[Wild Card] Philadelphia Eagles vs Minnesota Vikings

nflPhiladelphia Eagles – Minnesota Vikings 26 – 14
 
C’è chi ha vivacchiato in testa alla propria division per tutta la stagione, dato qualche palla al suo all-star runningback ed ignorato una dei migliori WR della lega. C’è chi invece ha tirato fuori gli artigli, in una division impossibile, ed agguantato i Playoff con carattere dopo una stagione fatta di rincorse ed anche partite anonime.
Al Metrodome della polare Minneapolis si affrontano i Philadelphia Eagles capeggiati da Donovan McNabb ed i Minnesota Vikings di Brad Childress, forse il meno considerato coach NFL, che per l’occasione schiera Tarvaris Jackson in cabina di regia.
mcnabbLe difese sembrano subito avere la meglio nel primo quarto: la pass rush da una parte e dall’altra parte è performante, e gli Eagles arrivano solo con sporadicità al field goal range, dove David Akers inizia il suo partitone mandando i suoi sul 6 a 0. L’inizio della frazione successiva è uno shock però per gli ospiti.
Su un tentativo di corsa di Adrian Peterson, arriva l’errore capitale della difesa della Pennsylvania. I linebacker in pressione si schiacciano contro gli uomini di linea, il miglior RB della lega sfonda questo muro e si ritrova con un’autostrada da 40 yard davanti. E così, dopo essere stato impalpabile per tutta la partita che si era svolta fino ad allora, Peterson fa vedere quanto vale.
Colui che interpreta il suo ruolo nella squadra avversaria è Desean Jackson. Era stato lui infatti, con i suoi fantastici ritorni di punt a mettere i suoi in condizione di segnare. Di questa rivalità tra due dei giovani migliori in NFL rimarranno poche tracce nel proseguio.
Infatti, prima dell’intervallo, sono altre le figure che emergono e sanno essere decisive. Asante Samuel intuisce un penoso passaggio di Jackson e sprinta per le 44 yard che lo separano dalla segnatura del 16 a 7. Con gli Eagles che iniziano ad essere più fiduciosi, serve ancora Peterson per dare una partita da giocare ai Vikes. Al termine di un drive giocato con precisione dal QB di casa e chiuso con una corsa corta del 28 ci ritroviamo sul 16 a 14 che ci accompagna negli spogliatoi.
Si sa che il football è sport da uomini veri. Ce n’è stato uno nella notte del Minnesota che l’ha dimostrato nel migliore dei modi. Donovan McNabb ha dato una dimostrazione di come si affrontano le grandi difese NFL domenica. Ha sempre aspettato la pressione di Jared Allen, valutato con lucidità le possibilità di passaggio e reagendo ai tentativi di tackle con mobilità e classe. Essere riuscito a subire due soli sack in partita ne è una dimostrazione, considerando la gran serata di Allen e di Brian Robison.
Se per i primi due quarti di questa abilità ce ne accorgiamo facilmente, quando la pass rush si fa meno esasperata lo vediamo di meno. McNabb ha quindi il merito di fornire una prestazione di alto livello nel momento di maggior bisogno, senza però diminuire i giri quando c’è da vincere la partita. E gli Eagles la vincono in una sola azione.
A seguito di un terzo quarto ben poco memorabile, nel quale nessuna delle due squadre mette punti sul tabellone e le difese sembrano aver trovato gli aggiustamenti esatti per far finire la partita sul 16 a 14, resuscita Brian Westbrook. Arginato per tutta la partita dalla fortissima difesa sulle corse di Minnesota, il running back degli Eagles raccoglie uno screen di McNabb (che in verità, in screen, ci ha giocato tutta la partita) e corre per 71 yarde dietro a blocchi importanti dei ricevitori e del fullback.
Nessuno da credito a Jackson, che in realtà fa ben poco per meritarselo, e la partita da lì in poi fila via tranquilla per Phila, che mette a segno l’ennesimo Field Goal di Akers, e a velocità di crociera vola verso il matchup con i New York Giants.
E’ così che finisce una stagione, quella dei Vikings, tormentata, con qualche infortunio in linea difensiva ed un potenziale del tutto sprecato. E’ arrivato il momento di tirare le orecchie al “booatissimo” Childress. Prima di tutto, toglie Jakson, poi lo rimette, poi lo ritoglie per poi lanciarlo nel finale di stagione e trovarsi con l’obbligo di metterlo in questo Wild Card, con risultati incredibilmente bassi. Tarvaris è sempre sembrato fuori dalla partita, a parte quel drive a cui facevamo riferimento in precedenza.
E poi, come si fa ad ignorare così Bernard Berrian?
Almeno tre vittorie in stagione sono firmate da lui e le sue ricezioni kilometriche, ed è impossibile che Childress non veda che serve un go-to receiver per vaere più opportunità per Peterson, che spesso ha solo uno o due grossi guadagni in partita. Come si fa a lanciare 4 palle a Berrian per poi fargli ritornare i calci? Lanciagliene 8 e usa un altro ai ritorni. Minnesota ha bisogno di equilibrio. L’inserimento di Jared Allen è stato devastante, li ha portati al titolo divisionale che mancava da anni, ora c’è da costruire una stabilità che con tanto talento potrebbe essere il vero salto di qualità sulla via del SuperBowl.
Non il 43, come molti ipotizzavano ad inizio stagione.
Philadelphia fa valere la maggiore esperienza ed ha in Brian Dawkins una vera arma difensiva, e l’esperienza del duo Reid-McNabb è pericolosa per definizione. Sarà molto difficile per i Giants trovare ritmo con le corse contro di loro, settimana prossima nelle Meadowlands, anche se qualche spiraglio per i passaggi di Eli Manning dovrebbe esserci, soprattutto sulla media distanza, dove perfino Jackson è riuscito a trovare buoni guadagni.

 

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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