[W11] Miami Dolphins vs Carolina Panthers
Miami Dolphins – Carolina Panthers 24-17 Nel giorno in cui c’è l’ufficialità della nuova operazione per Ronnie Brown con l’arrivederci alla stagione 2010, i Miami Dolphins fanno visita ai Carolina Panthers per l’anticipo del giovedì di week 11.
Senza il loro vero playmaker, capace nelle ultime due stagioni di dare estro all’attacco con le formazioni wildcat, è di nuovo Ricky Williams a caricarsi sulle spalle il cetaceo per portalo fino alla vittoria in trasferta. Contro una secondaria molto “sospetta”, era facile aspettarsi un gioco ad ampio respiro da parte dei padroni di casa, con Steve Smith principale terminale offensivo e il duo DeAngelo Williams e Stewart a far danni sulle corse: non è stato così, a causa soprattutto di una front-defense di Miami efficacissima (4 sacks) a mettere pressione ad un Delhomme che è 0-5 quando lancia più di 30 volte in una partita.
Il primo quarto è il classico studio tra le squadre, segnato solo da un FG di Kasay e il primo sack di Joey Porter al rientro dopo essere stato escluso in week 10 per motivi disciplinari interni al team.
Il secondo quarto, invece, segna l’inizio della magica serata di Ricky Williams: passaggio semplice centrale di Chad Henne, il RB rompe il placcaggio e corre per 14 yards per il primo TD della serata. Non contento, dopo un altro sack di Porter, è ancora Williams a trovare la via del TD grazie ad una corsa con tuffo sul piloncino di destra, dando vita alla sua prima partita in carriera con almeno un TD corso e uno in ricezione.
I Panthers sono frastornati, il gioco di corsa è ben controllato dalla difesa e quello aereo si ferma all’unica ricezione di Steve Smith in apertura.
Al riposo sul 14-3, il pubblico di casa si aspettava un rientro aggressivo delle pantere, cosa che però è avvenuta solo nel quarto quarto, dopo un altro misero FG racimolato nel terzo.
Finalmente DeAngelo trova qualche accelerazione, bellissima una corsa esterna per 50 yards con un’accelerazione pazzesca, così come Steve Smith che recupera ad una mano un lob di DelHomme per il TD pass da 27 yards che rimette pienamente in corsa Carolina.
Mancano 5 minuti, Miami ha di nuovo la palla sul 17-10 (FG di Carpenter in precedenza), si trova quasi subito con un difficile 3 e 12 da convertire quando Henne (172 yards, 1TD) è bravo a trovare Bess (6 per 63 yards) in controflusso per un primo down importantissimo, a cui fa seguito un altro TD di Ricky Williams, questa volta con una corsa da ben 46 yards (22 runs per 119 yards, 2TD) che di fatto chiude l’incontro.
Ad onor di cronaca, dopo un altro FG di Kasay, DelHomme orchestra un bel drive del possibile pareggio con 40 secondi sul cronometro e nessun TD arrivando fino all’hail mary pass di fine partita difeso correttamente da Tyrone Culver.
Il finale è 24-17 per Miami che ottiene una vittoria tutt’altro che prevista mentre i Panthers pagano la brutta giornata di DelHomme (primo tempo disastroso). I Dolphins restano così in scia dei Patriots mentre Carolina, alla finestra di altri eventuali passi falsi di Belichick.
Senza il loro vero playmaker, capace nelle ultime due stagioni di dare estro all’attacco con le formazioni wildcat, è di nuovo Ricky Williams a caricarsi sulle spalle il cetaceo per portalo fino alla vittoria in trasferta. Contro una secondaria molto “sospetta”, era facile aspettarsi un gioco ad ampio respiro da parte dei padroni di casa, con Steve Smith principale terminale offensivo e il duo DeAngelo Williams e Stewart a far danni sulle corse: non è stato così, a causa soprattutto di una front-defense di Miami efficacissima (4 sacks) a mettere pressione ad un Delhomme che è 0-5 quando lancia più di 30 volte in una partita.
Il primo quarto è il classico studio tra le squadre, segnato solo da un FG di Kasay e il primo sack di Joey Porter al rientro dopo essere stato escluso in week 10 per motivi disciplinari interni al team.
Il secondo quarto, invece, segna l’inizio della magica serata di Ricky Williams: passaggio semplice centrale di Chad Henne, il RB rompe il placcaggio e corre per 14 yards per il primo TD della serata. Non contento, dopo un altro sack di Porter, è ancora Williams a trovare la via del TD grazie ad una corsa con tuffo sul piloncino di destra, dando vita alla sua prima partita in carriera con almeno un TD corso e uno in ricezione.
I Panthers sono frastornati, il gioco di corsa è ben controllato dalla difesa e quello aereo si ferma all’unica ricezione di Steve Smith in apertura.
Al riposo sul 14-3, il pubblico di casa si aspettava un rientro aggressivo delle pantere, cosa che però è avvenuta solo nel quarto quarto, dopo un altro misero FG racimolato nel terzo.
Finalmente DeAngelo trova qualche accelerazione, bellissima una corsa esterna per 50 yards con un’accelerazione pazzesca, così come Steve Smith che recupera ad una mano un lob di DelHomme per il TD pass da 27 yards che rimette pienamente in corsa Carolina.
Mancano 5 minuti, Miami ha di nuovo la palla sul 17-10 (FG di Carpenter in precedenza), si trova quasi subito con un difficile 3 e 12 da convertire quando Henne (172 yards, 1TD) è bravo a trovare Bess (6 per 63 yards) in controflusso per un primo down importantissimo, a cui fa seguito un altro TD di Ricky Williams, questa volta con una corsa da ben 46 yards (22 runs per 119 yards, 2TD) che di fatto chiude l’incontro.
Ad onor di cronaca, dopo un altro FG di Kasay, DelHomme orchestra un bel drive del possibile pareggio con 40 secondi sul cronometro e nessun TD arrivando fino all’hail mary pass di fine partita difeso correttamente da Tyrone Culver.
Il finale è 24-17 per Miami che ottiene una vittoria tutt’altro che prevista mentre i Panthers pagano la brutta giornata di DelHomme (primo tempo disastroso). I Dolphins restano così in scia dei Patriots mentre Carolina, alla finestra di altri eventuali passi falsi di Belichick.
