[NFL] Championship: i Falcons si squagliano, 49ers al Super Bowl

Un anno dopo lo sciagurato muff su punt di Kyle Williams che costò ai Niners la qualificazione al Super Bowl spianando la strada ai New York Giants, Harbaugh si ripresentava all’appuntamento determinato a non fallire nuovamente, reduce dalla netta e convincente vittoria contro i Green Bay Packers nel Divisional Playoff di domenica scorsa. Gli avversari di turno, gli Atlanta Falcons, arrivavano invece da una vittoria ottenuta all’ultimo respiro dopo aver dominato la partita con Seattle nel primo tempo ed essersi fatti rimontare e superare nella seconda frazione di gioco. Una costante di tutta la stagione per i Falcons, che sembravano sempre sul punto di implodere nel secondo tempo delle partite che spesso vincevano grazie al totale dominio dei primi due quarti.

Atlanta Falcons
Ricezione di Tony Gonzales

L’avvio era però decisamente sorprendente. I Falcons iniziavano in attacco, con Ryan che riusciva a trovare senza grossi problemi i propri ricevitori grazie anche alla totale assenza di pressione da parte della difesa avversaria, che sceglieva di mandare solamente quattro uomini in pass rush e sedersi ad aspettare i ricevitori con gli altri sette. Se la tattica funzionava per il gioco di corsa, i cui due tentativi venivano fermati dietro o sulla linea senza problemi, diverso era il discorso per il gioco aereo. Dai a Matt Ryan quattro/cinque secondi per lanciare e questi, complice anche il fatto che dei talenti come White, Jones e Gonzalez prima o poi riescono a liberarsi dalla marcatura, riuscirà a completare passaggi con una facilità disarmante. Bastavano poche azioni perchè la combinazione Ryan-Jones, che avrebbe fatto venire gli incubi alla secondaria californiana per tutti i primi due quarti, portasse ai padroni di casa i primi sette punti sul tabellone con una ricezione da una cinquantina di yards in cui il ricevitore dei Falcons bruciava completamente la secondaria dei Niners.

[pullquote] Tony Gonzalez 7,5
Se anziché un casco tradizionale si infilasse un “Revolution” sarebbe davvero uguale. A chi? A un robot dei cartoni animati giapponesi anni 70-80.
Pubblicità

Tutte le pagelle[/pullquote]La risposta dei Niners era agghiacciante. Ricordate i disastri di Kaepernick contro i Packers? Ecco, pensate tutto l’opposto. San Francisco si prendeva un rapido 3&out grazie ad uno screen su Crabtree che la difesa dei Falcons leggeva alla perfezione, una corsa centrale di Gore ed un passaggio mal tirato verso Vernon Davis che veniva deflettato. Meno di un minuto di gioco dal touchdown di Julio Jones ed in attacco c’erano di nuovo i Falcons.
Julio Jones sembra essere totalmente dimenticato dalla secondaria dei Niners, e Ryan lo colpisce in continuazione, facendo avanzare i Falcons senza problemi. Ma Jones ci mette anche del suo, come quando, ad esempio, strappa letteralmente la palla dalle mani di Goldson che stava già pregustandosi un intercetto e trasforma un possibile turnover in un guadagno da 27 yards propiziando il field goal di Matt Bryant che porta i Falcons in vantaggio 10-0.

L’attacco dei Niners non è praticamente sceso in campo, e la loro difesa fa una fatica enorme a contenere il gioco aereo di Ryan. Sembra essere una lunga giornata per San Francisco, viste le premesse. Il loro secondo drive offensivo è un altro rapidissimo 3&out, con la difesa dei Falcons che compie uno sforzo davvero minimo per fermare l’attacco in maglia bianca, addirittura mandando in rush soli due uomini in un’occasione (e causando comunque un incompleto).
Nella prima azione del secondo quarto Ryan trova Jones (ancora lui) nell’angolo della end zone. Il ricevitore fa un numero da circo con i piedi, mantenendoli entrambi all’interno del campo e segnando il 17-0 con cui la partita sembra prendere una chiara direzione in avore di Atlanta. 202 yards di total offense contro le -2 dei Niners, Julio Jones con oltre cento yards di ricezione in un solo quarto, una difesa dei Niners smarrita a differenza di quella dei Falcons che sembra avere tutti i numeri dell’attacco di San Francisco.

S. Francisco 49ers
TD Vernon Davis

Con il terzo drive offensivo, i Niners alzano finalmente la testa, ricordando a tutti che in campo ci sono anche loro.
Kaepernick fa finalmente ricorso alla sua oramai celebre read option per cercare di sfruttare la reazione della difesa avversaria, ed i risultati iniziano ad arrivare. Atlanta ha chiaramente istruito i propri defensive end di mantenere la posizione per evitare la keep di Kaepernick sulla option, ma così facendo fanno proprio il gioco preferito dalla read option, cioè quello di togliere di mezzo il defensive end permettendo al runner di trovare dei varchi esterni in cui infilarsi, cosa che Gore fa immediatamente ed in maniera perfetta. L’attacco di San Francisco inizia quindi a macinare yards, ed il successo del gioco di corsa apre anche un po’ di più le possibilità aeree di Kaepernick, che può così servire a Crabtree, Moss e Davis dei palloni molto invitanti.
Il drive si conclude con la corsa da 15 yards di James che toglie lo zero dal tabellino dei Niners.
La segnatura ha il potere di ringalluzzire tutta la squadra, e la difesa viene fuori con una grande prestazione che obbliga i Falcons a liberarsi del pallone con un punt. I Niners iniziano a macinare nuovamente terreno grazie al gioco di corsa di Gore e James ed alle ricezioni di un Vernon Davis che i Falcons si dimenticano puntualmente di coprire adeguatamente. E’ proprio l’imponente tight end a segnare il 17-14 con una ricezione da quattro yards a poco meno di due minuti dall’intervallo.
In quattro e quattr’otto i Niners hanno praticamente recuperato lo svantaggio e sono tornati perfettamente in partita.
Due minuti sono però un’eternità per Matt Ryan, che non li usa nemmeno tutti per ristabilire due segnature di distanza grazie ad una slant su Tony Gonzalez: 24-14 e tutti negli spogliatoi per la pausa di metà tempo.

Nella seconda frazione di gioco i Falcons non rientrano praticamente in campo, lasciando l’iniziativa a San Francisco che, dal canto suo, le studia tutte per complicarsi la vita.
Il drive di apertura del terzo quarto è una sinfonia in maglia bianca. Kaepernick smista la palla a Gore che mette assieme diversi guadagni importanti, ma per la difesa dei Falcons è il momento di dimenticarsi di Randy Moss, che riceve tre palloni in perfetta solitudine, l’ultimo dei quali porta l’attacco dei Niners sulle cinque yards, da dove Frank Gore segna il 24-21 con cui San Francisco dichiara con decisione di essere in partita e di avere ogni intenzione di portarsi a casa la vittoria.
La difesa californiana comincia a mettere un po’ più di pressione su Ryan, ed il risultato è un bell’intercetto da parte di Chris Culliver, che sfrutta anche lo scivolone di Roddy White per restituire la palla al proprio attacco.

[pullquote]Vernon Davis 8
Stavolta l’hanno invitato alla festa. Era stato trascurato nei Divisional. Contro Atlanta si rifà e mette in conto anche gli interessi.

Tutte le pagelle[/pullquote]Vernon Davis riceve ancora in perfetta solitudine per portare la palla sulle 35 avversarie, ma poche azioni dopo il drive va in stallo ed i Niners sono obbligati ad accontentarsi di un field goal che David Akers… sbaglia clamorosamente dalle 38.
Fallita la prima operazione aggancio, i Niners tornano in difesa, dove finalmente si vede qualche blitz in più ed in maniera più continuativa. Ryan è obbligato a distogliere lo sguardo dallo snap in shotgun per controllare un blitz in arrivo, e tanto basta per provocare un fumble che viene ricoperto da Aldon Smith. Manca un minuto alla fine del terzo quarto, ed i Niners hanno la ghiotta opportunità di passare avanti, ma la difesa dei Falcons fa buona guardia, se non fosse per una penalità assurda di Matthews su un terzo down cruciale che trasforma un incompleto su Davis in un promo down automatico per aver dato un buffetto alla maschera di Kaepernick. Regola assurda ma applicazione impeccabile da parte della crew arbitrale, e Kaepernick ringrazia per l’insperata estensione del drive. Il pasticciaccio arriva sulla linea della una yard, quando Kaepernick trova Crabtree, il quale non riesce a superare la goal line a riesce a farsi strappare la palla dalle mani: fumble ricoperto dalla difesa dei Falcons.

S. Francisco 49ers
La difesa dei 49ers festeggia

I Niners mancavano il primo colpo del K.O., ma la difesa faceva buona guardia costringendo i Falcons a calciare un punt per liberarsi della palla, permettendo a San Francisco di ripartire dalle 40 offensive.
Era ancora Gore ad incaricarsi di avanzare la palla, finendo il drive con una splendida corsa in touchdown che metteva i Niners avanti nel punteggio per la prima volta nella partita: 28-24. Gore non si trattiene e, nell’esultanza del touchdown, sfotte i tifosi avversari sbattendo le braccia a mimare il battito di ali del Falco. Una pratica che non ha mai portato granchè bene a chi l’ha eseguita a partita ancora in corso.
Ryan si incarica di tentare l’ennesima rimonta, grazie anche ad una chiamata piuttosto sospetta degli arbitri su un’azione davvero singolare.
Su un terzo e due, lungo la sideline di destra si sfidano Harry Douglas e Carlos Rogers. Douglas prende per la collottola Rogers che cade a terra, lasciando così Douglas tutto solo. A sua volta Douglas incespica, ed arriva leggermente in ritardo sulla palla che Ryan gli ha lanciato perfettamente, mettendo a segno una ricezione sulla quale i Niners chiamano immediatamente il challenge. Dal replay sembra effettivamente che Douglas si aiuti con il terreno per mantenere il possesso, ma gli arbitri non trovano la prova certa che questo sia successo e confermano la chiamata sul campo, che è ricezione completa e primo down.
Ai Falcons il field goal non basta, e Ryan si trova costretto a giocarsi un quarto down cruciale dalle dieci yards. Il passaggio verso Roddy White viene deflettato da un monumentale Bowman che, con la sua giocata, manda i Niners al Super Bowl dopo diciotto anni di attesa.

I Falcons sono riusciti a perdere una partita che sembrava destinata a diventare un massacro, ma bisogna dare atto alla difsa dei Niners di aver trovato la quadra per mettere sotto pressione Ryan, dopo che la scelta di non blitzare cercando di coprire tutte le zone non aveva affatto dato i risultati sperati.
Per la seconda settimana consecutiva un attacco fondato sulla read option ha dichiaratamente rifiutato di far correre il proprio quarterback, preferendo tagliare fuori il defensive end affidandosi al proprio runner. Non è bastato ai Seahawks la settimana scorsa, mentre è stata la chiave fondamentale del successo dell’attacco dei Niners nel Divisional di ieri. A New Orleans, però, di fronte ci sarà un certo signor Ray Lewis, là in mezzo, ed allora forse sarà più conveniente far zampettare un po’ di più il buon Kaepernick, per portare a casa il sesto Vince Lombardi Trophy.

Pubblicità
Merchandising Merchandising

Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

Articoli collegati

3 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.