[W14] Denver Broncos vs Indianapolis Colts
Denver Broncos – Indianapolis Colts 16 – 28E così anche i Colts rimangono imbattuti: un bel 13-0 che meglio di quello dei Saints spiega l’andamento della stagione dei ragazzi di Jim Caldwell, perfetti nel record ma spesso anche nella gestione della gara.
Si prenda l’ultima fatica al Lucas Oil Stadium, dove solo un ricevitore avversario, decisamente in serata di grazia, è riuscito in qualche modo a porre il dubbio nelle menti di Indianapolis.
Si inizia subito forti. 21 punti in men che non si dica, cioè poco dopo l’inizio del secondo quarto. Peyton Manning perfetto fino a quel momento, ma soprattutto nel primo drive, quello d’apertura. Pur non essendo una novità, stupisce il rendimento di un attacco che raramente stecca alla partenza dai blocchi, qualsiasi avversario gli si pari davanti.
Compresi i Broncos, che hanno buone secondarie, ed una difesa che era partita come una delle migliori della lega. Comprensibile l’arrabbiatura di Josh McDaniels, il giovane coach di Denver, che insegue i suoi sulla sidelinequando capisce che la rassegnazione inizia a palesarsi in loro.
Gli effetti della strigliata si vedono da subito, testimoniando che olto di buono è stato fatto in quetsi pochi mesi per l’ex allievo di Belichik. Arriva il 21 a 7 prima dell’intervallo.
Il naturale calo di tensione dei Colts, che anche difansivamente era rimasta altissima in giocatori come Gary Brackett, un linebacker forse un po’ sottovalutato ma in grado di eseguire giocate fondamentali in ogni momento della partita, è fisiologico, ma ciò non vuol dire che non se ne debba approfittare.
Kyle Orton, che ogni volta che il sottoscritto può commentare le sue partite non si stanca di dire che è un buon giocatore, inizia a pescare Brandon Marshall con continuità. Forse troppa, visto che alla fine avrà 21 ricezioni, record NFL assoluto.
In ogni caso, funziona! Marshall domina totalmente i suoi marcatori, ricevendo spesso sopra le spalle della secondaria in blu. Lo sforzo di colui che in PreSeason aveva minacciato di seguire Jay Cutler fuori dal Colorado è da standing ovation, una dimostrazione assoluta di strapotere fisico e tecnica.
Non basterà ai suoi, come detto, perchè quando lui riceve il TD del 16 a 21 nel quarto quarto, la palla deve inesorabilmente ritornare nelle mani del numero 18. Dopo aver lanciato tre intercetti, ed in generale aver giocato malissimo in tutto la seconda frazione di gioco, Manning ha 10 minuti per nascondere la palla e perlomeno giungere in field goal range. Subito un terzo down, superato con un passaggio da 23 yarde per Austin Collie. Poi giocate sicure, spesso per Mike Hart, abitante silenzioso di un backfield buono forse come non mai in Indiana. Il TD arriva per Dallas Clark, alla terza meta della giornata, e chiude la contesa.
Insomma, il QB di Indianapolis ha portato i suoi alla vittoria, servendosi in modo identico dei suoi primi tre ricevitori (Clark, Wayne e Addai) e coinvolgendo Collie permettendogli di mettere in mostra le sue doti, come spesso succede quando alcune opzioni gli vengono tolte. E’ la 22esima vittoria consecutiva in regular season, il secondo record assoluto di giornata. Possibilità di una stagione perfetta? Sulla carta tante, come sempre quando si arriva 13-0 alla settimana numero 15. In pratica, poche possibilità. Sarà importante evitare infortuni, soprattutto a livello difensivo, quindi è ipotizzabile che Caldwell si accontenti del primo posto nella AFC, già ottenuto, per far riposare, di tanto in tanto, i suoi assi.
Denver rimane nei Playoff, nonostante la sconfitta. Le case però sono molto confuse in AFC, con Steelers, Ravens, Dolphins, Jets e altre squadre decisamente interessate a prendere il suo posto. I Broncos visti questa settimana, comunque, sembrano tornati sulla retta via di inizio stagione, e nonostante la concorrenza, meritano quel posto.
Si prenda l’ultima fatica al Lucas Oil Stadium, dove solo un ricevitore avversario, decisamente in serata di grazia, è riuscito in qualche modo a porre il dubbio nelle menti di Indianapolis.
Si inizia subito forti. 21 punti in men che non si dica, cioè poco dopo l’inizio del secondo quarto. Peyton Manning perfetto fino a quel momento, ma soprattutto nel primo drive, quello d’apertura. Pur non essendo una novità, stupisce il rendimento di un attacco che raramente stecca alla partenza dai blocchi, qualsiasi avversario gli si pari davanti.
Compresi i Broncos, che hanno buone secondarie, ed una difesa che era partita come una delle migliori della lega. Comprensibile l’arrabbiatura di Josh McDaniels, il giovane coach di Denver, che insegue i suoi sulla sidelinequando capisce che la rassegnazione inizia a palesarsi in loro.
Gli effetti della strigliata si vedono da subito, testimoniando che olto di buono è stato fatto in quetsi pochi mesi per l’ex allievo di Belichik. Arriva il 21 a 7 prima dell’intervallo.
Il naturale calo di tensione dei Colts, che anche difansivamente era rimasta altissima in giocatori come Gary Brackett, un linebacker forse un po’ sottovalutato ma in grado di eseguire giocate fondamentali in ogni momento della partita, è fisiologico, ma ciò non vuol dire che non se ne debba approfittare.
Kyle Orton, che ogni volta che il sottoscritto può commentare le sue partite non si stanca di dire che è un buon giocatore, inizia a pescare Brandon Marshall con continuità. Forse troppa, visto che alla fine avrà 21 ricezioni, record NFL assoluto.
In ogni caso, funziona! Marshall domina totalmente i suoi marcatori, ricevendo spesso sopra le spalle della secondaria in blu. Lo sforzo di colui che in PreSeason aveva minacciato di seguire Jay Cutler fuori dal Colorado è da standing ovation, una dimostrazione assoluta di strapotere fisico e tecnica.
Non basterà ai suoi, come detto, perchè quando lui riceve il TD del 16 a 21 nel quarto quarto, la palla deve inesorabilmente ritornare nelle mani del numero 18. Dopo aver lanciato tre intercetti, ed in generale aver giocato malissimo in tutto la seconda frazione di gioco, Manning ha 10 minuti per nascondere la palla e perlomeno giungere in field goal range. Subito un terzo down, superato con un passaggio da 23 yarde per Austin Collie. Poi giocate sicure, spesso per Mike Hart, abitante silenzioso di un backfield buono forse come non mai in Indiana. Il TD arriva per Dallas Clark, alla terza meta della giornata, e chiude la contesa.
Insomma, il QB di Indianapolis ha portato i suoi alla vittoria, servendosi in modo identico dei suoi primi tre ricevitori (Clark, Wayne e Addai) e coinvolgendo Collie permettendogli di mettere in mostra le sue doti, come spesso succede quando alcune opzioni gli vengono tolte. E’ la 22esima vittoria consecutiva in regular season, il secondo record assoluto di giornata. Possibilità di una stagione perfetta? Sulla carta tante, come sempre quando si arriva 13-0 alla settimana numero 15. In pratica, poche possibilità. Sarà importante evitare infortuni, soprattutto a livello difensivo, quindi è ipotizzabile che Caldwell si accontenti del primo posto nella AFC, già ottenuto, per far riposare, di tanto in tanto, i suoi assi.
Denver rimane nei Playoff, nonostante la sconfitta. Le case però sono molto confuse in AFC, con Steelers, Ravens, Dolphins, Jets e altre squadre decisamente interessate a prendere il suo posto. I Broncos visti questa settimana, comunque, sembrano tornati sulla retta via di inizio stagione, e nonostante la concorrenza, meritano quel posto.
