[Week 16] San Francisco 49ers vs St. Louis Rams
San Francisco 49ers – St. Louis Rams17-16
Prima di parlare della partita e di qualsiasi altra cosa, leviamoci il cappello di fronte ad uno dei piu’ forti ricevitori che abbiano mai calcato i campi da football: Isaac Bruce.
Il veterano da Memphis, ignobilmente scaricato dai Rams lo scorso anno dopo 14 stagioni di onorato servizio, ha raggiunto nella stessa partita due importantissimi traguardi in carriera. Con il touchdown che è valso il momentaneo 16-10, Bruce è diventato il quinto giocatore nella storia della NFL a raggiungere le 1000 ricezioni, e con un passaggio ricevuto durante l’ultimo drive, quello vincente, è anche diventato il secondo miglior ricevitore di sempre per yards guadagnate dietro l’inarrivabile Jerry Rice. Ed è bello, e fortemente significativo, che questi due traguardi li abbia raggiunti proprio nel Dome dove ha costruito la sua carriera, di fronte al pubblico che l’ha adorato, che ha fortemente contestato la decisione del management di cederlo lo scorso anno, e che ad ogni ricezione ululava “Bru-Bru-Bru” come ai bei tempi, nonostante vestisse la casacca avversaria (e non solo: addirittura quella degli odiatissimi Niners) e nonostante ogni sua ricezione significasse il completarsi della rimonta dei Niners.
Una rimonta tanto inaspettata quanto probabilmente immeritata, almeno per quanto si era visto sul campo fino a quattro minuti dalla fine.
La colpa dei Rams è quella di tutta la stagione, e cioè di non aver saputo chiudere la partita al momento opportuno per l’incapacità dell’attacco di mettere punti sul tabellone se non attraverso i calci di Josh Brown, nonostante il solo TD della partita per i bluoro fosse arrivato condisarmante facilità per Keenan Burton, che riusciva a liberarsi in end zone dove Bulger lo imbeccava con la precisione che gli ricordavamo nelle passate stagioni.
Ma oltre a questo, l’attacco dei Rams è sempre rimasto imballato, grazie anche all’ennesimo infortunio di “Swarowski” Jackson che ne limitava le performances nel secondo tempo.
Sembrava però essere abbastanza per i Rams, che riuscivano a contenere i Niners sia sui passaggi che sulle corse grazie ad una buona difesa che pareva aver fatto tesoro degli errori della partita di andata dove Hill era sembrato Joe Montana e Gore (stavolta assente) Roger Craig.
Ottimo anche il gameplan che puntava a far stare la difesa dei Niners in campo il piu’ possibile, mentre Martz non riusciva a trovare il bandolo della matassa per il suo attacco e Singletary non aveva risposte in difesa.
Tutto bene, tutto perfetto o quasi, fino a quattro minuti dalla fine, appunto.
Hill cominciava a cercare insistentemente Bruce, e Ike lo ripagava con alcune pregevoli ricezioni, l’ultima delle quali dopo un’eccellente doppia finta in end zone con cui si liberava del cornerback per ricevere tranquillamente nell’angolo il pallone del 16-10.
Toccava ai Rams fare quello che avevano ben eseguito per tutta la partita: controllare pallone e tempo per arrivare a fine partita.
Tutto quello che era fin li’ riuscito bene ora diventava problematico. I buchi per Jackson non si aprivano più e Bulger tornava a sparacchiare palloni a caso, ed i Rams erano costretti ad un improduttivo three-and-out.
Palla ai Niners con due minuti e sette ed un solo timeout, e l’obbligo di arrivare fino in fondo.
La difesa che aveva intercettato Hill tre volte e forzato (recuperandolo) un fumble, pareva distratta e senza piu’ verve, tanto da lasciare arrivare i Niners a metà campo senza colpo ferire.
L’istinto di Martz era quello solito: con l’inerzia a favore, andiamo per la giugulare e chiamiamo un pass lungo in end zone.
Hill va in drop back, spara un pallone giusto nell’angolo sinistro dove si avventano Morgan, Brown e Atogwe. Brown perde il ricevitore e si fa superare, Atogwe arriva con un tempismo perfetto, ma invece di smanacciare via la palla cerca il numero. Invece di intercettare la palla, la smorza soltanto, e permette a Morgan una comodissima ricezione per i sei punti che, con la trasformazione di Nedney portano i Niners avanti 17-16.
San Francisco ha segnato troppo presto, pero’, un errore che Martz commetteva spesso a St.Louis, ed ai Rams possono bastare tre punti, quindi si puo’ giocare in sicurezza per guadagnare quanto basta con un minuto e 22 sul cronometro e tutti e tre i timeout a disposizione.
I Rams sembrano ben eseguire lo script preparato da Saunders con una no-huddle molto efficace, anche se curiosamente gli arbitri chiamano due challenge dal booth per due ricezioni chiaramente valide, spezzando il ritmo e permettendo alla difesa dei Niners di rifiatare e riordinare le idee.
Saunders pero’, a dieci yards dal target predefinito, chiama un gioco molto rischioso: una draw interna su Jackson. John Greco sbaglia completamente l’assegnamento e permette a Willis di penetrare indisturbato nel backfield e placcare Jackson per un sanguinoso meno 3.
Il tempo stringe. Con ventidue secondi e almeno altre dieci yards da guadagnare Bulger forza un lancio su Avery sul quale interviene Brown, che intercetta la palla e regala la vittoria ai Niners.
Brutto finale di stagione quindi per i Rams, attesi da una impegnativa offseason e da moltissimi cambiamenti sia societari (Zygmunt se ne andra’, Shaw verrà ridimensionato, Devaney prenderà le redini di tutto), sia sportivi (Haslett difficilmente resterà, pare che Holt sia sul piede di partenza, cosi’ come Little e forse Pace), mentre i Niners si godono questo finale di stagione dove raccolgono i primi frutti di un rinnovamento oramai pluriennale, che però sembra cominciare a dare dei risultati.
Nel video il “placaggio” dell’umpire Garth De Felice su Kenneth Darby runningback dei Rams.