[W02] New Orleans Saints vs Philadelphia Eagles

nflNew Orleans Saints – Philadelphia Eagles 48-22

Sean Payton e Drew Brees hanno le chiavi di una fuoriserie. Veloce, performante, forte, un bolide insomma. Per ora le hanno fatto fare due giri in parcheggio, prima-seconda in rettilineo, senza forzarla.
Verranno i tempi di mettere anche la quinta, magari verso gennaio, quando cioè vincere sarà vitale.
E’ proprio questa la sensazione che si ha guardando l’inizio di Saints – Eagles, partita della settimana per quanto visto nella prima giornata. La difesa fantastica di Phila si doveva scontrare con l’attacco che era sembrato, seppur contro un avversario morbido come i Lions, in forma e concentrato.
Infatti, Brees sfrutta il fatto di essere ben coperto dai blitz avversari cercando Jeremy Shockey vicino a sé, prendendo primi down facili ed usando le sue abilità atletiche per muoversi appena fuori dalla tasca. Arriva il primo TD per Marques Colston, che, per inciso, è un mostro, e quando gli Eagles pareggiano sul 7 a 7 sul drive successivo grazie a DeSean Jackson che riceve un facile passaggio lungo di Kevin Kolb, si è portati a dire che la partita promette molto bene in quanto a spettacolo.
Qualcosa però inizia a non funzionare, né da una parte né dall’altra. Kolb, alla prima da partente, non è preciso, anche se non sbaglia, mentre i Saints non riescono ad andare fino in fondo. Questo fino all’ultimo minuto del primo tempo, quando Colston (ricordate che è un mostro?) riceve una palla altissima in End Zone grazie alle sue lunghe braccia. Sul 17 a 13 si va al riposo, ed i tifosi del Lincoln Financial Field possono sperare di spuntarla anche senza quarterback titolare e contro una squadra come New Orleans.
A riportarli sulla terra ci pensa Ellis Hobbs, che perde il pallone sul ritorno di kickoff che dà il via al terzo quarto. Di lì a poco Lee Evans farà la ballerina sulla sideline, e recapiterà il terzo touchdown della sua squadra, il terzo per Brees. Passa forse un minuto e Kolb si affretta a testimoniare il fatto che Phila è rimasta negli spogliatoi.
Passaggino orribile verso una doppia copertura evidentissima, intercettato. E’ troppo poco lo spazio che divide la fuoriserie dalla End Zone avversaria. Basta dare la palla un po’ di più a Mike Bell questa volta per allungare sul 34 a 13, iniziando a mandare i titoli di coda su una partita che si è rivelata peggiore del previsto.
Le aquile segnano subito dopo su un quarto & goal che la dice lunga su quanto Andy Reid avesse capito che esporsi nuovamente all’attacco della Louisiana con soli 3 punti all’attivo sarebbe voluto dire sconfitta sicura. Sconfitta che arriva un paio di drive dopo, quando, ben dentro il quarto quarto, Reggie Bush corre per 19 yard ed un altra meta per i suoi.
Il risultato finale non è bugiardo, ma evidenzia solamente come degli episodi sfortunati, avvenuti ad inizio terzo quarto, abbiamo girato la partita decisamente dalla parte dei Saints.
E’ sempre comunque un piacere vedere lanciare Brees: ad inizio secondo tempo lancia quello che probabilmente è il passaggio più preciso che abbiamo visto fino adesso, con tutta la difesa della Pennsylvania in faccia e Sheldon Brown appiccicato al suo ricevitore. Da vedere assolutamente.
Ma il pilota di questo metaforico “macchinone” sta mostrando una tale facilità di esecuzione che ridurre le sue prestazioni a semplice highlight, o definirlo un quarterback solo spettacolare sarebbe riduttivo. Stesso discorso vale per il suo attacco; Devery Henderson e Robert Meachem hanno qualità vere ed ora comprovate, Bell si sta destreggiando in mano ineccepibile e la linea tiene, con Jamaal Brown e Jermon Bushrod che hanno spesso annullato gli effetti devastanti di Trent Cole. Abbiamo trovato la squadra da battere nella NFC, ed è quello che cercavamo da questo incontro.
Philadelphia invece ha seguito l’andamento del suo inedito quarterback; Kolb è un buon giocatore, ma ha perso tremendamente di efficacia nel corso della contesa. Un QB che non arriva al terzo quarto non è un QB da contender, lo sanno tutti. La Wildcat è stata usata molto frequentemente, ma non ha portato a grossi guadagni, anche perchè New Orleans se la aspettava. Cambieranno quindi le cose con il ritorno di Michael Vick o con quello di Donovan McNabb? Sarà meglio per gli Eagles, perchè se così non sarà la loro ottima difesa, rispetto alla quale non ci preoccuperemmo troppo nonostante il pesante passivo, non avrà occasione di mostrare le sue potenzialità.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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