[NFL] Week 11: i Packers si impongono al Ford Field

C’è un momento nella partita del Ford Field di Detroit in cui crediamo fermamente che la contesa, sempre in bilico, venga decisa dai quarterback. Per tutti il primo tempo infatti le due compagini si studiano, corrono con poca fortuna e non si fanno troppo male. Lo stage ideale per due come Aaron Rodgers e Matthew Stafford di impressionare. Nell’intervallo siamo quindi sicuri uno dei due la risolverà, salvo poi ricrederci subito dopo.

I dubbi di formazione riguardano entrambe le difese. Da una parte non c’è Clay Matthews, dall’altra Louis Delmas, senza il quale la difesa dei Lions ha più volte “ballato” in stagione. I Packers arrivano dal bye, e tentano di recuperare la forma che ha permesso loro le ultime vittorie dopo un inizio stagione difficile.
E’ qualcosa che vedremo per tutta la partita, e i primi minuti gli attacchi stentano. Green Bay non ha un gioco di corse affidabile, e Detroit non completa molti passaggi di più. Con la palla sulle 31 dei Lions, Rodgers gioca un quarto e quattro che cade in terra, regalando la palla agli avversari. Nonostante il chiaro cambio di inerzia, Detroit segna soli tre punti, prendendo la testa della gara.

PackersSul drive successivo emergono molti dei problemi di Green Bay. I verdi non hanno troppa varietà. Se James Starks (lodevole ma non uno dei migliori della lega) fallisce nel convertire un down, il suo QB non ha molte frecce al suo arco. In questa situazione tattiche due persone possono rendere: Randall Cobb e Jermichael Finley. Il primo mette a segno una ricezione importante ed il secondo segna il TD del 7 a 3.
In partita si inizia a intravedere anche Calvin Johnson. Stafford denuncia in questa più che in altre partite la dipendenza dal suo numero 81. Spesso le palle per gli altri (uno su tutti Titus Young) cadono o non portano guadagni sostanziali. Arriva in primo TD anche per i Lions, con la corsa di Mikel Leshoure, ma arriva poi anche il primo intercetto, proprio con una palla mal lanciata e peggio ricevuta, che capita tra le braccia di Casey Hayward.

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Rodgers restituisce il favore pochi minuti dopo, ma ancora la difesa di Green Bay lo salva con un fumble. Nel secondo quarto la partita assume questo canovaccio: Stafford guarda il campo, non trova il ricevitore e corre. Lo fa distrattamente, tanto da non proteggere la palla per il turnover che darà nuova speranza ai rivali.
Mason Crosby, altro protagonista in negativo, sbaglia il field goal del possibile pareggio.
Insomma, una delle sfide divisionali più attese è una fiera all’errore tra due squadre bloccate, e si pensa che l’intervallo porti consiglio ai due QB ed ai loro offensive coordinator.

Anche se in difesa Nick Fairley inizia a far intravedere giocate da primo della classe, giungendo costantemente nel backfield avversario, Detroit perde qualche speranza quando il lancio sbagliato di Stafford finisce tra le mani di M.D. Jennings che lo riporta in touchdown per 72 yard.
Successivamente, l’attacco in azzurro inizia a funzionare. Stafford trova Brandon Pettigrew, poi Mikel Leshoure gira un angolo ed infiamma la platea, che si fa sempre più rumorosa fino al touchdown del 17 a 14.
Stafford mette in aria una palla con poco raziocinio, ma Calvin Johnson è talmente forte che Morgan Burnett impazzisce al suo cospetto e non mette a segno un facile intercetto, aprendo la strada al nuovo uomo copertina di Madden. La ricezione manda avanti i Lions con il terzo quarto che si esaurisce.

LionsEd in classifica una W significherebbe rimanere a galla, sperare in una post season possibile.
Però la partita cambia ancora, le linee sono stanche ed i difensori hanno la meglio. Se Fairley da una parte è monumentale, ci pensano i sostituti di Matthews a prendersi cura dei sack dall’altra parte.
L’ultimo drive ce l’ha Rodgers però, e sul 20 a 14, tenta di chiuderla lui. Indovinate con l’aiuto di chi? Finley (46 yarde in questo drive) e Cobb, che riceve per 22 yarde ed i punti del 21 a 20.
Stafford non imita il collega, non trova i suoi ricevitori mentre i suoi allenatori si insultano sul ruolo di un impresentabile Titus Young. Green Bay riprende la palla e segna il field goal che arrotonda il punteggio. Il tutto nell’immaturità di un avversario non all’altezza, ma che avrebbe potuto vincere in ogni caso.

Il panorama della division quindi si “arricchisce” di nuove e vecchie tematiche. La quadratura del cerchio che per i Lions non arriva mai, le loro prospettive se Fairley è quello di domenica e le difficoltà di Green Bay. Quest’ultima è una squadra che vive di sensazioni ormai antiche, ma che invece dovrebbe tentare di cambiare qualcosina prima di inaridirsi.
La partita del Ford Field ci ha fatto capire che molte volte la logica nel football fallisce e che alcune squadre torneranno in campo dopo l’intervallo un po’ avvizzite come quando la avevamo lasciate 13 minuti prima. Entrambe le copagini hanno il loro QB a cui aggrapparsi. Basterà? Forse per Green Bay sì.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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