[W04] Seattle Seahawks vs Indianapolis Colts

nflSeattle Seahawks – Indianapolis Colts 10-34

Il primo quarto al Lucas Oil Stadium sembra mettere la partita in discesa per i Colts: Peyton Manning completa 4 su 4 per 57 yard nel primo drive, che porta i suoi alla segnatura immediata ed al 7 a 0. Joseph Addai è utilizzato in campo aperto, quando il running back deve adattarsi alle chiamate anarchiche del numero 18, che più volte infatti gli chiede di fungere da ricevitore.
Donald Brown, invece, viene utilizzato quando c’è bisogna di più e meno talento, non perchè il rookie ne sia sprovvisto, ma perchè probabilmente è ancora una pagina indietro al collega nello studio del complicato sistema offensivo dei suoi.
Max Unger, centro da Oregon che gioca guardia, dà buona protezione a Seneca Wallace, ma gli viene data ancora troppa poca fiducia e le corse di Julius Jones si sviluppano dall’altra parte, perdendo buone chance di grossi guadagni. La difesa Colts inizia a pressare, e la partita è, dopo 15 minuti, ampiamente indirizzata.
Il secondo parziale è segnato dalle penalità in attacco dei Seahawks, tra cui una sanguinosa di Wallace che non si accorge che sta calpestando la linea di scrimmage prima di eseguire un lancio. Si bloccano da soli quindi, mentre Manning dà il via al “perfection show”, trovando dapprima Reggie Wayne e poi Austin Collie, il rookie, per il 21 a 3 che pone fine, oltre che alle speranze di una slegatissima Seattle, alla prima metà di gioco.
3 su 4 drive offensivi di Indy finiscono in End Zone avversaria, e sono tutti e tre di oltre 70 yard. Il 18 completa tutti i lanci, tranne uno. Ci sono screen, passaggi al running back, passaggi sul medio raggio, un po’ di tutto insomma. C’è la distribuzione in egual misura dei palloni a Dallas Clark, Collie, Wayne e Pierre Garçon che ha persino al possibilità più volte di dimostrare mani educate su tracce profonde.
La linea degli ospiti non sarà irresistibile, ma l’ampiezza del fronte d’attacco dei blu è impressionante, ed oltre a spaesare noi lo fa anche con i difensori avversari, Aaron Curry e Lofa Tatupu compresi, che più che prendere le briciole non possono fare.
Finirà 34 a 10. La difesa di casa eviterà il bump and run, riuscendo ad arginare i capaci ricevitori avversari, e continuando con buona pressione sul backfield. Edgerrin James, al ritorno nella città che ha contribuito a rendere grande prima di migrare proprio qualche mese prima del SuperBowl vinto contro Chicago, sarà accolto da grandi applausi, che lo fanno sorridere. Jones è un ottimo runningback, ma forse the Edge dovrebbe vedere più tocchi nelle prossime partite per permettere ai suoi di vincere qualche partita in più.
Conscio che domenica i ferri di cavallo erano inarrestabile, Jim Mora ha comunque per le mani dell’ottimo personale, diremmo addirittura da record vincente. I due primi pick al draft (Unger e Curry) sembrano poter costruire un buon nucleo per il futuro ed essere capaci di costituire qualcosa anche nel presente.
Jim Caldwell ed i suoi, guidati come se niente fosse sulla sideline da Moore, raccolgono la quarta W con facilità disarmante, procedendo come una macchina, come nell’anno del secondo premio di MVP del fratello Manning più grande. Sapendo che avevano a che fare con una squadra leggera, anche se buona, aspettiamo di vederli contro un avversario molto più fisico.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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