[Week 6] St. Louis Rams – Washington Redskins

nflSt. Louis Rams – Washington Redskins 17-19
 
Il pandemonio che ha accompagnato il field goal di Josh Brown a due secondi dal termine ed il successivo silenzio spettrale nel quale si potevano distintamente sentire le urla di gioia dei giocatori (bluoro) in campo, la dice lunga di quanto questa sconfitta sia giunta inaspettata in casa Redskins.

brownEra uno dei testacoda più classici, nel quale si affrontavano una squadra lanciata ed in forte ascesa, guidata da un Jim Zorn in versione “George Allen”, da cui ha mutuato il triplo hip-hip-hurrà nello spogliatoio per celebrare le vittorie, ed un team allo sfascio totale, reduce da una bye week in cui era successo di tutto, dal cambio dell’allenatore, al reintegro di Marc Bulger al comando dell’attacco, alla rivoluzione completa di alcuni reparti ma, soprattutto, reduce da due settimane di training autogeno e di lavoro orientato sul cuore e sulla testa piuttosto che sulle gambe e sulla tecnica.
Alla fine questo lavoro ha pagato, perchè in campo si sono visti i vecchi, soliti Rams che concedono troppi big plays in difesa e sprecano troppo in attacco, con una linea d’attacco incapace di aprire i varchi giusti per Steven Jackson, un Marc Bulger incapace di mettere dei palloni decenti ai ricevitori (tanto che Avery si e’ letteralmente andato a cercare ed inventato la ricezione che è valsa la partita).
Ma una cosa nuova nelle fila dei Rams c’era: la voglia di lottare fino alla fine, nonostante le avversità, gli errori e le delusioni.
I Redskins sono apparsi più ordinati, più squadra, con un gioco di corsa degno di questo nome ed una difesa sempre pronta e reattiva, ma non era la giornata giusta. Ogni piccolo errore si trasformava in una tragedia. Uno su tutti: il fumble ritornato in TD da Atogwe a pochi secondi dalla chiusura del primo tempo quando il field goal pareva cosa gia’ fatta, e da un possibile e probabile 10-3 si è passato ad un 10-7 in favore dei montoni.
Sin qui l’attacco dei Redskins non aveva ancora perso palloni, e su questo aspetto erano state costruite le vittorie precedenti, ma in occasione della partita con i Rams i turnover sono stati ben tre, e tutti costosissimi in termini di punti subiti e/o non segnati.
Oltre al TD di Atogwe, i Rams hanno dovuto fare affidamento sul piede di Josh Brown, autore di quattro field goal, proprio a causa dell’oramai cronica asfitticità del proprio attacco, mentre i Redskins hanno saputo ben sfruttare l’occasione regalata da un fumble di Jackson sulle proprie tre ad inizio partita (subito trasformato in TD da Portis), ed un ottimo drive sul finire della partita che ha portato ancora Clinton Portis a superare la linea di meta.
Mancavano 3:47 ed i Redskins conducevano per 17-16, e stanti i precedenti, i Rams parevano cotti e pronti per essere serviti in tavola.
Si arrivava infatti al two minutes warning con i Rams che avanzavano davvero a fatica, ed anche dopo, Bulger mancava malamente Holt al primo tentativo, e Jackson era placcato dietro la linea per una perdita di tre yards. Sul terzo e tredici cruciale, con 1:13 sul cronometro, arrivava l’invenzione di Avery, che bruciava il cornerback all’interno ed andava letteralmente a prendersi un pallone che Bulger aveva ancora una volta lanciato maldestramente. La ricezione da 43 yards portava i Rams in ampio raggio da Field Goal, e qui accadeva di tutto.
Bulger si inginocchiava per centrare la palla rispetto ai pali, ma la linea difensiva dei Rams si avventava rudemente sul quarterback cercando di fargli perdere a palla (quando si dice la sportività…). Alla guardia Richie Incognito non pareva vero di potersi buttare in una rissa, ma veniva trattenuto dai compagni e doveva limitarsi a qualche colorito insulto. Abbastanza, però, perchè un arbitro particolarmente sensibile al linguaggio turpe (che probabilmente aveva fino a quel momento tenuto nelle orecchie dei tappi antirumore) tirasse una flag, costringendo così Josh Brown ad un field Goal da 49 yards anzichè uno più agevole dalle 34.
Ma evidentemente non era la giornata dei Redskins, perchè il calcio andava dirtto dritto in mezzo ai pali regalando ai Rams la prima vittoria di questa stagione.

 

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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