Wild Card 2022: Purdy Magic (Seattle Seahawks vs San Francisco 49ers 23-41)

La prima partita delle Wild card NFL vedeva due rivali divisionali affrontarsi per la terza volta in stagione (unodue): la sfida tra i Seattle Seahawks e i San Francisco 49ers vedeva i californiani come netti favoriti e guardando solo il punteggio, la squadra della baia ha mantenuto questo pronostico. La partita però, è stata molto più equilibrata di quello che dice il tabellone. Ma andiamo per gradi.

IL COMMENTO

Una gara dura e molto fisica ed era ovvio aspettarsela così: queste squadre si conoscono come il palmo delle loro mani e sono rivali ormai storiche. Partiamo con Seattle: Pete Carroll aveva un chiaro piano per la partita ovvero tenere il punteggio più basso possibile e non far scappare i 49ers. Come fare? Drive offensivi lunghi, lunghissimi, caratterizzate dalle ottime corse del rookie Walker e dalla linea offensiva che ha fatto un ottimo lavoro specialmente nel primo tempo. Questo piano ha funzionato quasi per tutta la gara con un attacco orchestrato a meraviglia da Geno Smith, che ha saputo prendere quello che la difesa di San Francisco gli dava. Seattle è stata fermata nei primi due drive e poi ha capito come attaccare la unit guidata da DeMeco Ryans: no Huddle offense, passaggi corti, bootleg e corse sulla sinistra. Tutto per togliere dalla partita la linea difensiva dei 49ers e questo ha funzionato alla grande. Poi, una volta accorciato il campo e la difesa, attaccare sul profondo. E quale modo migliore di DK Metcalf?

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Tutto bello e ben studiato, tanto che Seattle va a riposo in vantaggio. La partita cambia nel terzo quarto su quel lungo drive offensivo terminato con zero punti per il sack fumble subito. Da quel momento, la gara è praticamente finita. Geno si è perso come il resto dell’attacco che ha segnato 6 punti solamente sul finale e contro la difesa fatta di riserve. Un peccato per i ragazzi di Pete Carroll che sembravano aver trovato la giusta chiave per sbloccare la partita, ma che poi, al primo errore, si sono sciolti al sole. Certo l’attacco avrebbe beneficiato se la difesa avesse almeno un minimo limitato San Francisco nel secondo tempo e invece non c’è stata storia da questo punto di vista. Nel primo tempo, tolta la sgambata di McCaffrey, i 49ers non hanno corso molto, chiusi bene dalla linea di Seattle. Detto questo, si son fatti battere troppo facilmente da play action e bootleg al centro per Aiyuk che Shanahan ha sfruttato a meraviglia. 505 yard concesse non sono sostenibili in NFL e non si può vincere a meno di cataclismi. Seattle saluta la stagione, ma lo fa con la testa alta e conscia di aver messo le fondamenta per ricostruire alla grande.

Parliamo ora dei 49ers e della difesa di San Francisco che non ha giocato male, ma neanche brillato: sia chiaro la unit di DeMeco Ryans ha chiuso i battenti nel secondo tempo, ma ha dato ancora segnali di poter essere battuta se ben studiata. E come nelle ultime due di regular season, senza tanta pressione della linea difensiva, il castello crolla. Le secondarie non possono tenere per sempre ed è normale concedere. Come detto prima, Seattle è riuscita nel primo tempo a portare la partita dalla sua parte, con il suo ritmo. Poi DeMeco è stato molto bravo ad adeguarsi, ma va detto che lo scontro tra Mooney Ward e Metcalf lo ha vinto nettamente quest’ultimo, cosa che non mi aspettavo. Gli altri OC della NFC avranno preso nota di quello fatto da Geno e compagnia, sicuramente. Servirà tutta la pressione della linea possibile per andare avanti in post-season e lo si è visto anche ieri. La giocata che ha cambiato la partita è stato il sack fumble di Charles Omenihu.

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Sull’attacco si potrebbero dire molte riassumibili in un Purdy Magic. Il rookie ancora una volta è salito in cattedra e non era facile. Specialmente dopo un primo tempo fatto da molti bassi e pochi alti, con lanci fuori ritmo, alti e lunghi. Nel secondo tempo è stato oggettivamente ingiocabile: 332 yard 3 touchdown lanciati e uno su corsa. Mica male direi. Il tutto sotto la pressione di Seattle che è aumentata man mano che la partita andava avanti. Ma Brock se l’è cavata egregiamente, volteggiando a destra e a sinistra come il buon Russell Wilson d’annata. Un peccato per il drop di Aiyuk: un touchdown che sarebbe stato pazzesco.

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Il resto dell’attacco ha giocato molto bene: una linea che nella prima parte della gara è stata monumentale aprendo il mar Rosso per McCaffrey che anche ieri ha fatto la sua solita partitina. Benissimo anche Deebo Samuel. Più in ombra Kittle e Aiyuk, che però hanno messo in campo dei blocchi pazzeschi per dei ricevitori.

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Difficile per tutti limitare un attacco con tutte queste armi a cui al timone c’è una testa offensiva come Kyle Shanahan. San Francisco resta una squadra difficilissima da affrontare e lo sarà per tutti.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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