[Divisional] Seahawks vs Bears

nfcLe speranze dei Seattle di recitare il ruolo di Cenerentola al Gran Ballo, si infrangono letteralmente sul prato gelato del Soldier Field, dove i Chicago Bears ospiteranno i Packers nella finale della NFC domenica prossima.
Quando diciamo “si ingrangono letteralmente”, ci riferiamo alla rovinosa caduta del tight end John Carlson, eroe della vittoria contro i Saints della scorsa settimana, che cerca di saltare il placcatore su un lancio completato nella flat, ed atterra sbattendo violentemente la testa sul terreno di gioco che, sulla sideline, ha la consistenza del granito. Carlson resta a terra incosciente e viene portato via completamente immobilizzato, segno che il colpo alla testa è stato tremendo. Quanto Carlson sia importante nell’economia dell’attacco di Seattle, lo si vedrà nel proesguimento della partita. Il suo sostituto Morrah, oltre ad infortunarsi anch’egli, è più un ricevitore puro che un tight end, e per quanto riguarda i blocchi sulle corse la differenza si sente eccome.
Indipendentemente dall’infortunio di Carlson, però, i meriti dei Bears sono sacrosanti. La mano di Mike Martz su questa vittoria si vede fin dalla bomba di Cutler per Olson che permette al tight end degli orsi di segnare alla prima azione in attacco della sua squadra. Una buona dose di corse, contro una delle peggiori difese sulla terra di tutta la NFL, alternata ad un sapiente mix di lanci corti, medi e lunghi hanno bearsfatto a fettine una difesa apparsa spesso in confusione con Tatupu e Milloy spesso più impegnati a correggere il posizionamento deio compagni di squadra che non a leggere lo schieramento avversario
La difesa dei Bears, invece, non solo non era affatto in confusione, ma ha lasciato un po’ di briciole ai Seahawks solo a fine partita, permettendo a Seattle di finire con uno score tutto sommato dignitoso. Il 35-24 finale, però, è molto generoso nei confronti di Seattle perchè, soprattutto nel primo tempo, in campo nel gelo e nella neve del Soldier Field c’è stata una sola squadra: i Chicago Bears.
I Seahawks sono andati subito sotto nel punteggio, proprio come domenica scorsa con New Orleans, ma questa volta non sono riusciti nell’impresa di ribaltare il risultato, nonostante Hasselbeck abbia finito con numeri piuttosto rispettabili: 26/46 per 258 yards e 3 Touchdown Pass. Sono mancate le ricezioni fondamentali di Mike Williams, che ha insolitamente droppato un paio di facili palloni, ma soprattutto sono mancate le corse di Marshawn Lynch, e sebbene una parte di colpa la si possa attribuire, come detto in apertura, all’infortunio di Carlson, l’impressione generale è che Carroll avesse comunque ridotto di molto il ruolo del gioco di corsa nel gameplan di questa partita, probabilmente temendo la difesa aggressiva dei Bears e contando di riuscire a sviluppare gioco sfruttando i molti uno contro uno che tale tipo di difesa è solita concedere agli avversari.
Dall’altra parte del campo l’esecuzione dei giochi era invece praticamente perfetta. A parte la bomba iniziale di Cutler di cui abbiamo già detto, l’attacco dei Bears conquista terreno e chiude down senza soverchi problemi, ed all’intervallo si ritrova avanti 21-0 senza quasi nemmeno accorgersene. Fa notizia piuù che il TD di Taylor da una yard, lo scramble di Cutler per 7 yards e 7 punti a fine primo tempo, che ci svela una qualità di scrambler finora tenuta in cantina.
Tanto per non farci pensare che fosse solo un caso, Cutler va in scramble per un’altra segnatura anche nel terzo periodo, e sul 28-0 i Bears tirano un po’ il freno a mano, concedendo a Seattle di mettere i primi punti sul tabellone alla fine del terzo quarto, quando Olindo Mare piazza la palla tra i pali dalle 30. A questo punto della partita è stato chiaro che anche i Seahawks avessero oramai gettato la spugna e tentassero solo di non finire a zero punti per salvare il salvabile. Il Carroll aggressivo e sbarazzino della scorsa settimana avrebbe forse giocato il quarto e tredici cercando il touchdown, invece di accontentarsi del field goal, ma questa settimana era cambiata la musica, oltre che i suonatori.
Un intercetto di Curry, forse l’unica macchia di una partita ottima da parte di Cutler, permetteva ai Seahawks una rapida segnatura con il redivivo Mike Williams che riceveva un passaggio di Hasselbeck, ma immediatamente dopo i Bears tornavano a mettere punti sul tabellone con il secondo touchdown pass di Cutler, stavolta per l’altro tight end Davis.
C’era ancora il tempo di assistere a due touchdown pass di Hasselbeck per Williams (che finalmente ha smesso di droppare palloni) e Stokley, ma la finale di conference ha già preso la strada per Chicago, e non c’è più tempo per Seattle di provare a recuperare 11 punti di svantaggio.
Sarà interessante vedere la prossima settimana una sfida d’altri tempi, quando Chicago e Green Bay si incontreranno per la terza volta in questa stagione. Chicago si prepara per lo sweep stagionale, ma Rodgers non sembra molto intenzionato a lasciarsi “ramazzare via” tanto facilmente. Manca solo la tormenta di neve, e poi il classico Bears – Packers è servito.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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