[W02] Baltimore Ravens vs San Diego Chargers

nflBaltimore Ravens – San Diego Chargers 31 – 26

Due giornate in archivio e cosa ci ritroviamo in mano? Steelers sconfitti da Chicago, Patriots in tremenda difficoltà, Titans senza l’ottima difesa dell’anno scorso.
In questo scenario, la partita giocata nel sud della California doveva darci rassicurazioni su altre due squadre della AFC che formano, con i Colts e quelle citate prima, una sorta di “sei sorelle” che si batteranno per l’accesso al SuperBowl di Miami.
Tali conferme arrivano dal Qualcomm Stadium, e anche se la vittoria andrà ai Ravens, i Chargers hanno poco da temere e potranno dare battaglia anche alle altre grandi.
Darrenn Sproles è subito protagonista: sfrutta il movimento dei Wide Receiver ed i loro blocchi, si infila nella parte sinistra della difesa del Maryland e riceve per 81 yard che valgono la prima segnatura. Una cosa del genere non si ripeterà, ma partire da 7 a 0 è sempre un buon vantaggio.
I Ravens cavalcano Ray Rice e Willis McGahee, affidabili, per giungere al 14 a 7, e mettere, a metà del secondo quarto, la difesa di casa sotto i riflettori della critica. Il successivo drive di San Diego chiarisce il leit-motiv del match: Philip Rivers, per ora lucido, pesca Antonio Gates, ma a poche yarde dalla end zone un fumble rovina i piani dei Chargers, che si ritrovano così a dover fronteggiare la difesa avversaria a pochi metri dai 6 punti. Sarà un inferno. Sproles viene cercato una volta, Terrell Suggs lo ferma. Poi lo cercano col passaggio: Ray Lewis fa buona guardia. Il field goal è obbligatorio per mettere almeno 3 punti a tabellone.
E così sarà anche nel quarto parziale, con San Diego ancora dietro e costretta a inseguire l’avversario. La Red Zone delle cornacchie è impenentrabile, infatti l’altro TD dei Chargers arriva con un passaggio lungo. I due intercetti lanciati da Rivers chiudono il cerchio. Il risultato finale è 31 a 26, e sembra strano tessere le lodi di una difesa che ne prende 26, ma siamo costretti a farlo per quanto detto in precedenza, e constatando la bontà dell’attacco californiano, pieno di alternative per via aerea (Sproles sempre pericoloso, Gates a tutto campo, Vincent Jackson efficace).
L’attacco di Baltimore trova dei punti di riferimento: innanzitutto Joe Flacco, che a fine stagione triplicherà i suoi numeri, ed il trio di runningback McGahee-McClain-Rice, team giusto al quale affidare la palla quando c’è da prendere primi down cruciali.
La contesa si chiude con una strana corsa di Sproles, inefficente per tutto il giorno sul ground game, che incontra il treno Lewis, che causa la perdita di terreno ed il turnover on downs. La scelta di non lanciare, con Rivers che aveva già superato il suo record di yard per una singola partita, stupisce ed è forse l’unico errore di una partita che ha divertito e stabilito che entrambe le compagini meritano l’attenzione degli scommettittori.
Con il ritorno di Ladainian Tomlinson, San Diego dovrebbe tornare ad avere un buon gioco di corsa, e anche se il campione da TCU non è più quello di una volta c’è da tremare per tutti i prossimi avversari, visto che la sua squadra aggiungerà un’ulteriore dimensione al gioco offensivo. Baltimore aspetta famelica la visita dei poveri Browns, e non ci stupiremmo di uno shutout viste le precedenti performance dei due team.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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