Decima settimana NCAA, tempo di upset

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Questa e’ la parola che un tifoso di college football non vorrebbe mai sentire, perche’ significa che la sua squadra ha subito un colpo d’arresto, spesso decisivo per le sorti della stagione.
Sabato scorso, due squadre hanno subito un pesante upset che ha ridimensionato fortemente le loro aspirazioni, il primo di questi e’ stato subito dagli imbattuti Iowa Hawkeyes, sconfitti in casa da Northwestern in una partita che non ha avuto storia, le otto rimonte di Iowa in stagione che l’hanno sempre salvata, stavolta non sono servite, la partita sembrava facile per i padroni di casa, andati subito in vantaggio per 10-0 nel primo quarto, quando, su un placcaggio duro della difesa, hanno perso il loro QB titolare, Matt Stanzi, e da allora la partita e’ cambiata radicalmente, l’attacco di Iowa e’ letteralmente sparito dalla circolazione, e Northwestern si e’ portata a casa questa prestigiosa vittoria, che fa uscire Iowa dalla Top Ten della nazione relegandola al numero 15 del ranking AP. 
Nell’altra grande classica di Big Ten, gli Ohio State Buckeys hanno avuto facile gioco dei Nittany Lions di Penn State, una compagine che ha dimostrato troppi limiti contro squadre appena appena competitive, questa seconda sconfitta stagionale, li esclude definitivamente dalla corsa alla vittoria di conference, rimettendo invece clamorosamente in corsa i Buckeyes, infatti, nel prossimo turno, Ohio State giochera’ proprio contro gli ex imbattuti di Iowa, se dovessero vincere, si ritroverebbero 3 squadre al vertice della Big Ten, con un record di due sconfitte, pero’ Ohio State avendo battuto sia Iowa che Penn State, si troverebbe al comando, con all’orizzonte un viaggetto a Pasadena per il Rose Bowl, da cui mancano da oltre 13 anni. 
Il secondo upset della giornata e’ ad opera di Stanford che sconfigge clamorosamente gli Oregon Ducks, che ormai sembravano sicuri di vincere la Pac 10 dopo avere sconfitto USC nel turno precedente. Grande protagonista e’ stato il RB di Stanford, Toby Gerhart, che ha corso per 223 yds e 3 TD per il 51-42 finale che segna la sesta vittoria stagionale per i Cardinal che per la prima volta in 8 anni tornano ad essere eleggibili per un bowl, oltre a fare capolino nel ranking nazionale, al numero 25.
Molto piu’ complicato adesso e’ sbrogliare la matassa della Pac 10, se la dovrebbero giocare Oregon ed Arizona, ma ormai questa conference e’ diventata, come dicono gli analisti americani: “a big mess”.
Meglio quindi non sbilanciarsi troppo ed attendere gli ultimi turni di regular season. 
La seconda partita importante di questa giornata era la sfida decisiva per il titolo della SEC West tra LSU e l’imbattuta Alabama.
E’ stato un incontro decisamente equilibrato, come ci si aspettava fin dalla vigilia, ma alla fine i Crimson Tide sono riusciti ad avere la meglio per 24-14, portando a casa la nona vittoria stagionale, confermando il numero 3 nazionale, e staccando il biglietto per il Championship Game della SEC che si giochera’ il 5 dicembre, contro i campioni in carica, numero 1 della nazione, ovvero i Florida Gators, che in questo turno non hanno avuto particolari problemi, battendo facilmente Vanderbilt per 27-3.
Stessa sorte per i Texas Longhorns, che non hanno avuto nessun problema contro Central Florida, sconfitta con un eloquente 35-3, confermandosi cosi al numero 2 nazionale e, se non ci saranno clamorosi colpi di scena, saranno ormai i quasi certi protagonisti della finale nazionale del 7 Gennaio.
Oltre a Texas e Florida, hanno conservato la loro imbattibilita’ anche Cincinnati, dopo una soffertissima vittoria per 47-45 contro Connecticut, TCU che batte facilmente San Diego State per 55-12 e Boise State, che supera Lousiana Tech per 45-35, aumentando pero’ i dubbi sulle effettiva qualita’ di questa squadra, appena gli si presentano contro degli avversari piu’ forti di quelli che usualmente incontra nella WAC.
Alcuni analisti si spingono ad affermare che, anche se Texas, Florida o Alabama perdessero una partita, e queste altre tre squadre restassero imbattute, nemmeno cosi avrebbero una chance di giocarsi il titolo nazionale, il sistema del college e’ da sempre molto controverso, ci auguriamo di non doverci trovare in una situazione simile tra 3 settimane, perche’ il dibattito diventerebbe veramente furioso e questa stagione sarebbe vittima di eterne controversie su chi merita o meno di giocarsi il titolo. 
Visto che siamo ormai ad un buon punto della stagione, proponiamo una breve analisi della varie conference per vedere chi si sta giocando il titolo, indipendentemente da quello che succede nel ranking nazionale, che pero’ vi ricordiamo per comodita’, accanto al nome della squadra. 
Cominciamo dalla ACC che vede Clemson (24) al comando della Atlantic Division, seguita da Boston College, mentre nella Coastal Division, Georgia Tech (7), e’ inseguita da Miami (12) e Virginia Tech (20). Non restano scontri diretti significativi, quindi se nessuna perde il passo, saranno Clemson e Georgia Tech a giocarsi il Championship Game a dicembre. 
Nella Big East, due squadre al comando, Cincinnati (5), imbattuta anche a livello nazionale e Pittsburgh (8). Con ambo le squadre imbattute nella conference (5-0) e con un imminente showdown finale all’ultima giornata, se non ci saranno sorprese, il 5 dicembre, avremo una vera e propria finale anche per la Big East. 
Per la Big Ten ci siamo gia’ espressi in precedenza, Iowa e Ohio State si giocano praticamente tutto questo sabato, il vincitore controllera’ il proprio destino con in pugno il titolo di questa conference. 
La Big 12 e’ una delle division piu’ deludenti dell’anno: nella North Division conduce Kansas State, inseguita da Nebraska, entrambe fuori dalle prime 25 della nazione, mentre nella South i Texas Longhorns (2) hanno gia’ conquistato il posto alla finale, ma dubitiamo che chiunque arrivi ad affrontarli dall’altra division possa costituire un vero pericolo. 
Nella Conference USA, East Carolina e Southern Mississippi si giocano la East Division, mentre Houston (13) e Southern Methodist si giocano la West Division.
Nessuna di queste ha seri progetti a livello nazionale ne’ tantomeno di bowl importanti, il ranking ovviamente favorisce Houston, ma non e’ detto che saranno loro i campioni. 
Nella Mid American, conducono Temple ed Ohio nella East Division e Western Michigan nella West Division, anche in questo caso, si tratta di una conference minore con nessuna squadra interessante da seguire. 
Discorso diverso per la Mountain West che, pur non essendo una BCS Conference, riserva ben tre squadre tra le prime 25 della nazione, ovvero TCU (4), Utah (16) e BYU (22).
Solo le prime due hanno serie possibilita’ di vincere, e il calendario ci propone proprio lo scontro diretto questo sabato, tra TCU e Utah, in quello che e’ un vero e proprio match per il titolo, come avviene per la Big Ten. 
Nella Pac-10 la situazione e’ veramente complessa, le sconfitte di USC (11) ed Oregon (14), hanno rimesso in gioco Arizona (18), e’ praticamente impossibile sviscerare tutte le possibili combinazioni, meglio attendere i prossimi due turni e tirare poi le fila sulla prossima partecipante al Rose Bowl. 
Nella SEC invece e’gia’ tutto ben chiaro, Florida (1) vince la East Division e Alabama (3) ha vinto la West, le due squadre si incontreranno ad Atlanta il 5 Dicembre in quella che oltre ad essere la finale della SEC sara’ anche una vera e propria semifinale nazionale, infatti, chi ne uscira’ vincitore andra’ a giocarsi il titolo a Pasadena il 7 gennaio, molto probabilmente contro i Texas Longhorns. 
La Sun Belt Conference ha anche lei poco di interessante da dire, sara’ probabilmente vinta da Troy, ma quasi nessuno se ne accorgera’. 
Ultima conference da analizzare, la WAC, comandata da Boise State (6) e da Nevada, al momento i Broncos sono forse troppo distratti dalla querelle sulla possibilita’ di andare al BCS Bowl, che si stanno forse dimenticando dei Wolf Pack di Nevada, ma ci pensera’ la schedule a ricordaglielo, le due squadre si incontreranno nell’ultima giornata di regular season e molto probabilmente sara’ anche questa una sorta di Championship Game non ufficiale, come abbiamo gia’ visto per Big Ten e Mountain West.
Piccola citazione per le Indipendenti, Navy, Notre Dame ed Army, nessuna di essere e’ presente nel ranking nazionale, quindi non avranno possibilita’ di partecipare a nessun bowl importante. 
Concludiamo questa lunga analisi con il prospetto di cosa ci attende nel prossimo turno, le prime 3 del ranking sono impegnate contro South Carolina, Baylor e Mississippi State rispettivamente, ma l’attenzione dev’essere rivolta altrove, prima di tutto segnaliamo l’anticipo di venerdi sera tra West Virginia e Cincinnati e poi al sabato, da non perdere le due sfide delle 21.30 italiane tra Stanford e USC e tra Iowa e Ohio State, per chiudere poi con l’incontro serale, notturno per noi, tra TCU e Utah.  
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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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