[W13] Baltimore Ravens vs Green Bay Packers
Baltimore Ravens – Green Bay Packers 14-27
Un inedito Monday Night decembrino a Lambeau è lo sfondo di una partita che prometteva spettacolo. Davanti i Packers in un ottimo momento di forma e con mire di Playoff ed i Ravens, orfani di Ed Reed.
Anche se il pronostico arrideva a Green Bay anche prima del kick off iniziale, c’è da dire che essi hanno da subito dovuto soffrire. L’attacco, nel primo quarto, ingranava, ma spesso non riusciva a trovare la via del primo down. Il 3 a 0 che accompagna le squadre per molto tempo della prima frazione è sintomo di questo. Poi, due ottimi drive mostrano quanto di buono l’attacco casalingo possa fare. Utilizzando perlopiù passaggi veloci e precisi, Aaron Rodgers porta i suoi ad altri 14 punti prima dell’intervallo lungo, sfruttando benissimo la caratteristica di Donald Driver e Greg Jennings di umiliare il primo difensore che si para loro davanti, saltandolo sistematicamente. Ryan Grant, ottavo runningback della nazione, viene un attimo accantonato.
Rodgers fa vedere quanto sia identico a Brett Favre sotto alcuni punti di vista. La velocità d’esecuzione, il rilascio, la potenza. Ma anche, e questo non è una buona caratteristica, la tendenza all’intercetto, talvolta anche con lanci totalmente dissennati, che ad inzio secondo tempo lanceranno ombre insospettabili sulla vittoria della sua squadra.
I Ravens, infatti, erano stati improduttivi per tutto il tempo. Ray Rice si era scontrato con la cortina gialloverde, imbattibile nel chiudere tutti gli spazi soprattutto all’esterno dei tackle, con Clay Matthews e Brad Jones fondamentale nel convogliare tutti gli attacchi del RB di Baltimore verso i tre uomini di linea. Joe Flacco non era mai entrato in ritmo, costretto a sfuggire alla pressione. Una grande prova della difesa del Winsconsin non aveva però blindato la partita.
Bastano un paio di pass interference nel momento sbagliato (la partita è stata la più fallosa di questa stagione NFL), un ritorno disumano di Lardarius Webb e in men che non si dica gli ospiti tornano in partita sul 14 a 17.
Manca più di un quarto alla fine, ed il field goal sbagliato da Mason Crosby dovrebbe dare ancora più energia alla rimonta.
Purtroppo però per Harbaugh non va così: Flacco spreca una buona occasione, fa un fumble, soffre ancora la pressione e quello che combinerà di lì a poco è in qualche modo ovvio. Dopo essere andati sotto di 10 con il secondo TD di Mister Monday Night Jermichael Finley, che, a parte i nomignoli, è un signor tight end, Baltimore si ritrova, a seguito dell’ennesima interferenza offensiva di una partita non bella, con la palla in mano sulle 1 yard. Dopo averne perse due, però, il QB al secondo anno si fa intercettare dall’ottimo Tramon Williams, ed è lì che finisce la partita.
C’è spazio anche per un altro pick di Flacco, stavolta pizzicato da A.J. Hawk, ma era già il tempo della disperazione per lui (137 yards, 1 TD e 3 INT) e per la sua squadra,c he vede assottigliarsi le speranze di Wild Card in un panorama AFC molto affollato.
Tutt’altra storia per i vincitori, che sono ora in testa alla corsa per la Wild Card ed hanno nel loro QB un asset che giustifica gli investimenti fatti su di lui. Inoltre, la difesa è sembrata a larghi tratti imbattibile, ed anche la pass protection è migliorata rispetto alle prime uscite.
Un Monday Night inguardabile ha dato perlomeno qualche spunto su cui riflettere. La vulnerabilità di Baltimore senza Ed Reed, vero e proprio trascinatore anche dalla sideline, e la solidità della difesa di Green Bay.
A sole 4 partite dalla fine della stagione regolare, la corsa per le wild card è appena iniziata, e speriamo che lo spettacolo che sarà offerto nelle partite a venire sia migliore di quello di Lambeau.
Anche se il pronostico arrideva a Green Bay anche prima del kick off iniziale, c’è da dire che essi hanno da subito dovuto soffrire. L’attacco, nel primo quarto, ingranava, ma spesso non riusciva a trovare la via del primo down. Il 3 a 0 che accompagna le squadre per molto tempo della prima frazione è sintomo di questo. Poi, due ottimi drive mostrano quanto di buono l’attacco casalingo possa fare. Utilizzando perlopiù passaggi veloci e precisi, Aaron Rodgers porta i suoi ad altri 14 punti prima dell’intervallo lungo, sfruttando benissimo la caratteristica di Donald Driver e Greg Jennings di umiliare il primo difensore che si para loro davanti, saltandolo sistematicamente. Ryan Grant, ottavo runningback della nazione, viene un attimo accantonato.
Rodgers fa vedere quanto sia identico a Brett Favre sotto alcuni punti di vista. La velocità d’esecuzione, il rilascio, la potenza. Ma anche, e questo non è una buona caratteristica, la tendenza all’intercetto, talvolta anche con lanci totalmente dissennati, che ad inzio secondo tempo lanceranno ombre insospettabili sulla vittoria della sua squadra.
I Ravens, infatti, erano stati improduttivi per tutto il tempo. Ray Rice si era scontrato con la cortina gialloverde, imbattibile nel chiudere tutti gli spazi soprattutto all’esterno dei tackle, con Clay Matthews e Brad Jones fondamentale nel convogliare tutti gli attacchi del RB di Baltimore verso i tre uomini di linea. Joe Flacco non era mai entrato in ritmo, costretto a sfuggire alla pressione. Una grande prova della difesa del Winsconsin non aveva però blindato la partita.
Bastano un paio di pass interference nel momento sbagliato (la partita è stata la più fallosa di questa stagione NFL), un ritorno disumano di Lardarius Webb e in men che non si dica gli ospiti tornano in partita sul 14 a 17.
Manca più di un quarto alla fine, ed il field goal sbagliato da Mason Crosby dovrebbe dare ancora più energia alla rimonta.
Purtroppo però per Harbaugh non va così: Flacco spreca una buona occasione, fa un fumble, soffre ancora la pressione e quello che combinerà di lì a poco è in qualche modo ovvio. Dopo essere andati sotto di 10 con il secondo TD di Mister Monday Night Jermichael Finley, che, a parte i nomignoli, è un signor tight end, Baltimore si ritrova, a seguito dell’ennesima interferenza offensiva di una partita non bella, con la palla in mano sulle 1 yard. Dopo averne perse due, però, il QB al secondo anno si fa intercettare dall’ottimo Tramon Williams, ed è lì che finisce la partita.
C’è spazio anche per un altro pick di Flacco, stavolta pizzicato da A.J. Hawk, ma era già il tempo della disperazione per lui (137 yards, 1 TD e 3 INT) e per la sua squadra,c he vede assottigliarsi le speranze di Wild Card in un panorama AFC molto affollato.
Tutt’altra storia per i vincitori, che sono ora in testa alla corsa per la Wild Card ed hanno nel loro QB un asset che giustifica gli investimenti fatti su di lui. Inoltre, la difesa è sembrata a larghi tratti imbattibile, ed anche la pass protection è migliorata rispetto alle prime uscite.
Un Monday Night inguardabile ha dato perlomeno qualche spunto su cui riflettere. La vulnerabilità di Baltimore senza Ed Reed, vero e proprio trascinatore anche dalla sideline, e la solidità della difesa di Green Bay.
A sole 4 partite dalla fine della stagione regolare, la corsa per le wild card è appena iniziata, e speriamo che lo spettacolo che sarà offerto nelle partite a venire sia migliore di quello di Lambeau.