[W10] Chi vincerà l’AFC?

afcForse mai come quest’anno l’equilibrio regna sovrano nella AFC: dopo nove gare disputate ci sono infatti ben dieci team racchiusi fra il record di 7-2 detenuto da Jets e Patriots, ed un gruppone fermo a quota 5-4, cioè con due sole gare di ritardo dalla coppia di testa. Proviamo comunque a vedere cosa potrebbe succedere in questa seconda parte di campionato e chi potrebbe, alla fine della stagione regolare, strappare il vantaggio del fattore campo durante la post season. Come detto, New York Jets e New England Patriots hanno il record migliore, seguite dal trio Baltimore, Pittsburgh e Indianapolis con 6-3 e curiosamente tutti e cinque i team di testa hanno ancora quattro gare casalinghe e tre fuori casa. pats
Prendendo in considerazione il record e la schedule rimasta, la migliore combinazione sembrano averla i Patriots. Gli uomini di Belichick non hanno infatti, almeno sulla carta, trasferte proibitive, dato che dovranno far visita a Detroit, Buffalo e Chicago (occhio comunque a quest’ultimo match) e dunque si giocheranno parecchie delle chance in casa, con una lista di gare non certo agevoli, dato che comprende Indianapolis, nel big match del prossimo turno, poi Jets, Packers e Dolphins. Ma questo calendario, che sembra leggermente più facile del resto delle pretendenti, li pone in pole position per il miglior record?
L’impressione che hanno lasciato i Patriots è quella di una squadra in grado di vincere con chiunque ma anche di perdere gare sulla carta assolutamente abbordabili, come ci si potrebbe attendere da un team che ad esempio domenica a Pittsburgh è partito con cinque rookie come titolari, di cui quattro in difesa . Come spiegare altrimenti il pesante k.o. subito meritatamente contro i Cleveland Browns (record 3-6) e poi, appena sette giorni dopo, la mostruosa prestazione che ha consentito a Brady e compagni di espugnare senza troppi patemi addirittura il campo dei Pittsburgh Steelers piegati 39-26 grazie ad una difesa stellare e ad un Brady formato stagione 2007? Ad onor del vero, da un punto di vista statistico, i Patriots sono la squadra meno appariscente con il diciottesimo attacco e addirittura la ventinovesima difesa, penalizzata da un pessimo rendimento a livello di passing game (trentesima difesa su trentadue squadre), ma in compenso finora il Gillette Stadium si è rivelato un fortino inespugnabile.
jets I Jets sono, come detto, l’altro team a quota sette vinte, ed hanno, almeno statisticamente, più argomentazioni dei Patriots: quinta difesa a livello di yards, che diventa la terza come punti subiti e l’undicesimo attacco, trascinato da un rushing game spesso decisivo grazie all’incredibile rinascita di Ladainian Tomlinson.  Il calendario non sembra però venire incontro agli uomini in verde: le trasferte a Foxborough (New England) e Pittsburgh sono da far tremare i polsi ed anche a Chicago non sarà una passeggiata, mentre il poker di gare in casa non è terribile, visto che faranno visita ai Jets nell’ordine Houston, Cincinnati, Miami e Buffalo.
Del gruppo a quota 6 vittorie Baltimore sembra il team con maggiori probabilità di vincere la corsa al miglior record: equilibrio fra attacco e difesa, tredicesimo il reparto offensivo, decimo quello difensivo, ravenssenza più trasferte particolarmente insidiose (Carolina, Houston e Cleveland) ma con due gare decisamente impegnative in casa con Pittsburgh ed i campioni uscenti di New Orleans, che non saranno quelli dello scorso anno, ma che rimangono sempre una bella gatta da pelare.  Il dubbio in questo caso riguarda la difesa, solitamente il punto di forza dei Ravens: improvvisamente vulnerabile contro il passaggio (nelle ultime cinque gare ben quattro attacchi hanno passato per oltre 290 yards contro Reed e compagni), il reparto guidato dal formidabile linebacker Ray Lewis sembra dare segni di cedimento verso la fine delle partite, come dimostrano le rimonte di New England nella week #6, di Buffalo la settimana seguente e di Atlanta nell’ultimo turno. La difesa rimane assolutamente temibile, come i Dolphins possono confermare, ma questo potrebbe essere un preoccupante campanello di allarme vista l’età non più verde di numerosi atleti in maglia nero-viola. 
steelersSiamo così alla coppia finale Pittsburgh e Indianapolis. Gli Steelers hanno perso un’altra grandissima occasione, ancora in casa, per staccare i Ravens andando k.o. nel già citato match con New England, ed ora tener dietro i Corvi sarà dura. Non solo gli Steelers faranno visita a Baltimore, ed in caso di k.o. Flacco e compagni completerebbero la sweep, ma riceveranno i Jets, sicuramente in lizza fino alla fine per il miglior record della AFC, e per un team che in casa è 2-2 il rischio è grosso.  Pittsburgh sta avendo una stagione stellare dalla propria difesa sulla corsa che, scivolone di domenica a parte, sta riscrivendo il libro dei record (un dato su tutti:  Harrison e compagni sono stati la prima difesa della storia della NFL a concedere meno di 75 yards a partita nelle prime otto giornate), mentre la difesa sul passaggio sta avendo non pochi problemi nonostante la presenza della safety Polamalu, rientrato a tempo pieno dopo aver saltato praticamente tutta la scorsa stagione. Gli Steelers sono ventiseiesimi in questo fondamentale, e domenica nel Sunday Night, Brady ha messo a nudo in maniera impietosa i difetti del secondario giallo-nero. Inoltre il rientro del regista Roethlisberger non sembra aver dato quella marcia in più che tutti si attendevano: gli infortuni alla linea di attacco e l’attenzione che le difese mettono nel contenere nella tasca un quarterback che diventa letale quando ne esce, hanno limitato l’efficacia  di Big Ben.
 Infine ci sono gli Indianapolis Colts: con tutta la stima che nutro per un fuoriclasse assoluto come Peyton Manning, non credo che il team dell’Indiana abbia chance di chiudere col miglior coltsrecord della AFC. Oltre alla schedule che sulla carta appare la più ostica con trasferte a Foxborough, Nashville e Oakland, la squadra in biancoblù ha subito troppi infortuni ed il rushing game non dà segni di vita neppure quest’anno, col rischio che le cose vadano ancora peggio, visti i problemi fisici ormai cronici di Addai e Hart, cioè i due runner in cima alla depth chart. Al ventisettesimo posto dell’attacco alla voce rushing game, con appena 90 yards corse a partita, fa naturalmente da contraltare il terzo posto assoluto come passing game, in una annata che vede i Colts giocare senza Clark, con un Collie praticamente assente ormai da un mese ed un Garcon che almeno finora è l’ombra dell’ottimo atleta del 2009.
OK, direte voi, ma alla fine chi si aggiudicherà il vantaggio di giocare tutti i playoff in casa ? Come visto non c’è un team si cui puntare forte, ma se dovessi scommettere un dollaro lo metterei sui Jets: se Sanchez riuscirà a mantenere un buon livello di rendimento generale e soprattutto il gran sangue freddo dimostrato nelle due recenti vittorie in overtime con Detroit e Cleveland, con la crescita del runner Greene ed il rientro di Santonio Holmes, New York sembra il team più equilibrato. Certo, proprio i due recenti successi risicati contro due team assolutamente abbordabili, possono far nascere dei dubbi, ma attenzione: in queste partite i Jets hanno dimostrato di avere un ottima preparazione fisica, una gran fame e, come ha riconosciuto anche il loro head coach Rex Ryan, anche un pizzico di fortuna che non guasta mai.

 

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