[NFL] Compiti per le vacanze

nflLa stagione regolare NFL è finita, questo weekend iniziano i playoffs e 20 squadre sono già in vacanza. Ma, visto che la NFL non si ferma (quasi) mai, ciò non vuol dire che tutti non abbiano già iniziato a pensare al prossimo anno. Potevamo mancare noi di Huddle Magazine?
Ecco allora, secondo la classifica finale, i probabili compiti per le vacanze di ciascuna squadra NFL.

Tennessee Titans
La ricostruzione dopo l’era-Fisher non è partita malissimo, ma ora bisogna fare il salto di qualità, in una AFC South indebolita dall’implosione dei Colts. Jake Locker il prossimo anno si giocherà il posto da titolare contro Hasselbeck, e lì si capirà se il futuro sarà suo oppure no. Inoltre, riavere Chris Johnson ai livelli a cui ci aveva abituato non sarebbe male. Qualche innesto mirato, e il percorso di crescita iniziato sotto coach Munchak potrebbe iniziare a dare soddisfazioni.

Arizona Cardinals
Kevin Kolb è la risposta? E, se non è lui, può esserlo John Skelton? I Cardinals hanno diversi problemini da risolvere, ma più di tutto va risolto l’enigma sul quarterback arrivato la scorsa estate da Philadelphia. Per il resto, qualche aggiustatina qua e là e il recupero di Ryan Williams potrebbero aiutare la franchigia a risollevarsi, anche se l’improvvisa esplosione dei Niners ha allontanato la vetta di una division altrimenti molto debole.   

Chicago Bears
A Chicago hanno deciso di cambiare in profondità, cacciando il GM Angelo. E anche lo staff di Lovie Smith avrà qualche faccia nuova. Guardando al campo, sarebbe inconcepibile che Matt Fortè non riuscisse ad avere un contratto adeguato, anche se l’infortunio di fine stagione complicherà le cose. La difesa tiene sempre botta ma qualcosa va rivisto in prospettiva. E, anche qui, i pensieri più grossi sono sul quarterback, e sul valutare l’affidabilità della testa di Jay Cutler.

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Dallas Cowboys
I Cowboys non riescono a risollevarsi dall’aurea mediocrità in cui si trascinano anno dopo anno. Le speranze che c’erano quest’anno su Jason Garrett e Rob Ryan sono state alla fine in parte deluse ma tutti e due, comunque, dovrebbero esserci ancora il prossimo anno per giocarsi il riscatto. DeMarco Murray è stato un bel colpo nel draft ed ha completato un organico che in attacco è comunque ragguardevole. Servirebbe qualcosina di più in difesa e poi, come sempre, sarà tutto nelle mani di Tony Romo.

New York Jets
Il brutto finale di stagione ha fatto letteralmente implodere i Jets, e tutte le tensioni interne all’ambiente sono emerse con forza, proiettando ombre sul futuro. Santonio Holmes è ormai un corpo estraneo alla squadra, ma è legato da un contratto capestro. Mark Sanchez non è ancora riuscito a imporsi come la risposta definitiva. E, dopo anni di promesse all’aria, inevitabilmente anche Rex Ryan è finito sotto esame. Non dovrebbero esserci sorprese clamorose, ma sono possibili cambiamenti importanti, in tutti i settori. Sarà una offseason interessante

Oakland Raiders
Oakland sembra uscita dal tunnel, ma il crollo sul finale di stagione e le accuse di coach Jackson verso tutta la squadra avranno dei contraccolpi? E Carson Palmer tornerà ad essere convincente con continuità o solo a sprazzi? Soprattutto la seconda non è una domanda da poco, visto che per averlo i Raiders hanno in pratica rinunciato al prossimo draft, nel quale non sceglieranno fino al quinto giro. E neanche la situazione del salary cap è fra le migliori. Insomma, o si trova il modo di far rendere al meglio quello che c’è già, oppure potrebbero esserci dei problemi.

Philadelphia Eagles
Sembra una banalità, ma gli Eagles possono solo migliorare. Nella seconda parte dell’anno si sono intuite le potenzialità di una squadra costruita per vincere e che invece si è arenata sul lockout e sulla mancanza di amalgama fra i molti volti nuovi. I cambiamenti dovrebbero essere pochi, visto che Andy Reid è stato confermato senza esitazione dalla proprietà, quindi non aspettiamoci i fuochi d’artificio della scorsa estate, ma piuttosto lavoro e allenamenti: un 2012 come il 2011, con questa squadra, non sarebbe di sicuro tollerato, neanche nella città dell’amore fraterno.

San Diego Chargers
Un po’ a sorpresa, ma Norv Turner e il GM AJ Smith sono stati confermati malgrado l’ennesima stagione ‘né carne né pesce’. L’impressione che la finestra dei Chargers – di questi Chargers – si sia ormai chiusa rimane, ma va anche capito come sia complicato rifondare una squadra con così tante individualità di spicco, in attacco come in difesa. Il cambio del DC è un primo passo, la AFC West resta una division abbordabile ma serve anche altro, perché il prossimo anno potrebbe essere davvero l’ultima chance per questo gruppo. 

Kansas City Chiefs
Una volta chiusa improvvisamente la parentesi di Todd Haley i Chiefs devono “solo” decidere con chi proseguire. Romeo Crennel ha esperienza ed è molto amato dai giocatori, però da head coach non ha ottenuto grandi risultati. La sua conferma o meno sarà il primo tassello di una serie di decisioni che dovrà continuare chiarendo a chi fra Kyle Orton e Matt Cassell affidare il comando della squadra: nessuno dei due è un super, ma ambedue sono solidi e capaci. Il recupero dei molti infortunati (Jamaal Charles, Jackie Battle, Eric Berry) potrebbe fare il resto.

Seattle Seahawks
I Seahawks possono continuare il loro percorso con un quarterback ‘medio’ come Tarvaris Jackson o serve individuare un’alternativa? Come per molti altri, anche qui gira tutto attorno al quarterback: in assenza di reali altri punti di forza il salto di qualità della squadra dipende da lui. Pete Carroll deve trovare la risposta, al di là di tentativi indecifrabili come la trade per Charlie Whitehurst. La debolezza della division rende il secondo posto un traguardo quasi sicuro, ma per superare San Francisco, ormai, bisogna migliorare di più.



Buffalo Bills
Questa offseason a Buffalo è un po’ diversa dalle altre, riscaldata dalla bella squadra che si è vista per mezza stagione. Adesso il traguardo è consolidare quanto di buono si è visto e far sì che non sia solo un fuoco di paglia. La difesa deve salire di livello, serve della pass rush consistente e la nomina di Wannstedt come DC è un buon inizio. E poi occorre chiarirsi su Ryan Fitzpatrick che, non appena firmato il contrattone, ha iniziato a calare di rendimento e, magari, iniziare a trovare un’alternativa, anche in prospettiva.

Carolina Panthers
Qua, almeno, di quarterback siamo a posto. Cam Newton ha oltrepassato le più rosee aspettative di tutti e dato istantaneamente un futuro ad una franchigia reduce da anni di pochi alti e molti bassi. Visto che anche a running back si sta benone (il combo Williams-Stewart è invidiabile) un bel ricevitore per affiancare e in prospettiva sostituire Steve Smith non sarebbe male. E poi qualche ritocco qua e là per continuare a crescere.

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Miami Dolphins
Il fallimento (l’ennesimo, a Miami) del progetto Parcells ha lasciato una ferita aperta e sanguinante. Tutto ora dipende da chi sarà il nuovo coach e poi si penserà al resto. Priorità numero uno, come al solito, è trovare un franchise qb: al draft i due migliori sono fuori portata, a meno di scambi – ma la presenza di Matt Moore da un filino di tranquillità, almeno nell’immediato. Poi servono pass rushers, perché Wake da solo non basta, va ricostruita mezza linea d’attacco e puntellata la secondaria. Ma, come detto, prima di tutto l’allenatore.

Jacksonville Jaguars
Forse si confidava di più in Gabbert, ma la realtà delle cose è che il livello Jaguars era questo, Jones-Drew da solo non può fare tutto  e la forza propulsiva di Del Rio era terminata. E allora, via tutto e si ricomincia. IL nuovo allenatore, ancora da decidere, si troverà un qb giovane e promettente ma senza ricevitori, un rb di prima fascia ma vicino al limite fisico e una difesa discreta ma che non sposta. In più, un nuovo proprietario e sempre tanti rumors su un possibile trasferimento della franchigia. Ecco, questa potrebbe essere la prima decisione da prendere.

Washington Redskins
Mike Shanahan sarà di nuovo sulla sideline il prossimo anno, ma avrà ormai capito che con Rex Grossmann e/o John Beck Washington non va da nessuna parte. È per questo che i Redskins (a cui i mezzi non mancano) potrebbero essere fra i più attivi cacciatori di uno dei posti alti nel prossimo draft per scegliere – magari – Robert Griffin III, per fare un nome. Ciò non toglie che i pellerossa abbiano anche altri buchi nel roster, ma il bastone di comando rimane il nodo più spinoso da sciogliere: per trovare un kicker, in fondo, c’è sempre tempo.

Cleveland Browns
La prima stagione di Pat Shurmur sulla sideline di Cleveland non è stata ricca di soddisfazioni: si continua a vedere un certo potenziale nei Browns ma i risultati non arrivano. L’infortunio di Peyton Hilis quest’anno non ha certo aiutato e il trovarsi nella massacrante AFC North complica ancor di più le cose. La decisione pricipale nell’offseason sarà sul destino di Colt McCoy, convincente solo a tratti ma – va detto – con un cast di supporto non eccelso: le perplessità su di lui sono tali da investire una prima scelta (e forse altro) per arrivare a Robert Griffin III?

Tampa Bay Buccaneers
Raheem Morris, fra alti e bassi, ha pagato con il licenziamento l’incapacità dei Buccaneers di trovare continuità. Il suo successore, chiunque sia, avrà il compito di portare Tampa Bay al livello successivo, finalizzando la crescita – visibile – di Josh Freeman. Il roster andrà sicuramente puntellato, anche in difesa, ma è evidente come la scelta più importante sarà quella dell’allenatore. L’obiettivo è quello di competere nella dura NFC South e, con un roster giovane, come quello dei Bucs il giusto coaching staff è un requisito essenziale. 

Minnesota Vikings
I Vikings hanno finito per fare la parte del materasso nella NFC North, complice l’emergenza dei Lions – che per anni avevano interpretato benissimo quel ruolo –, alcune scelte sbagliate (McNabb su tutte) e la giusta dose di sfortuna (gli infortuni a Peterson, e non solo). Christian Ponder può essere un pezzo giusto attorno al quale ripartire, ma ora è il resto del roster che va rinforzato, soprattutto in difesa dove l’età inizia ad essere un fattore. La terza scelta del draft può essere una buona partenza, soprattutto se qualcuno la volesse comperare…

St. Louis Rams
Fallito il ‘progetto Spagnuolo’ i Rams piallano e ripartono. Il primo e più importante tassello è il nuovo tandem coach/GM, ma subito dopo la decisione pesante è cosa fare di Sam Bradford e di conseguenza della seconda scelta al draft, che può voler dire Robert Griffin III – per i Rams o per chiunque altro. Fatto questo, la linea d’attacco è un pianto, non ci sono ricevitori validi, Jackson sta invecchiando… insomma, all’ombra del grande arco si annuncia un’altra offseason pienotta.

Indianapolis Colts
Si è capito che i Colts hanno deciso di ricostruire, e con tutta probabilità ciò passerà per la scelta di Andrew Luck al prossimo draft. Il resto sono domande, compreso il perché una squadra che solo un anno fa aveva chiuso 10-6 con l’ennesimo titolo divisionale debba ricostruire tutto per un anno storto e dovuto in larga parte ad un infortunio (comunque, se la strada è questa, qualche pezzetto importante in difesa si potrebbe aggiungere). Il perno di tutto però, è ancora Peyton Manning: attorno a lui, al suo collo, al suo stipendio ed al suo futuro, nel bene e nel male, continua a girare il destino dei Colts.

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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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