[W17] Il Bello e il Brutto e il “Tipo”

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Il Bello e il Brutto e il “Tipo”

Il Bello

Arian Foster, RB, Houston Texans

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Si pensava che la prestazione da 231 yards e 3 TD in Week 1 contro i Colts fosse una sorta di splendida aberrazione (molti, leggendo il referto del match, l’avevano preso addirittura per un errore statistico), invece è stato solo il trampolino di lancio verso una stagione pazzesca illuminata da altre performance stellari – 133 yards contro Oakland in Week 4, 127 contro San Diego in Week 9, 143 contro Tennessee in Week 12 – conclusa dal partitone da 31 portate, 180 yards e 2 TD contro i Jaguars, notoriamente in possesso di un fronte difensivo assolutamente rispettabile. Tirando le somme, non si può fare altro che applaudire al 2010 da 1.616 yards (con una media di 4.9 yards a portata) e 16 TD, a cui vanno aggiunte 604 ottime yards su ricezione, che consacrano il 24enne da Tennessee come leading rusher dell’NFL.

Il Brutto

Kevin Kolb, QB, Philadelphia Eagles
Il povero Kolb, proiettato a inizio stagione come starter per i Birds ma soppiantato rapidamente – e definitivamente – da Vick in Week 1 dopo essere stato travolto dalla furia di Clay Matthews, domenica scorsa contro Dallas ha avuto la chance di riproporsi come potenziale attrazione per le tantissime squadre in cerca di quarterback tornando under center dal primo snap, ma ha toppato miseramente con una prestazione da 18 su 36, 162 yards, 1 TD, 3 INT, 1 fumble perso e 6 sack subiti, per un rating finale di 37.0. A parte un “ouch!” da esclamare in coro, possiamo ora domandarci quale potrà essere in offseason il valore di scambio del 26enne da Houston – perché è praticamente certo che qualcuno busserà comunque alla porta di Phila per domandare di lui.

Il Tipo

Bryan Bulaga, RT, Green Bay Packers
Nel delicatissimo match che i Packers hanno sostenuto – e, per fortuna loro, vinto – contro i Bears, match che ha consegnato loro il pass per un wildcard game contro gli Eagles, con la difesa di Chicago a pressare in modo deciso e l’attacco a faticare in modo bestiale a causa di un running-game non pervenuto e un Rodgers non completamente in palla, il colosso da Iowa con la faccia da bambinone ha mostrato tutto il suo essere rookie facendosi sopraffare dal tesissimo clima da playoffs e rendendosi responsabile del 100% dei falli fischiati contro l’attacco di Green Bay, 4 penalità – due holding e due false partenze – che hanno ulteriormente ingolfato un reparto in grado alla fine di mettere a segno solo 10 punti. Meglio per lui che la tranquillità torni ad impossessarsi dei suoi nervi, altrimenti a Philadelphia i pericoli potrebbero dirigersi verso Rodgers da destra.
 

Rubrica a cura del blog Mondo NFL

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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