[NCAA] La situazione dopo sette giornate

Da qualche settimana è iniziata anche la stagione del college football, e dopo le prime partite con poche sorprese, in questa settimana abbiamo avuto il primo upset  significativo, accompagnato dal primo BCS Ranking ufficiale della stagione.
Prima di addentrarci nei particolari, ricordiamo che il mondo della NCAA è in pieno subbuglio, molte squadre stanno cambiando conference, o sono in procinto di farlo, e la geografia del mondo del college football sta rapidamente mutando.
Già in questa stagione abbiamo avuto dei trasferimenti significativi, la Big 12 ha perso due squadre, in particolare Nebraska finita alla Big 10, e la Pac 10 ha acquisito due nuove università, cambiando anche nome in Pac 12.
Da questa stagione quindi Pac 12 e Big 10 sono composte da 12 squadre con conseguente separazione in due distinte division  e championship game conclusivo, mentre la Big 12 è rimasta con 10 squadre.
Le cose non sono certo terminate, dalla prossima stagione Texas A&M si trasferirà in SEC, ponendo fine ad una lunghissima tradizione del Thanksgiving Day, e dell’intero stato del Texas, ovvero la sfida contro Texas University, mentre è notizia dell’altro ieri che la Big East, nel timore di perdere ulteriore forza e qualificazione automatica ai BCS Bowl, sta cercando di reclutare altre 5 università.
Non sappiamo come andrà a finire, certo è che si tratta di una vera e propria rivoluzione che non potrà che rivedere tutte le forze in gioco e con essa, i criteri di qualificazione del BCS.
 
Veniamo ora a questa stagione, dopo sette  giornate abbiamo il solito dominio della SEC con LSU ed Alabama ai primi due posti nazionali, con il terzo incomodo rappresentato dai Sooners di Oklahoma, e dai “colleghi” di Oklahoma State al quarto posto.
Si prefigura quindi un possibile Championship Game tra la SEC e la Big 12 (che continua a chiamarsi cosi, pur essendo rimaste in 10), con a guardare, i soliti Broncos di Boise State i quali, pur avendo cambiato conference migrando nella Mountain West, sono vittime del solito arcinoto problema, ovvero la forza delle loro avversarie è troppo debole per essere considerata dai computer del BCS e quindi devono accontentarsi di restare a guardare, sperare in clamorosi upset delle squadre davanti a loro per sperare di entrare nella finale nazionale, ma è meglio se iniziano a prepararsi all’eventualità di non andarci e sarà già tanto se otterranno un invito ad un altro BCS Bowl.
Parlavamo di upset all’inizio del nostro articolo, e facevamo riferimento alla prima sconfitta stagionale dei Michigan Wolverines, partiti alla grande in questa stagione, e catapultati al numero 11 dek ranking AP contro ogni pronostico prestagionale, hanno pero’ subito una dura battuta di arresto ad opera dei rivali di Michigan State, in una partita si equilibrata, ma che a lungo andare ha visto un predominio degli Spartans che continuano cosi la loro tradizionale striscia di vittorie contro Michigan.
 
Dopo 8 settimane abbiamo ancora un buon numero di squadre imbattute, per la precisione sono: (7) Clemson per la ACC, (5) Wisconsin per la Big Ten, (2) Oklahoma, (3) Oklahoma State e (11) Kansas State per la Big 12, (5) Boise State per la Mountain West, (1) LSU e (2) Alabama per la SEC, ed infine (8) Stanford per la Pac12.
 
Il primo obiettivo per tutti è quello di rimanere imbattuti, cosa che ovviamente non sarà possibile per la squadre della stessa conference, quindi a meno di clamorosi colpi di scena nel proseguo della stagione, come già detto, la finale nazionale dovrebbe essere giocata tra la campione della SEC e la campione della Big 12, ma e’ ancora troppo presto per esserne certi.

bcs

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16 ottobre 2011

  1 LSU
  2 Alabama
  3 Oklahoma
  4 Oklahoma State
  5 Boise State
  6 Wisconsin
  7 Clemson
  8 Stanford
  9 Arkansas
10 Oregon
11 Kansas State
12 Virginia Tech
13 Nebraska
14 South Carolina
15 West Virginia
16 Michigan State
17 Texas A&M
18 Michigan
19 Houston
20 Auburn
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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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