[IFL] Week 8: Elephants secondi

Mai un attimo di noia, nella IFL. I Warriors, primi in classifica, faticano contro gli ottimi Lions, gli Elephants passano solo al supplementare contro gli Hogs, i Marines, ancora a zero, impegnano i Dolphins fino al terzo quarto e i Daemons, matricole, reggono sullo 0-7 e sfiorano due volte il pareggio prima di cedere nel finale ai campioni d’Italia Panthers. C’è molto, come al solito, da raccontare. Eccolo, allora, ricordando che nel prossimo fine settimana si giocheranno solo tre partite, una in calendario e due recuperi. 


HOGS REGGIO EMILIA-ELEPHANTS CATANIA 28-35 OT
ElephantsNon si danno pace gli Hogs per la terza sconfitta consecutiva arrivata proprio nel finale, e non si fermano gli Elephants, che hanno portato a quattro la serie di vittorie (a Bologna contro i Doves, in casa contro i Panthers, a Bolzano e questa contro gli Hogs) e visto un buon debutto di Wes Holland, il running back americano ex University of North Alabama arrivato a sostituire Nate Kmic. Buono anche, tra i padroni di casa, l’esordio di David Morgan, tra l’altro ex Elephants, che ha preso il posto di Evan Williams. L’andamento della partita si spiega con una osservazione molto semplice: nessuna delle due squadre ha mai avuto più di una segnatura di vantaggio, quindi chi era in quel momento in svantaggio e con il possesso di palla poteva sempre sperare di pareggiare o sorpassare la squadra in difesa. Si apre con il td di Jordan Lake – super protagonista della gara – su lancio di Eric Marty, che poco dopo intercetta Niccolò Scaglia in end zone, ma dopo un buon drive il possesso palla viene perso dai siciliani a causa di un fumble causato da Caccialupi e ricoperto da Damiano Ligabue. Qualche azione dopo Morgan entra in end zone da 4 yard e con il calcio di Niccolò Iotti si va 7-7. Ancora drive catanese ma Marty perde il pallone su placcaggio di Devon Langhorst ed è questa volta Matteo Franceschini a ricoprire. Ancora fumble Elephants sul drive dopo il cambio palla e Hogs che arrivano nella red zone, c’è un placcaggio irregolare sul qb Nicolò Scaglia nell’ultima azione e per regolamento i porcellini si trovano con un primo down dalle 12 a tempo scaduto, ma il passaggio a Langhorst in end zone è incompleto. Il secondo tempo si apre con un onside kick degli Hogs, che però viene ricoperto dagli Elephants, ma il possesso dura poco a causa di un ennesimo fumble, questa volta ricoperto da Marco Dalla Bernardina, senza però che i padroni di casa riescano a concludere il loro drive. È allora la volta di Catania colpire con la combinazione aerea Marty-Claudio Mangano (1 yard), la trasformazione da uno non riesce e siamo 7-13, che diventa 14-13 poco dopo, grazie al td di 50 yard di corsa di Ben Bayer per gli Hogs. Ancora Mangano (1 yard) per il touchdown che trasformato su passaggio su Lake porta al 14-21 di fine terzo quarto. Il periodo finale si apre ancora con Bayer in td con il calcio di Iotti per il 21-21, ma il pareggio dura poco, perché al drive successivo è Marty a lanciare Gregorio Barbagallo e si va sul 21-28. Finita? E non solo perché avete già letto il punteggio finale: Morgan corre per 10 yard in td e 28-28, con un’ultima chance per gli Elephants che però perdono ancora il pallone su colpo subito da Marty da parte di Langhorst e successivo intercetto di Ligabue. Restano circa due minuti da giocare, gli Hogs arrivano fino alle 30 avversarie ma Gianmarco Pecoraro con un intercetto spegne le loro speranze e si va all’overtime. Primo possesso per gli Elephants che lo fanno fruttare con un td pass di Marty per Lake per 9 yard, e 28-35. Come da regole NCAA (ed IFL) si va al possesso di palla Hogs, che sempre partendo dalle 20 arrivano a giocarsi un quarto tentativo e goal dalle 6: la scelta è quella di una corsa sul lato sinistro di Bayer, che però viene fermato dalla difesa catanese, in primis ancora Lake.

SAMPLA BELTING RHINOS MILANO-ELMO DOVES BOLOGNA 49-30
RhinosMeno facile del previsto la vittoria dei Rhinos sui Doves, squadra arrivata a Milano con zero vittorie e con un numero di infortuni così vasto da avere costretto il presidente Davide Baroni, che si era ritirato dopo la scorsa stagione, a scendere nuovamente in campo. Il primo tempo, soprattutto, ha visto qualche difficoltà per i padroni di casa, colpevoli forse di non avere dedicato giusta attenzione ai bolognesi. Lo dimostra l’andamento del punteggio: per i rinoceronti segnavano Michele Piazza e Mattia Binda con corse di 3 yard ma dopo ciascun touchdown i Doves rispondevano con td pass di Bill Ashburn per Matt Devlin per il 12-12. Era solo da lì che i Rhinos allungavano, inizialmente in maniera non netta: td di Steve Delich con ricezione di 23 yard non trasformata poi corsa in end zone di Taylor Harris con due punti aggiuntivi di Lane Olson e in chiusura di secondo quarto un field goal da 18 di Matteo Piccoli per il 29-12. 36-12 con un td pass ricevuto da Olson per 31 yard, 36-18 con una ricezione in end zone di Marco Stefani per 10 yard e riavvicinamento Dovers con la corsa di Ashburn per 2 yard del 36-24, prima che Binda, correndo da 1 yard (ancora senza trasformazione) dà il 42-24 a 6’31” dal termine. Le segnature terminano con il secondo td pass ricevuto da Stefani, questa volta per 5 yard, e il terzo td personale di Binda, stavolta da 3 yard.

WARRIORS BOLOGNA-LIONS BERGAMO 34-28
WarriorsGran bella partita sul piano dell’incertezza, a Bologna, di fronte al solito grande pubblico. I Warriors forse pensavano di avere una serata più semplice, considerando il bilancio di 2-4 dei Lions, ma hanno dovuto affrontare una partita dura e difficile, senza mai riuscire realmente a chiudere il risultato contro una squadra che ha dimostrato di valere più della sua attuale classifica. Protagonista Jordan Scott, il running back, che non ha solo avuto la solita grande prova nel portare palla (suoi tre touchdown da 4, 48 e 58 yard) e giocato tutta la gara in difesa – come del resto fa regolarmente – ma ha dovuto di fatto sostituire lo squalificato Walter Peoples come uomo più esperto del backfield difensivo, con l’aiuto di compagni di squadra che alla fine erano molto soddisfatti per la risolutezza dimostrata in una serata non agevole. Bergamo ha tenuto botta sempre, rispondendo colpo su colpo: al td iniziale di Scott ha replicato pochi istanti dopo Daryl Forte da 50 yard per il 7-6 ospite. 12-7 Warriors alla fine del primo quarto dopo il td di Eric Watt (corsa di 2 yard con trasformazione da due intercettata in end zone), cui non replicavano i Lions che fallivano la chiusura del down al 4° tentativo in prossimità della end zone e poco dopo, riconquistata palla per un punt dei biancoblu, provavano senza successo un lancio con il punter Ezio Marone. Il 12-7 veniva però rotto solo nel terzo quarto, con il secondo td di Scott per il 18-7, ma poco dopo Chaz Thompson riceveva per 8 yard e con il calcio di Marone si andava sul 18-14, durato pochissimo, perché due azioni dopo Scott segnava da 58 yard con trasformazione di Mario Panzani per il 26-14. Marco Podavitte riceveva in end zone per 30 yard per il 26-21, e i Lions per due volte avevano il drive del possibile vantaggio dopo avere costretto al punt di padroni di casa, ma dovevano a loro volta calciare lontano il pallone. Pareva finita sul 34-21 di Panzani (10 yard) trasformato da Scott a 2’ dalla fine, al termine di un drive iniziato dalle 10 bolognesi, ma Thompson ritornava il kickoff per 73 yard e i Lions tornavano sul 34-28 a 1’54” dalla fine: quasi obbligato l’onside kick dei lombardi, sul quale nasceva una disputa che alla fine veniva risolta con palla ai Warriors, cui non restava che far terminare la gara congelando il possesso.

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DAEMONS CERNUSCO-PANTHERS PARMA 0-21
PanthersPartita di altri tempi – ma in realtà perfettamente coerente con l’andamento di questa stagione, piena di gare incerte – a Cernusco, dove ancora a metà dell’ultimo quarto il punteggio era solamente di 7-0 per i Panthers campioni d’Italia. Aveva segnato Jaycen Taylor-Spears (22 corse per 142 yard per lui alla fine) nel primo quarto con una corsa di 5 yard e la trasformazione su calcio di Andrea Vergazzoli, ma i Daemons in due occasioni hanno poi sfiorato il pareggio: a inizio secondo quarto Jeff Franklin veniva fermato senza guadagno di terreno su un 3° tentativo e 1 dalla 1 yard e anzi perdeva il pallone, con fumble ricoperto dagli ospiti, e all’inizio dell’ultimo quarto, dopo un intercetto di Major Culbert in end zone su lancio di Tommaso Monardi (13/23 per 197 yard per il giovane quarterback emiliano), i Daemons arrivavano ad un 4° tentativo e due dalle 2 dei Panthers, ma Jeff Souder, che aveva portato palla nei tre down precedenti mettendo assieme rispettivamente 1, 3 e -1 yard, veniva fermato dopo una sola yard e il possesso di palla tornava alle pantere. In posizione difficile, sulla propria linea delle 1 yard, ma dopo una corsa di Taylor-Spears senza guadagno Monardi lanciava perr 79 yard per Tyrell Sales, e nell’azione successiva Taylor-Spears segnava il td di corsa del 14-0. Dopo un drive dei padroni di casa concluso da un punt dalle proprie 29, il td finale dei Panthers, con un lancio di Monardi per Tommaso Finadri 81 yard) ancora grazie a Taylor-Spears, che aveva corso per 40 yard nel down precedente. Panthers ora 6-2 e attesi non dal turno di riposo, come tutte le squadre non impegnate nei recuperi, ma nella importante trasferta tedesca in Eurobowl, sabato prossimo, per la sfida contro i campioni tedeschi, gli Schwaebisch-Halle Unicorns.

GIANTS BOLZANO-SEAMEN MILANO 47-20
Doveva essere la partita che poteva decidere della direzione presa dalla stagione della squadra vincente – e di quella sconfitta – e così è stato, probabilmente. I Giants infatti con la netta vittoria si portano a 4 vittorie e 3 sconfitte, “violano” per la prima volta il proprio campo e pongono parecchi freni alle ambizioni dei Seamen di accedere almeno all’ultimo posto per i playoff, il sesto. E dire che la gara era stata equilibrata, all’inizio: l’apertura era stata infatti dei Seamen, con un passaggio di 17 yard ricevuto in end zone da Gianluca Santagostino, e sullo 0-6 si chiudeva il primo quarto. Nel secondo Tommy Connors riceveva acrobaticamente in end zone per 14 yard un lancio del nuovo qb Xavier Hicks, al debutto, per il 6-6, e si andava sul 13-6 con un altro lancio di Hicks, questa volta per Henry Harris per 39 yard. Alex DiMichele riceveva per 18 yard e i Marinai accorciavano sul 13-12 ma poco dopo, con soli 4” da giocare, Harris riceveva in touchdown per 18 yard e il 19-12 dell’intervallo. I Giants stiravano il vantaggio a 27-12 con una corsa di Hicks di 2 yard propiziata da una ricezione di 50 yard di Connors, con però immediata risposta dei Seamen ancora con Alex DiMichele, passaggio di 10 yard da Jordan La Secla con trasformazione da due ancora con la medesima combinazione, La Secla-DiMichele. 27-20, ma sarebbero stati gli ultimi punti degli ospiti, saliti a Bolzano con qualche defezione e un organico molto giovane, in prevalenza Under 25. Harris con una corsa di 2 yard ridava due touchdown di vantaggio ai Giants prima della fine del terzo quarto (34-20), e in apertura di ultimo quarto ancora Harris su finta di punt correva per 50 yard, venendo fermato sulle 3 dei Seamen, da dove però era Hicks a correre per il 41-20. Chiudevano Connors con una ricezione di 14 yard e Stefano Puntar con un intercetto.

MISTERSEX LAZIO MARINES-ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA 21-42
I Dolphins si attendevano una partita combattuta, conoscendo lo spirito dei Marines, e così è stato, a Ostia. Dopo il punt sul primo drive dei Dolphins Kellen Pruitt, che continua ad essere il quarterback dei Marines in assenza di Ryan Downard, veniva intercettato da Fulvio Renzi, ma subito dopo Pruitt, nella sua più abituale veste di difensore, andava a sua volta a intercettare Rocky Pentello sulle 15 difensive e qualche azione dopo lanciava in end zone Bracale per 8 yard, azione che chiudeva i fatti di risalto per il primo quarto. Esplosivo, nei punteggi, il secondo, con una rapida successione di segnature: prima il pareggio dei Dolphins con una corsa di John Pagliaro per 10 yard trasformata dal piede di Michele Marchini, poi una galoppata di Vincent Pervis per 57 yard (non a segno, questa volta, la trasformazione di Massimiliano Valia); sorpasso (14-13 Dolphins) con corsa di Pentello per 7 yard e punto aggiuntivo di Marchini, ma ancora Pruitt trovava questa volta Giorgio Bruni per 22 yard e il touchdown (poi Pervis sulla trasformazione) per il 21-14, che diventava però 21-21 con il lancio di 32 yard di Pentello per Renzi in chiusura di secondo quarto, terminato però con un field goal sbagliato dai padroni di casa. Il secondo tempo vede però l’emergere degli ospiti, che nel terzo quarto vanno avanti 28-21 con un lancio di 15 yard di Pentello per Filippo Limitone. A inizio ultimo quarto i Dolphins, dopo un punt dei Marines, ripartono dalle proprie 35 e subito Pagliaro corre in end zone per 53 yard (21-35). Il punteggio viene fissato sul 42-21 finale per i dorici dall’intercetto di Pagliaro, che prende il pallone sulle 10 dei Marines e lo riporta in end zone, con trasformazione ancora di Marchini su calcio.

CLASSIFICA
Warriors Bologna 7-1; Energy Building Dolphins Ancona e Elephants Catania 5-1; Panthers Parma 6-2; Sampla Belting Rhinos Milano 5-2; Giants Bolzano 4-3; Daemons Cernusco 3-3; Hogs Reggio Emilia, Lions Bergamo e Seamen Milano 2-5; Doves Bologna 0-6; MisterSex Lazio Marines 0-7.

 

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La IFL, Italian Football League, è la lega che sovrintende al massimo campionato di football italiano. A cura di Luca Correnti (Ufficio Stampa IFL).

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