[Week 7] Dallas Cowboys vs St. Louis Rams

nflDallas Cowboys – St. Louis Rams 14-34video

34-14 e’ un risultato abbastanza normale per una partita dei Rams 2007 o 2008. Meno normale e’ che dalla parte dei 34 siano proprio i Rams, e dalla parte dei 14 siano nientemeno che i Dallas Cowboys, una delle squadre favorite per la vittoria finale.

Va bene l’assenza di Romo, le traversie che hanno portato all’indebolimento della secondaria difensiva, il cambio di manico a St.Louis che ha portato una ventata di nuovo vigore in riva al Mississippi, ma i Cowboys sono stati letteralmente spazzati via dai Rams, in una partita in cui tutto quello che poteva andare male e’ andato male a Dallas, e tutto quello che poteva andare bene e’ andato bene a St.Louis.
jacksonIntendiamoci: se i Rams avessero messo in campo al stessa determinazione di domenica, magari non sarebbero 6-0, ma un paio di vittorie in piu’ le avrebbero portate a casa.
E’ chiaramente un problema di approccio alla partita, per St.Louis. L’impressione è che la squadra non giocase per Linehan con lo stesso spirito con cui gioca per Haslett, probabilmente perchè Linehan stesso faticava a farsi riconoscere come leader di questo gruppo, cosa che Haslett ha invece fatto dal primo giorno.
Ed allora si spiegano la rinascita di Bulger, domenica preciso come un tempo ed anche in grado di piazzare il bombone la’ dove solo Avery puo’ arrivare, l’esplosione di Jackson (160 yards e tre TD per lui) aiutato anche dalle buone chiamate di Al Saunders e da un paio di schemi con linea sbilanciata che hanno messo in difficolta’ la difesa avversaria, e soprattutto l’assoluto dominio di un reparto di secondaria difensiva che ha lasciato praticamente all’asciutto T.O. e compagnia, piazzando anche tre intercetti, con un Atogwe spettacolare ed un Fakhir Brown insuperabile (e meno male che Linehan l’aveva tagliato).
Al pronti via sembra la solita solfa. I Cowboys chiudono un paio di down, poi danno palla a Barber che infila la difesa in mezzo per guadagni consistenti fino a segnare il TD del 7-0. A differenza delle altre volte, pero’, stavolta i Rams rispondono colpo su colpo, e dopo un paio di corti guadagni di Jackson, Saunders rompe gli indugi e ordina una play action con lancio lungo su Donnie Avery, che brucia allo sprint tutta la secondaria dei Cowboys e piazza la meta del pareggio.
La segnatura esalta i Rams, e la difesa forza un tre e fuori subito sfruttato dall’attacco. I Rams segnano una prima volta con Avery, ma un holding nega i sei punti. Poco male: due giochi dopo e’ Steven Jackson a trascinarsi in touchdown con un grappolo di difensori aggrappati alla schiena.
I Cowboys sono frastornati, e sul drive successivo Witherspoon intercetta una palla di Johnson deflettata in linea. Poche azioni e jackson entra nuovamente in end zone. Non e’ finito nemmeno il primo quarto ed i Rams sono avanti 21-7: incredibile.
Sul drive successivo la difesa bluoro forza un fumble recuperato da Chavous, ma l’occasione si perde sul piede di Brown che calcia a lato dalle 54 yards.
I Rams alzano il piede dall’acceleratore in attacco, ma in difesa continuano ad imperversare in tutte le zone del campo, menando colpi a destra ed a manca e negando ogni guadagno ai Cowboys.
La prima meta’ si conclude con un field goal di Brown, buono, dalle 52, e si va al riposo sull’incredibile 24-7 in favore dei Rams.
Nella ripresa St.Louis controlla piu’ che altro la partita, ma non disdegna alcune sortite come la galoppata da 56 yards di Jackson che chiude virtualmente i conti.
C’e’ tempo ancora per un field goal di Brown ed un TD di Bennett a fine partita, con i Rams gia’ in festeggiamento anticipato, ma l’highlight del secondo tempo è sicuramente il secondo intercetto di Atogwe, che sbuca dal nulla e toglie letteralmente dalle mani il pallone a Terrel Owens sulla linea di meta, trasformando un sicuro TD in un turnover.
Per i Rams si tratta ora di dare continuita’ a questo stato di grazia, anche se il prossimo avversario non e’ proprio di quelli piu’ malleabili: i Patriots, reduci dal massacro di Denver al monday night.
A Dallas invece si parla apertamente di crisi, ma stavolta non c’e’ un Romo sul quale addossare le colpe di tutti i mali del mondo. Sara’ una lunga settimana per Wade Phillips.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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