stesso cognome e, in parte, stesso sangue del CB ex Seattle) rappresenta a prescindere un upgrade che sarà ancora più sostanziale se mantenesse tutte le promesse che ci sono attorno al suo operato.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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