[W03] Chicago Bears vs Seattle Seahawks

nflChicago Bears – Seattle Seahawks 25-19

I Seahawks ospitano i Bears privi di Hasselbeck (non si e’ ripreso dalla botta di Willis di settimana scorsa) e con una divisa veramente orrenda. Chicago, reduce dalla bella vittoria contro di settimana scorsa, vuole continuare a rimanere attaccata ai Minnesota Vikings.
Il primo pallone e’ dei Bears che con il buon ritorno di Knox e un face mask arrivano subito nella metà campo avversaria, ma sprecano con un field goal corto.
Seattle ha Seneca Wallace in cabina di regia che si presenta con un pass corto sulla destra, modello screen, per Julius Jones che trova la sideline, rompe alcuni placaggi e si invola in meta per il touchdown del 7-0.
Nel drive successivo l’attacco di Chicago parte dalle proprie 21 e miscelando le corse di Forte e i pass di Cutler si spinge fino alle 17 dei Seahawkd sove Hawtorne pizzica un lancio del qb e restituisce la palla ai propri compagni che la tengono fino a fine quarto e producono un field goal dell’eterno Olindo Mare. 10-0 dopo quindici minuti che hanno visto solo quattro drive.
L’inizio del secondo quarto e’ un altro monologo degli uomini in maglia verde (bleah) che controllano il campo e mettono a segno altri tre punti con Mare dopo non aver convertito un terzo e tre sulle venti avversarie.
I Bears sono con le spalle al muro e tutto sembra perso quando, sulle 11 di Seattle, Forte perde un pallone dopo un contrasto con Babineaux e gli arbitri assegnano la palla alla squadra di casa; per fortuna il fazzoletto rosso di Lovie Smith restituisce la palla a Cutler e soci perche’ Forte era down by contact. Non vi basta questa emozione? Il gioco successivo e’ un sugoso terzo e uno praticamente sulla goal line, palla a Forte che viene preso, inscatolato e portato indietro dalla difesa di Seattle. Vediamo cosa dice il manuale: sotto di 13 e due minuti alla fine del secondo quarto = field goal: ma Smith deve averlo dimenticato a casa e gioca il quarto down scegliendo una play action che Cutler, con le mani addosso di un difensore, completa in end zone per Olsen riaprendo la partita.
I Seahawks non mollano e con un bellissimo ritorno di Obomanu partono da metà campo nel drive finale del quarto che viene, ahiloro, concluso male da Olindo Mare con un field goal sparacchiato sulla sinistra dei goal post.
Piove sul bagnato per Seattle perche’ il terzo quarto inizia con un bel fumble di Houshmandzadeh che viene recuperato da Ogunleye e trasformato in touchdown cinque giochi dopo da un ritrovato Cutler che questa volta pesca Knox che si butta sul piloncino e supera anche il review degli arbitri.
Ricapitoliamo: td Bears + fg fuori Seahawks + fumble Seahawks + td Bears = Chicago 14 vs Seattle 13.
I tempi difficili per la squadra di casa non finiscono qui e l’involuzione rispetto al primo tempo e’ terribile e a tratti sconcertante.
Olindo Mare sbaglia dalle 16 (cioe’ da 34 yards), a sinistra come quello di prima, e Seneca Wallace subisce l’intercetto di Briggs che vale i tre punti del field goal di Gould due minuti dopo.
Il quarto quarto cancella tutto quanto successo prima riaprendo una partita che sembrava ormai chiusa a favore dei Bears.
Olindo si riprende, grande la fiducia in lui da parte del coaching staff, e segna da 39 yards. La difesa si sveglia e con un sack provoca un fumble di Cutler che portano al field goal da 46 yards di Mare (profumo di mare, con il field goal io voglio giocare…. scusate). Il punteggio adesso vede davanti i Seahawks 19-17 con 5 minuti da giocare.
Forte + Peterson si prendono carico dell’avanzamento dell’attacco dei Bears e lasciano la ciliegina sulla torta a Cutler, anzi ad Hester che riceve un passaggio corto nel mezzo e, con mossa felina, fa scontrare i due db’s di Seattle e si invola per il touchdown del vantaggio.
Vantaggio che diventerà vittoria quando Wallace non chiude un quarto e due sulle 29 di Chicago, brutto passaggio a Jones che non riesce a ricevere la palla della speranza.
Cutler chiude con statistiche convincenti: 21 su 27 per 247 yards, 3 touchdown, 1 intercetto ed un rating di tutto rispetto (126), inoltre ha saputo tenere in mano l’attacco anche nei momenti difficili (primo e terzo quarto) nonostante un gioco di corsa non sufficiente e sotto le tre yards per portata.
La difesa ha cercato di mettere pressione a Seattle e, al netto di una lunga corsa a Julius Jones, ha contenuto il gioco di corsa per concedere qualcosa su passaggio; fattore positivo e non aver concesso touchdown dopo i turnover e aver portato Mare a diversi errori.
Seattle doveva approfittare della ghiotta occasione, ma Wallace non dimostra di poter essere IL titolare e i suoi numeri confermano questa impressione: 26 su 44 e un misero 74 di rating. Il gioco su corsa mantiene in linea di galleggiamento la squadra, ma la convinzione è che con Hasselbeck in cabina di regia questa partita poteva essere vinta.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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