[NFL] Goodell e la grana arbitrale

Roger Goodell era probabilmente convinto che gli arbitri “titolari” sarebbero scesi a più miti consigli una volta che la stagione fosse iniziata con le riserve, dimostrando che the show must go on.
Non si aspettava certo, arrivati appena alla terza giornata, una tale quantità di proteste e critiche contro gli arbitri di riserva da far tremare le pur potenti fondamenta della NFL.
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non intendiamo assolutamente pensare a arbitri venduti o comprati o coinvolti con qualche organizzazione criminale clandestina dedita alle scommesse. Non è in discussione la buona fede, ma la competenza. 

Durante la pre-season e la prima giornata le maggiori critiche erano arrivate soprattutto da tifosi e allenatori, i primi coinvolti emotivamente, e i secondi che potrebbero usare l’errore arbitrale come giustificazione. Quindi le valutazioni della fase prestagionale potevano essere soggette ad una robusta tara. Dalla seconda giornata e ancor di più nella terza appena disputata le critiche sono ormai estese a tutto e tutti: tifosi e coach (in maniera ovviamente più vibrante), ma anche e soprattutto stampa di tutti i tipi e colori. Adesso iniziano i veri problemi per Goodell e la NFL, perchè la mala gestione delle partite da parte degli zebrati è il principale argomento di discussione da parte dei mass media con richieste sempre più esplicite di trovare un accordo con l’associazione arbitrale per tornare alla normalità.

Torniamo indietro di qualche mese. La NFL chiude le porte ad ogni accordo per il rinnovo del contratto con gli arbitri ad inizio giugno. La differenza tra le parti sembra incolmabile, ma l’esperienza ci insegna che alla fine un accordo si trova sempre, vedi con i giocatori nel 2011.
Quello che viene sottovalutato da molti è che mentre senza giocatori non hai partite, senza arbitri puoi giocare lo stesso, basta pescarne di nuovi tra quelli che scendono in campo in NCAA.
La NFL usa questo spauracchio da subito, anzi comincia il vero e proprio reclutamento a trattativa ancora in corso, irrigidendo la NFLRA (il sindacato arbitrale) e chiudendo ogni possibile trattativa.
Inutile anche l’intervento di mediatori esterni perchè la Lega non recede dalle sue posizioni sentendosi coperta e per il motivo uguale e opposto gli arbitri non vogliono fare passi indietro.

Arriviamo alla pre-season e scendono in campo i cosiddetti replacement officials, pescati da Division I, II e III della NCAA e istruiti per l’occasione. Queste prime partite sono ideali non solo per le squadre, ma anche per gli arbitri per familiarizzare con un regolamento molto diverso rispetto a quello a cui sono abituati ed a un gioco molto più veloce e tecnico. Durante queste partite si verificano ovviamente dei problemi dovuti soprattutto all’applicazione delle penalità e alla filosofia di arbitraggio, molto diversa dal solito e dalle abitudini dei giocatori.

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La prima giornata di regular season scorre via abbastanza tranquilla, non ci sono grosse critiche, anzi quache timido apprezzamento sul lavoro svolto. Gli errori principali riguardano la gestione del tempo e l’interpretazione di alcuni blocchi. La NFL forte di questi risultati non intende ammorbidire la sua posizione nella trattativa per il rinnovo contrattuale provocando una situazione di stallo.

Nella seconda giornata cominciano ad esserci grossi problemi. Ancora prima di scendere in campo un arbitro viene tolto dalla crew di Saints vs Panthers perchè dalla sua pagina Facebook si dichiara tifosissimo della squadra di New Orleans. La NFL si giustifica con la mancanza di tempo necessario ad investigazioni adeguate sui nuovi arbitri, ma la toppa è peggio del buco.
Non c’è praticamente partita in cui non si verifichino errori con l’applicazione del regolamento, dalle penalità, ai time-out, alla gestione del tempo. Challenge concessi senza che l’allenatore ne avesse diritto, penalità applicate in maniera errata (10 yards al posto di 5 per esempio), gestione del tempo contraddittoria, partite troppo lunghe a causa dei lunghi conciliaboli e dei numerosi replay da vedere. Il tutto si chiude con le dichiarazione di LeSean McCoy che accusa un arbitro di averlo spronato a giocare meglio in quanto presente nella squadra di fantasy football.

Il terzo weekend è quello dell’armageddon, succede di tutto dappertutto e la NFL non può più far finta di niente. Nella partita dei Ravens l’HC John Harbaugh cerca disperatamente l’attenzione dell’arbitro per chiamare un time out, ottenendone un cambio quindici yards di penalità per comportamento anti-sportivo tanto da far sbottare anche un commentatore pacato come Al Michaels.
L’altro fratello, Jim Harbaugh HC dei 49ers, chiede invece un challenge subito dopo aver chiamato l’ultimo time out e rimanendo così senza bandierina rossa; discute con il ref della partita e chiede se può riavere indietro il time out per usarlo con il challenge e l’arbitro glielo concede!!
Altra brutta non chiamata a Oakland dove viene concesso un intervento helmet to helmet (contatto vietatissimo dal regolamento e pericolosissimo per la salute dei coinvolti)  a Ryan Mundy, safety degli Steelers che manda in ospedale in condizioni serie Darrius Heyward-Bey ricevitore dei Raiders.
Il finale di Redskins vs Bengals è da incubo con gestione del tempo e delle penalità da manicomio e inseguimento finale della crew da parte dell’assistant coach di Washington.
Non possiamo dimenticare Kevin Ogletree, ricevitore dei Dallas Cowboys, scivolare in endzone su un cappellino tirato da un arbitro, lancio di cui nessuno conosce il motivo e che per fortuina non ha provocato danni al giocatore.
Come non ricordare le cinque chiamate cinque effettuate dalla crew di Saints vs Chiefs e cambiate dal booth perchè non corrette.
Per chiudere la ciliegina sulla torta dell’ultimo touchdown assegnato ai Seattle Seahawks che ha permesso di battere i Green Bay Packers, qual’è il problema? Che la palla era stata intercettata da un difensore dei Packers che ne ha mantenuto il possesso fino a terra dove gli viene strappata via dal ricevitore di Seattle. Alla fine della partita i giocatori dei Packers si sfogano su Twitter e addirittura Clay Matthews pubblica il numero di telefono di Goodell su Facebook invitando i tifosi a chiamarlo per lamentarsi.

https://www.youtube.com/watch?v=huMxCLR0fVE

Durante tutto questo casino, le trattative sono riprese? Si, con la presenza di un mediatore esterno che cerca di aiutare le parti a trovare un accordo, ma non si vede una via di uscita perchè nell’ultima riunione (domenica scorsa) gli arbitri hanno deciso di abbassare le richieste, ma non abbastanza per la NFL che chiede un taglio molto più grosso soprattutto sul previsto piano pensionistico.
Cambierà qualcosa alla luce delle prime tre giornate di regular season? Di sicuro adesso Goodell e la NFL hanno addosso gli occhi di tutti e molta pressione mediatica, mentre gli arbitri hanno chiesto di allargare il negoziato anche ai proprietari delle squadre cercando di seguire la via tracciata dall’associazione giocatori nel 2011 e hanno ormai il supporto non solo formale di giocatori e allenatori.
Siamo sicuri che la NFL non potrà reggere un’altra giornata simile a quella appena disputata e non saranno certo le multe, che arriveranno a pioggia su tutti quelli che hanno criticato l’operato arbitrale, a cambiare le cose perchè ormai la questione è al centro di ogni discussione della nazione (e non, oserei dire) ed una soluzione deve essere trovata.
Roger Goodell è passato dalle stelle dopo aver chiuso l’accordo con i giocatori e con i network televisivi, alle stalle di questi ultimi giorni e addirittura molti lo definiscono il peggior Commissioner di sempre; noi non siamo così drastici, ma se la NFL vuole ritornare ad essere quello sport in cui si parla degli arbitri solo per i muscoli di Hochuli o per le chiamate sotto la neve di Coleman deve assolutamente trovare un accordo con la NFLRA e far tornare in campo gli arbitri titolari il prima possibile.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

6 Commenti

  1. Ben scritto.
    Mi pare chiaro che la situazione sta divenendo ingestibile. Sono certo che la prossima giornata parecchi giocatori si divertiranno ancora di più con le povere inesperte crew.

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