[NFL] Week 7: Patriots all’overtime contro i Jets

Gillette Stadium a Foxborough. Con poco più di due minuti da giocare, le due battistrada della AFC East, New York Jets e New England Patriots, sono in perfetta parità grazie al calcio appena messo a segno dal kicker ospite Folk che ha permesso ai verdi di impattare a quota 23.
Sul kickoff seguente, il ritornatore dei Patriots McCourty, che nel primo quarto aveva segnato un fantastico touchdown con un ritorno da 104 yards, placcato da Hilliard perde l’ovale, prontamente recuperato dalla safety dei Jets Allen. L’occasione per chiudere la partita è ghiotta: primo e dieci sulle 18 avversarie praticamente al two minutes warning. Ma in tre giochi non solo i ragazzi di Ryan non guadagnano un millimetro, ma anzi perdono in tutto 7 yards, gentile omaggio del sack subito dal regista Sanchez. Comunque, nonostante un calcio tutt’altro che agevole dalle 27, ancora Folk porta avanti i suoi. A quel punto per i Patriots la situazione appare quantomeno intricata, con solo più un time out, sulle loro 21 e con appena novanta secondi da giocare. Ed invece il regista di casa Brady sfodera una delle sue leggendarie serie: tre completi per 47 yards e palla sulle trentadue ospiti con 22 secondi da giocare.
Un incompleto a Lloyd, poi palla ricevuta da Woodhead per 7 yards, e dalle 25 non è troppo difficile per Gostkowski centrare i pali e mandare il match ai tempi supplementari. E qui la storia si ripete: pur partendo dalle proprie 16, New England riesce a portare a casa un field goal, ancora grazie ai lanci di Brady. A questo punto, secondo il nuovo regolamento dell’overtime, dato che i Pats non hanno segnato una meta, i Jets hanno “diritto” alla risposta: due primi down chiusi, poi su un secondo e dieci Sanchez viene braccato da Ninkovich e Cunningham ma anziché lanciare via il pallone prova un passaggio quando ormai ha gli avversari addosso.
Risultato: fumble recuperato da Ninkovich e game over. Ecco in questi drive c’è la differenza in questo momento fra i team protagonisti della supersfida a est; due squadre divise da una rivalità fattasi accesa nelle ultime stagione, che domenica si giocavano il momentaneo primo posto nel raggruppamento. I Jets sono stati bravi a non mollare mai nonostante fossero ancora sotto di dieci punti con meno di sei minuti da giocare, ma nel complesso del match hanno commesso troppe ingenuità per pensare di uscire indenni contro i vecchi marpioni di New England.

Oltre all’erroraccio di Sanchez in overtime, c’è una palla clamorosamente droppata dal rookie Hill in una serie che, se chiusa con una meta (si era sulle 25 di New England), avrebbe messo una seria ipoteca sul match, un facile intercetto mancato da Cromartie, il clamoroso touchdown subito su ritorno di kickoff da 104 yards di McCourty e la safety concessa ai bostoniani per un errato scambio del pallone fra Sanchez e Greene.
In realtà nel complesso, un attacco spesso criticatissimo (e a ragione) non ha demeritato: Sanchez ha terminato con 28 completi su 41 tentati per 328 yards una meta ed un intercetto, ma ha le sue indiscutibili colpe su quel famoso sack che ha fatto scendere i titoli di coda sul match. Molto bene invece la coppia Kerley (7 ricezioni per 120 yards) e Keller (7-93 e una meta), con il primo che si è confermato una delle più belle realtà di questo inizio di stagione per il team della Grande Mela. Meno bene, ma comunque da sottolineare, anche la prova del rookie Hill autore di 4 ricezioni per 55 yards con il neo di cui si è parlato prima. Ancora una volta ha invece tradito un rushing game che aveva fatto fuoco e fiamme nell’ultima giornata con i Colts, ma che invece a parte un paio di belle corse di Greene e McKnight è tornato ad essere asfittico. Le medie a portata di Greene (3,4 in sedici portate) e di McKnight (3,3 in 7 corse) non necessitano di commento. E stavolta neppure l’ingresso di Tebow ha acceso una fiammella anche minima nel reparto di coach Sparano; l’ex stella di Florida non ha mai messo la palla per aria mentre ha provato la corsa in quattro occasioni guadagnando 12 yards.
La linea offensiva con un Ferguson formato “deluxe”, ha concesso 4 sack, ma spesso ha tenuto lontani per un tempo interminabile i pass rusher di casa permettendo anche ad un quarterback esitante come Sanchez, di completare oltre il 68% dei lanci. In difesa invece un grande Cromartie ha guidato un secondario che tutto sommato ha ben contenuto Brady mentre sulla line of scrimmage, l’end Wilkerson ha spesso mandato in crisi la linea offensiva di casa. Insomma come ha riconosciuto anche l’head coach Ryan, i Jets sono migliorati rispetto a quelli di tre o quattro settimane fa, ma se vogliono avere chance di agguantare la post season, devono essere in grado di vincere partite come questa.

Sull’altro fronte i Patriots hanno fatto qualcosa che solo le grandi squadre sono in grado di fare: vincere giocando peggio degli avversari. O meglio giocando peggio guardando i quattro quarti e mezzo nel loro complesso, ma eccellendo nei momenti chiave del match. Però gli uomini di Belichick non hanno convinto: ancora una volta hanno rischiato di perdere un match già vinto ed hanno confermato l’assoluta fragilità di un secondario che ha concesso a Sanchez il record stagionale di yards.
Brady ha vissuto una giornata per lui ordinaria (26 su 42 per 259 yards e due mete) completando solo uno degli undici passaggi lunghi tentati. La distribuzione è stata come sempre piuttosto equa: nove palloni lanciati a Gronkowski, otto a Welker e Lloyd, sette a Hernandez e quattro a Woodhead, ma mentre “Gronk” e il veteranissimo Welker hanno lasciato la loro impronta sul match (6 ricezioni per 78 yards e due mete il primo, 6 palle catturate per 66 yards il secondo), Lloyd è stato invece annullato da Cromartie che gli ha concesso appena una ricezione per sei yards. A livello di rushing game ha brillato solo Vereen (8 corse, 49 yards) riapparso sui radar più che altro per l’assenza di Bolden. Pochi danni invece quelli causati da Ridley (17-65) e Woodhead (6-17).
In difesa è stata la grande giornata dei linebacker con un formidabile Spikes a guidare un gruppo che, contando anche la riserva Hightower, ha messo insieme 33 placcaggi, due sack e soprattuto il gioco decisivo con il fumble forzato e poi ricoperto da Ninkovich. In difficoltà, a partire dal solitamente solidissimo Wilfork, una linea difensiva che spesso è stata l’ancora del reparto di coach Patricia, ma che stavolta è stata sovrastata dalla linea offensiva dei Jets.
La cronaca del match vedeva gli ospiti andare in vantaggio per primi a metà del quarto iniziale, quando Greene violava la linea di meta di New England con la corsa da una yarda. La risposta dei Patriots era però immediata, prima il ritorno di kickoff di McCourty da 104 yards, poi il grande touchdown di Gronkowski su lancio millimetrico di Brady ribaltavano la situazione. Quindi iniziava un lungo tira e molla con New England che andava a +9 con la safety concessa dai Jets e gli ospiti che tornavano a -3 grazie a due calci di Folk a cavallo fra la fine del primo tempo e l’avvio del secondo.
La seconda meta di Gronkowski ad un paio di minuti dalla fine della terza frazione portava il punteggio sul 23-13 e sembrava regalare un minimo di tranquillità ai Pats che però nel finale rischiavano la frittata. Sanchez era bravo ad orchestrare un lunghissimo drive: 14 giochi per 92 yards e lancio in meta a Keller per il 20-23. Sul drive seguente Brady e compagni erano costretti ad un tre e fuori ed i Jets riuscivano a pareggiare con Folk, prima di dare il là alla serie di occasioni sprecate che hanno regalato la doppia w ai Patriots.

Pubblicità

La vittoria guarisce molti mali, è vero, ma dubito che il buon Belichick non sappia che per avere una chance di partecipare anche quest’anno al Gran Ballo, il suo team dovrà sviluppare il cosiddetto “killer instinct” e soprattutto la sua difesa dovrà darsi una regolata anche se non credo ci siano molte speranze di un miglioramento da parte del secondario. Dopodiché, se la linea dovesse giocare sugli standard di cui è capace, con un gruppo di linebacker decisamente in palla e Brady ad orchestrare un attacco dall’arsenale impressionante, in post season i Patrioti potrebbero essere di nuovo fra i protagonisti.

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.