[Week 15] Play Under Review

nflQuindicesima settimana di gioco e Play Under Review speciale; niente scelta singola, ma una lotta tra passione e ragione senza dimenticare le menzioni speciali e il tempo per ballare.

La passione

E’ stato amore a prima vista. Un secondo dopo aver visto la stratosferica corsa da 47 yard con cui Leon Washington ha segnato il momentaneo 20-17 dei Jets contro i Bills. Un colpo di fulmine. Manca poco alla pausa di metà gara quando riceve l’ovale dalle mani di Favre per quella che sarà la sua unica portata in tutto il match. Indovina senza esitazioni il buco che gli apre la linea offensiva biancoverde. Poi è un crescendo da far invidia a tutti i Rossini del mondo. In piena velocità scarta la safety Bryan Scott che gli si para incontro. Come? Cambiando direzione due volte in un metro quadro mentre le gambe mulinano a tutta birra. Tant’è che oltre a Scott, preso in netto contro tempo, finiscono al bar bruciati dallo scatto di Washington anche Ko Simpson e Leodis McKelvin.

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La ragione

Atlanta non segna con questa giocata. Ma è eseguita divinamente. Terzo e uno. Ryan riceve lo snap. Finta con corpo e testa l’hand-off a Turner che va a catalizzare l’attenzione della linea difensiva mentre ci si schianta. La palla rimane nelle mani del suo qb che con la destra esegue un’altra finta, stavolta di toss a Norwood che esce dal backfield. La difesa si schiaccia ancora un po’ e lascia al 32 lo spazio per una comoda ricezione sul successivo passaggio e un copioso guadagno: 17 yard. E’ il Play Under Review della settimana. Anche se negli occhi resta il colpo di fulmine firmato Leon Washington.

Menzioni time…

La lucidità di Tony Romo sul primo td pass contro i Giants. Il quarterback dei Cowboys potrebbe accontentarsi di finire lo scramble uscendo dal campo. Non lo fa. Continua a leggere davanti a sé e alla fine vede quello che sperava: Patrick Crayton solo in end zone. Il passaggio di tocco è puntuale. Sette punti. Non serve il challenge di Coughlin. Romo non ha passato la linea di scrimmage con tutto il corpo. Il td pass è buono, anzi no: ottimo. Il solito home run di DeAngelo Williams. Prima rimbalza contro la linea di Denver. Poi inverte il campo e chiude la contesa con una corsa da più di 50 yard. Il passaggio di Tarvaris Jackson (sì, non avrei mai pensato di scriverlo e ancora non ci credo) a Bernard Berrian. E’ perfetto per il td e proprio in un gioco in cui i pessimi defensive back di Arizona avevano difeso bene. Ancora Roger-Cromartie citato in Pur. Ancora per una giocata negli special team. Stavolta blocca un field goal. La meta sul fondo della end zone di Dallas Clark, stupendamente preparata da Manning che guarda dall’altra parte sino all’ultimo momento prima di lanciare. Ci metto in fine una ricezione a scelta, e a testa, di Andre e Calvin Johnson. Atleti da paura. Chiudo con una nota di merito grande così. Per chi? Brian Westbrook. E in questa occasione non c’entrano mirabilie con la palla in mano. Da fantascienza per mentalità vincente e carattere è il suo recupero sull’intercetto di McDonald nell’ultimo gioco del secondo quarto del Monday Night. Lo tocca dopo averlo inseguito per tre quarti di campo e permette a Baskett di placcarlo a tre yard dalla end zone evitando la meta dopo 97 yard di ritorno. Super.

Il ritorno di fumble di Shaun Ellis accende la musica in end zone. A ballare è il big fella dei Jets questa settimana. La taglia è da Everest, l’equilibrio da trapezista cinese.

 

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