NFL Preview 2023: Washington Commanders

L’obiettivo dei Commanders é di raggiungere la post season, ma per arrivarci dovranno necessariamente raggiungere almeno un record 9-8, o meglio 10-7 e non sarà facile. Nell’ultima stagione il record 8-8-1 non é bastato nella Division più forte della NFC e l’anno prossimo non sarà molto diverso.

Se si eccettua la stagione 2020, in cui con un record 7-9 riuscirono a raggiungere i play-off in una division quell’anno modestissima, i capitolini sono assenti dalla ribalta da troppi anni, con sole cinque partecipazioni alla post season negli ultimi vent’anni. Decisamente poco per i tifosi di una delle franchigie che avevano dominato negli anni ’80 e ’90.

La novità più importante, prima di esaminare le componenti tecniche della squadra, sarà il cambio al vertice della franchigia per la cifra record di 6 miliardi di dollari. Dopo la gestione quanto meno discutibile di Snyder, l’auspicio é che si possa riportare la franchiga della Capitale ai fasti del passato.

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OFFENSE

I maggiori problemi dei Commanders sono derivati dall’offense, ventesima, e in particolare dal gioco aereo, che ha visto i capitolini al 21° posto, soprattutto per una OL che non é riuscita a dare sufficiente protezione ai due QB che si sono avvicendati in stagione, Carson Wentz e Taylor Heinecke, i quali, a loro volta, non hanno certamente brillato. In totale l’attacco oro-granata ha subito 48 sack e 16 intercetti

Per la prossima stagione, nel ruolo di QB, sembra che il coaching staff sia orientato al lancio del giovane Sam Howell, scelto nel draft del 2022 al quinto giro, che nella scorsa stagione é sceso in campo una sola volta contro Dallas. Per agevolare il percorso di crescita di Howell, é stato ingaggiato Jacoby Brisset che lo scorso anno ha giocato con i Cleveland Browns, un quarterback non di primissimo piano, ma esperto e affidabile.

Era importante rinforzare la linea d’attacco e, prima del draft, sono stati ingaggiati le Guardie Nick Gates, ex Giants, e Andrew Wylie, ex Chiefs e il tackle Trent Scott, proveniente dagli Steelers, poi al terzo giro del draft é stato chiamato il centro Ricky Stromberg da Arkansas, e al quarto il tackle Braeden Daniels da Utah.

In definitiva, almeno sulla carta, la linea d’attacco dovrebbe essere migliorata di parecchio e di questo non potranno che beneficiare sia i due RB Brian Robinson e Antonio Gibson, sia il passing game che si affiderà ai collaudati Terry McLaurin e Curtis Samuel oltre che all’emergente Jahan Dotson. Dal draft poi é arrivato il RB Chris Rodriguez da Kentucky, scelto al sesto giro.

Naturalmente, il successo di queste operazioni di maquillage dell’offense dipenderà molto da come si disimpegneranno i due QB, ma nell’insieme ci si può aspettare un buon passo in avanti rispetto alla stagione scorsa.

DEFENSE

Il defense team dei Commanders é da tempo uno dei migliori della lega. Nella scorsa stagione é risultato quarto per yard concesse ed é stato particolarmente efficiente contro il gioco aereo, nonostante l’assenza per quasi tutta la stagione di Chase Young, rientrato solo nelle ultime tre partite.

La Defensive Line é una delle più temibile nella pass-rush per la presenza dei tackles Daron Payne e Jonathan Allen, con rispettivamente 11,5 e 7,5 sack all’attivo e del DE Montez Sweat con 8 sack. Il ritorno di Chase Young non potrà che migliorare il rendimento in questa particolare specialità per la quale, dal draft, sono arrivati come ulteriori rinforzi, il DE da Clemson K.J. Henry e il DE Andre Jones da Louisiana, chiamati al quinto e al settimo giro rispettivamente.

Per il secondario, che nella scorsa stagione ha avuto i suoi punti di forza in Darrick Foster, 88 tackles, 4 intercetti, 9 PD e 2 fumble forzati e in Kendall Fuller, 52 tackles, 13 intercetti, 3 PD, sono arrivati dal draft il CB da Mississippi St. Emmanuel Forbes scelto al primo giro al pick 16 e il DB Jartavius Martin, scelto al secondo giro, pick 47 da Illinois. Nell’ultimo anno al college Forbes ha al suo attivo 6 intercetti con 3 TD e 174 yard, e 11 PD, mentre Martin ha, sempre nel 2022, 3 intercetti, 11 PD e 2 fumbles forzati.

La difesa, con l’innesto di questi interessanti prospetti, potrebbe quindi rivelarsi anche più efficiente che nella scorsa stagione.

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SPECIAL TEAM

Lo special team dei Commanders si potrebbe definire senza infamia e senza lode: il punter Tress Way nella passata stagione ha calciato 83 punts piazzandone 37 all’interno delle 20 yard, risultando in questo uno dei migliori del ruolo. I punt ritornati sono stati 34 per 219 yard alla discreta media di 6,4 yds/ret. Il kicker Joey Slye, con 24 PAT realizzati su 28 e 25 G su 30 non si può dire che sia tra i più affidabili.

Nei Kick-off return la media é di 22 yard/Ret, tra le meno brillanti della lega, e lo stesso vale per i punt returns dove la media é di 7,64 yard. Per fare un confronto, le migliori medie sono state per i PR, le 16, 22 dei Falcons e per i KOR le 27,84 dei Colts.

COACHING STAFF

L’head coach dei Commanders é per il quarto anno Ron Rivera, che in precedenza aveva ottenuto ottimi risultati alla guida dei Carolina Panthers portati nel 2015 al Super Bowl perso contro i Broncos e a quattro titoli della South Division.

Da quest’anno sarà coadiuvato, nel ruolo di Offensive Coordinator, da Eric Bieniemy, fino all’anno scorso offensive coordinator dei KC Chiefs, personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Come Defensive Coordinator é stato confermato Jack Del Rio, arrivato a Washington nel 2020 come Rivera. L’arrivo di Bieniemy dovrebbe favorire la crescita dell’offense insieme all’inesto dei nuovi linemen offensivi. 

Record previsto: 9-8

I nostri voti

Offense - 6.5
Defense - 8.5
Coaching Staff - 8

7.7

L'obiettivo dei Washington Commanders é di raggiungere la post season, ma non sarà facile nella Division più forte della NFC.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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