[NFL] I proprietari confermano l’Europa

nflIl meeting dei proprietari NFL tenutosi lo scorso weekend ha portato ottime notizie agli appassionati europei di football. Dopo le incertezze degli ultimi anni, infatti, i proprietari delle 32 franchigie NFL hanno deciso di prolungare fino al 2016 l’accordo che prevede la disputa di una partita di regular season in territorio europeo. 
In realtà il nuovo accordo è più restrittivo del precedente, perchè il “territorio europeo” è chiaramente circoscritto alla Gran Bretagna, ma la grossa novità è la clausola che dà alla NFL la possibilità di organizzare più di un incontro a stagione già a partire dal 2012, a seconda della disponibilità delle squadre a “sacrificare” una loro partita casalinga. Sembra infatti che il successo delle partite europee abbia convinto anche i proprietari più recalcitranti a considerare l’idea di una trasferta transoceanica, e le richieste di essere inseriti tra i papabili per un incontro a Londra hanno raccolto più successo rispetto alle ultime due stagioni.
nflUn altro aspetto importante è il totale cambio di strategia nei confronti delle partite in Europa. Se fino allo scorso anno l’intenzione era, nel tempo, di portare tutte o quasi le franchigie in Europa, ora si registra un brusco cambiamento di rotta. Verrà probabilmente identificato un ristretto numero di squadre su cui puntare per cercare di costruire una sorta di “fan base” nell’ottica di costituire, un domani molto remoto, una vera e propria franchigia in Europa. Il progetto è molto ambizioso e sicuramente a lungo termine, ma l’effetto immediato sarà quello di vedere nei prossimi anni le solite tre/quattro squadre giocare una partita casalinga a Londra contro avversari sempre diversi, tanto per non sconfessare del tutto l’intento iniziale di portare tutte e 32 le franchigie almeno una volta in Europa.
Il gruppo di squadre verrà formato su base esclusivamente volontaria, e non vi sarà alcuna forzatura da parte della NFL, anche se ovviamente verrà caldeggiata la presenza delle franchigie che godono di maggior seguito in Europa (Niners, Dolphins, Patriots, Redskins, Cowboys, Raiders).
L’attenzione della NFL, comunque, è ormai completamente diretta verso il mercato britannico. Pur avendo registrato ottimi numeri con la NFL Europa, che negli ultimi anni di vita era diventata una sorta di NFL Germany, il mercato tedesco è stato praticamente escluso dai piani futuri, almeno quelli immediati, e qui, per coloro che sono attenti anche alle vicende della palla ovale nostrana, non può non venire il sospetto che il disinteresse verso la Germania sia figlio della feroce guerra che la GFL e l’EFAF, rispettivamente la lega tedesca e quella europea, fecero a suo tempo nei confronti della NFL Europa.
Oltre alle discussioni sulle International Series, che hanno comunque occupato la parte centrale del meeting, sono state discusse altre cose particolarmente interessanti.
Per quanto riguarda i prossimi Superbowl, preso atto dell’ottima organizzazione riscontrata a Houston, che potrebbe valere alla città texana l’assegnazionearizona di una delle prossime edizioni, e assegnato a Phoenix quello del 2015, si è iniziato a discutere dell’edizione del 2016, cioè la numero 50. l’intenzione generale sembra quella di far disputare il Superbowl L a Los Angeles, ma i proprietari hanno dichiarato di non aver ancora considerato il “dove” ma solo il “come” organizzare un Superbowl che si annuncia essere un evento nell’evento.
Un altro punto di attenzione ha riguardato i test sull’ormone della crescita, uno dei maggiori punti di discussione con l’associazione giocatori. A sentire i proprietari, la NFL sarebbe pronta ad effettuare i controlli da subito, ma sarebbe proprio l’associazione giocatori a frenare, ed un accordo vero e proprio su come e quando eseguire tali controlli non sarebbe ancora stato trovato.
Se la situazione antidoping può suscitare qualche preoccupazione in chi vorrebbe un gioco “pulito” sia in campo che in infermeria, c’è comunque da registrare la buona notizia dell’istituzione di un sistema di monitoraggio infortuni molto dettagliato. Dall’inizio della stagione ogni infortunio deve obbligatoriamente essere segnalato dai team alla commissione appositamente creata, e ad ogni isegnalazione deve anche essere allegata l’evidenza video di quando e come l’infortunio è occorso. Verrebbe da aggiungere “quando ciò è possibile”, ma siamo abituati a vedere immagini di qualsiasi cosa accada in campo, quando si parla di NFL, per cui il problema non si pone.
Il meeting si è poi concluso con un doveroso e sentito omaggio ad Al Davis, scomparso la scorsa settimana e che di questi meeting era spesso stato l’animatore e figura centrale.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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