[Week 15] Recap 5 partite

nflEcco il recap con cinque partite giocate nella quindicesima giornata della National Football League:

Denver Broncos – Carolina Panthers 10 – 30
San Diego Chargers – Kansas City Chiefs 22 – 21
Cleveland Browns – Philadelphia Eagles 10 – 30
Detroit Lions – Indianapolis Colts 21 – 31
Pittsburgh Steelers – Baltimore Ravens 13 – 9

Denver Broncos – Carolina Panthers 10 – 30
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Come le azioni in borsa, sono molte le squadre NFL che vanno su e giù nella considerazione generale. Se i Giants ed i Titans, dopo l’inizio fulminante, stanno perdendo visibilmente colpi, i Panthers stanno emergendo come vera e propria forza.
La partita casalinga con i Broncos era di difficile lettura, come la squadra avversaria che ben pochi punti fermi ha avuto nel 2008. Dopo un primo quarto molto combattuto che vedeva Denver galleggiare dopo aver segnato per prima ed aver subito il drive made in Steve Smith del pareggio. Ma lo slancio si ferma dopo i primi 15 minuti. Nei 5 drive del secondo e terzo quarto, i Broncos mettono assieme sole 60 yarde, raccimolando 0 punti e lasciando spesso e volentieri la palla ai Panthers, che eseguono alla grande, con Jake Delhomme in palla e DeAngelo Williams che assume sfumature di dominatore nella corsa da 56 yard del terzo TD di Carolina e più in generale in questo fine stagione.
La vittoria, che giunge per 30 a 10, è un passo enorme in avanti verso la conquista della division, visto che Atlanta batte Tampa Bay. Una vittoria che sarebbe meritatissima per gli uomini di John fox, che ha due ultimi impegni difficilissimi fuori casa per ottenere la W del titolo.
I Broncos in questa partita sono sembrati evanescenti come molte volte quest’anno e la vittoria di San Diego, di cui parleremo ora, getta qualche dubbio sulla qualificazione per la Post Season, fase per la quale i Broncos ci sembrano inadatti, con Jets, Patriots, Colts e Ravens a cui potrebbero essere accoppiati.

San Diego Chargers – Kansas City Chiefs 22 – 21

E veniamo all’affermazione dei Chargers. Non sappiamo se si meriti questo epiteto, fatto sta che la vittoria in extremis di San Diego lascia qualche speranza Playoff per i californiani.
Nel freddo, solo di temperatura, Arrowhead Stadium di Kansas City, i Chiefs partono con un drive da 96 yard concluso dal primo TD pass di Larry Johnson in carriera. Per chi è inutile dirlo, quando in campo c’è Tony Gonzalez. Il primo tempo finisce 14 a 3, perchè San Diego perde un paio di palloni e Tyler Thigpen, che possiamo eleggere ad unica buona notizia per i Chiefs 2008, trova un ricevitore in Endzone nel secondo quarto.
L’intercetto lanciato da un Philip Rivers inguardabile fino ad allora spiana la strada alla terza meta casalinga, gettando momentaneamente i tifosi Chargers nella disperazione della mancata qualificazione alla Post Season.
Ma LT e Rivers hanno intenzioni diverse. Il primo diventa il secondo realizzatore di tutti i tempi con il TD su corsa del 21 a 10, il secondo salirà in cattedra a pochi minuti dal termine della partita. A 5 minuti dalla sirena, il quarterback ospite trova a più riprese Antonio Gates e Vincent Jackson, velocizzando da subito le cose con la no-huddle offense, per poi calmarsi e realizzare a 76 secondi dal termine la meta dela 21 a 16.
L’onside kick di Nate Keading non sarebbe sufficiente a recuperare il pallone, ma lo special team dalle mani buone assale il giocatore del Missouri che ricopre il pigskin, causando il fumble della speranza. Rivers poi dalla shotgun serve Vincent Jackson per 42 yard di guadagno. Segue la meta finale, in una partita emozionante che si conclude col vano tentativo del kicker dei Chiefs dalle 50 yard. Bella partita di KC, San Diego invece ci spera ancora, ed è un miracolo!

Cleveland Browns – Philadelphia Eagles 10 – 30

A proposito di squadre che sperano, Philadelphia asfalta nel Monday Night i bruttissimi Browns, e prende posto nella caccia alla Post Season.
Cleveland ormai tra Thursday Night e Monday Night gioca solo di sera, nascondendo nelle tenebre una stagione terribile che conferma quanto talento sprecato ci sia in Ohio.
Per Philadelphia è facile avere continuità all’interno della partita, contro un avversario in cui lancia Ken Dorsey e privo di Kellen Winslow. Donovan McNabb nelle ultime tre partite è stato ingiocabile, lancia bene e spesso, dando spessore ad un attacco privo di altri grossi nomi ma che alterna di settimana in settimana le prestazioni di receiver e tailback.
La giocata della serata, che relega Cleveland a ruolo di sconfitta per la decima volta, è di Asante Samuel. Il botto della free agency Eagles intercetta e riporta in meta un passaggio avversario per 50 yard, consegnando il vantaggio di 17 a 3 ai suoi.
Finisce 30 a 10 per le aquile del Lincoln Financial Field e raggiungono altre 6 squadre nella caccia alle Wild Card della National Football Conference. Se saranno quelle delle ultime tre partite, siamo di fronte ai favoriti per la qualificazione.

Detroit Lions – Indianapolis Colts 21 – 31
Pittsburgh Steelers – Baltimore Ravens 13 – 9

La crociera dei Colts verso i Playoff continua, dopo la partita del Lucas Oil con i Lions. L’ultima realtà della lega non riesce ad avere la meglio dopo una silenziosa rimonta che costringe Indianapolis ad un quarto quarto old style per avere la meglio.
Per la verità, il primo tempo di quelli di Tony Dungy è giocato al massimo. 21 punti facili, con drive che stretchano il campo e quando non portano punti portano brutte posizioni di campo per gli avversari. Detroit resiste, il field goal dalle 51 per Jason Hanson è quello che lo fa diventare il miglior kicker dalla distanza della storia NFL e Calvin Johnson fa la sua meta da 33 yard da campione qual è. A lanciare c’è Orlovsky, che confeziona una buona partita senza intercetti.
Quando completa per Fitzsimmons per finire la rimonta dei suoi sul 21 pari, per un attimo sembra il giorno giusto per i leoni. Purtroppo, e per fortuna, esiste Peyton Manning. Bastano tre lanci, Dallas Clark, Marvin Harrison e Reggie Wayne, come ai tempi dei record, per andare in End zone e ristabilire le distanze. Danny-O non è, e probabilmente non sarà mai, al livello del blasonato collega, ed il drive successivo di Detroit finisce in punt.
Un altro completo da 31 yarde e Chad Simpson, rookie da Morgan State, che corre un paio di volte per chiudere qualche down che permette a Adam Vinatieri di chiudere sul 31 a 21.
Le vittorie salgono a dieci, per la settima stagione consecutiva, e gli occhi salgono ai televisori nei quali Baltimore e Pittsburgh si stanno sfidando per la partita più attesa della domenica.
Se Baltimore perde per i Colts si aprono le porte del primo turno in casa, mentre per i Ravens battere la difesa impenetrabile degli Steelers significherebbe puntare al titolo divisionale.
Nelle parole di Ben Roethlisberger il succo della grande sfida della settimana. E’ stata la classica partita tra Pittsburgh e Baltimore, pochi punti ma tagli e abrasioni per tutti. Ha ragione Big Ben.
Lo stesso QB degli Steelers assaggia la terra dell’ M&T Bank Stadium più di una volta, e quella sanguinosa sembra essere il sack di Terrell Suggs per iniziare il quarto quarto, con i suoi sotto 9 a 3. Ma poi si rialzerà, prenderà i compagni per mano fino al contestatissimo TD del 13 a 9 finale, a 40 secondi dalla fine. Santonio Holmes sembra fuori dall’area di meta, ma gli arbitri rovesciano la chiamata ed improvvisamente Pittsburgh è campione della AFC North. Chiamata coraggiosa, che ci sentiamo di condividere data la difficoltà.
Chiamata che chiude un drive frenetico, con gli implacabili Steelers a marciare verso la segnatura. E poi quel 3rd & Goal, controverso ed emozionante, che getta in ginocchio Baltimore ed in Post Season Pittsburgh. Anche difensivo (per qualcuno principalmente difensivo) il football ci piace, e le partite così povere di punti ci soddisfano allo stesso modo di quelle più spettacolari.
I Colts sono pressochè sicuri di giocare al Lucas Oil la prima (sicuramente meglio di dover andare a Denver), mentre a Baltimore serviranno le due vittorie per spuntarla sul marasma della AFC East. Sul cammino l’ostacolo Cowboys, grandi questa settimana.

 

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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