[High School] La storia degli Ishpeming Hematites

Ishpeming, Michigan, 6000 e poco più abitanti, paese di miniere da cui si estrae l’ematite, minerale ferroso. La cittadina nei pressi del lago Superiore e a poche miglia dal confine con il Canada ha visto giorni migliori: ha ospitato la prima partita fuori casa dei Packers (parliamo del 1919) ed è la sede della Hall of Fame dello sci americano.
La maggior parte della popolazione adulta lavora in o per le miniere locali e la cittadina offre poco o nulla ai giovani del posto.
[map z=”12″ w=”600″ h=”300″ maptype=”ROADMAP” address=”Ishpeming, Michigan” marker=”yes”] La squadra di football dell’High School, gli Hematites (indovinate perchè), non è facile da mettere in piedi visto il numero limitato di personale tra cui scegliere i giocatori, ma l’head coach Jeff Olson da 21 anni a questa parte riesce a mettere in piedi un team competitivo.
Due anni fa gli Hematites riuscirono a raggiungere la finale dello Stato. Il quarterback è Daniel, figlio dell’head coach, votato quell’anno come  Offensive Player of the Year della Upper Peninsula (la regione di Ishpeming), che ha come target principale il suo amico di infanzia Derrick Briones, un bel ricevitore per gli standard della zona. La finale viene però vinta dalla High School di Hudson per 28-26 e, nonostante la sconfitta, Daniel è il miglior giocatore in campo. Questo non basta per placare l’insoddisfazione del giocatore e la sua percezione del fallimento che addirittura arriva a tenerlo sveglio la notte.

Jeff Olson
Jeff Olson

Il dramma arriva l’anno dopo, quando Briones si toglie la vita portando disperazione in paese e all’interno della high school. La notizia è un macigno per Daniel che soffre di un disturbo bipolare e di attacchi d’ansia che rendono difficile la sua permanenza presso il St. Norbert College nel Wisconsin. Daniel lotta contro la sua malattia, non si sottrae a nessuna visita specialistica, ma non si riesce a trovare una cura.
La morte di Derrick segna ancora di più Daniel che in un giorno di luglio decide di seguire l’amico e si toglie anche lui la vita. Jeff Olson non nasconde la verità con frasi di comodo e decide di continuare a vivere la sua vita da coach di football, nonostante le difficoltà dei primi mesi.
La famiglia Olson trova grande aiuto in tutta la comunità di Ishpeming. Nel giorno del funerale di Daniel i ragazzi della scuola e della squadra si accampano dalle quattro di mattina nel prato davanti casa per tenere compagnia alla famiglia e accompagnare il loro amico e compagno nel suo ultimo viaggio.

Una nuova stagione inizia, il quarterback è il fratello di Derrick Briones mentre il kicker di riserva è Eric Dompierre, afflitto dalla sindrome di Down. Eric è amato dai compagni ed è incredibile la sua voglia di vivere e di sentirsi normale come deve esserlo un ragazzo di 19 anni. C’è un problema però, Eric è troppo “vecchio” per giocare in una high school e per ottenere una modifica al regolamento di gioco si muove un intero stato, guidati dal padre Dean e da coach Olson: alla fine ce la fanno, Eric può giocare negli Hematites.
La prima partita è in casa ed è un’occasione per tutta la comunità di stringersi intorno alla squadra e di farsi forza a vicenda e i ragazzi in campo rispondono alla grande giocando una bellissima partita. Coach Olson decide che la giornata deve essere speciale e dopo il primo touchdown manda in campo Eric per il calcio di trasformazione, fallito. I compagni di squadra vogliono farlo provare ancora e segnano un altro touchdown, altra trasformazione fallita. Gli Hematites non si fermano, terzo touchdown, quarto touchdown, ma Eric sbaglia ancora. Alla fine, al quinto touchdown e alla quinta trasformazione, il calcio di Eric centra i pali e i compagni lo portano in trionfo come Rudy tra l’assoluto pandemonio dei tifosi.

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Quella partita è l’inizio di una stagione incredibile che porta la squadra di Ishpeming alla finale nazionale che si giocherà nell’immenso Ford Field di Detroit, la casa dei Lions della NFL. Gli avversari sono la high school di Loyola, decisamente più forte e più organizzata rispetto alla squadra della Upper Peninsula.
Come tutti saprete non sempre nel football, e nello sport in generale, vince il più forte e quando mancano quattro minuti alla fine della partita gli Hematites sono in vantaggio di sei punti e hanno palla in mano sulle proprie 19, con un quarto e pochissimo da giocare. Coach Olson chiama timeout per pensarci sopra ed è deciso per il punt, ma i giocatori gli chiedono di giocare l’azione.
In passato nessun giocatore si sarebbe mai permesso di contraddire l’head coach, ma molte cose sono cambiate e questa squadra di football è ormai come e più di una famiglia unita.

hematite
Campioni dello Stato

Il quarterback Alex Briones prende lo snap e sfruttando il blocco del suo centro percorre i pochi centimetri che servivano per il quarto down e per mantenere il controllo del pallone fino alla fine della partita. La Ishpeming high school, gli Hematites, sono campioni dello stato del Michigan.
Jeff Olson si inginocchia per terra e, dopo mesi di lavoro per tenere unita la squadra nonostante tutte le tragedie, può lasciarsi andare ad un pianto disperato ma sempre con un sorriso sulla faccia.
Le lacrime di gioia (e disperazione) del coach contagiano anche i ragazzi per una scena che difficilmente sarà dimenticata dai presenti allo stadio quel giorno.

La stagione sportiva 2012 degli Hematites si chiude nel miglior modo possibile, neanche ci fosse stato uno sceneggiatore a scrivere la trama. Quello che rimane a chi ha avuto la pazienza di leggere queste righe è la voglia (e la necessità) di continuare a vivere di questi ragazzi, di coach Olson, di Alex Briones e di Eric Dompierre. Una bellissima storia di football e vita.

Il racconto di Fedrico Buffa da Characters, trasmissione della RSI

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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