[Week 5] Recap 5 partite

nflEcco il recap con cinque partite giocate nel quarto weekend della National Football League:

 Kansas City Chiefs – Carolina Panthers 0 – 34
Chicago Bears – Detroit Lions 34 – 7
Seattle Seahawks – New York Giants 6 – 44
Pittsburh Steelers – Jacksonville Jaguars 26 – 21
Minnesota Vikings – New Orleans Saints 23 – 20

Kansas City Chiefs – Carolina Panthers 0 – 34

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Sono rari gli shutout nel football, molto più che in NHL ed MLB. Alle 30 avversarie prima o poi ci si arriva e un field goal lo si riesce a metetre tra i pali.
La quasi disastrosa stagione dei Chiefs si arricchisce anche di questa impresa. I Panthers passeggiano in casa contro la pochezza offensiva di una squadra che solo una settimana fa aveva battuto Denver, imbattuta fino ad allora.
E quindi, visto che Kansas City non supera mai la metà campo e Carolina si limita a mettere la banderuola ad un attacco di un Larry Johnson da 2 yard per ben sfruttare poi i molti drive offensivi a disposizione, parliamo un attimo di DeAngelo Williams.
Uscito da Memphis tre draft or sono, fu considerato un mezzo steal, vista la carriera impressionante a livello di college. L’attacco di Carolina lo accoglie come backup di DeShaun Foster, e gioca poco la prima stagione, contribuendo però alla causa con puntualità.
Molti infortuni ne minano il tempo sul campo e le sperazne di risalire la depth chart ed ottenere visibilità.
Quest’anno è lui però il titolare, e, cogliendo l’occasione datagli dall’inconsistenza di Kansas City, mette assieme domenica 3 TD e 123 yard. Sarà interessante osservarlo nuovamente nelle prossime domeniche, perchè la partita si è messa talmente bene per i suoi che una prestazione monster di questo tipo era decisamente alla portata.
I Chiefs fuori casa non esistono, semplicemente, mentre per i Panthers scampagnata in attesa di giocarsi la Post Season con Saints e Bucs.

Chicago Bears – Detroit Lions 34 – 7

Un quarterback emergente o quasi ed uno “bollito” o quasi. Bears Lions si riassume così. Il resto sono complimenti per gli ospiti e grossi rimproveri ai padroni di casa, che nella loro tana del Ford Field offrono uno spettacolo ridicolo.
Sotto pesantissima accusa è la difesa sui passaggi. Permise al rookie Matt Ryan alla prima settimana una partita quasi perfetta e domenica ha permesso a Kyle Orton, certo non un leader incontrastato, 334 yard.
Ma Chicago rimane sempre una squadra difensiva. Ci mette una quarto e mezzo per mettere a segno la prima delle 4 mete di giornata, ma una volta messa la freccia è solo spettacolo: Orton trova Devin Hester, Rashied Davis e Greg Olsen con facilità, in continuazione, e senza l’ausilio delle corse, ben stoppato dai Lions, che almeno una cosa buona devono averla.
Detroit sostituisce un Jon Kitna fuori fase ed evidentemente deluso con Dan Orlosky, 25enne da Uconn che completerà molto ma subirà l’unico intercetto di serata, riportato in TD da Charles Tillman.
Buoni segnali dalla difesa di Chicago, ma soprattutto dall’attacco che si è ritrovato a non riuscire a sfruttare Matt Forte come è abituato a fare e l’ha comunque spuntata, anche considerando la povertà delle secondarie altrui.
Ai Lions non funziona nulla: la linea offensiva, i QB che non trovano i buoni receiver che hanno a disposizione, la tristemente famosa difesa sui passaggi. Sullo 0-5 si inizia a guardare alla classe 2009 del Draft già ad ottobre!

Seattle Seahawks – New York Giants 6 – 44

Altra vittoria mai in discussione quella dei campioni in carica dei Giants.
Sulla squadra che esce con le ossa rotte dal confronto, i Seahawks del solitario Matt Hasselbeck, si può dire solo che, oggi come oggi, sono inferiori a tutte le altre squadre della NFC nei matchup. Ne sono dimostrazione le facili ricezioni dei receiver newyorkesi Domanik Hixon ed Amani Toomer che umiliano i loro marcatori, e la facili corse di Brendan Jacobs, costretto a far correre un po’ anche Ahmad Bradshaw per evitare sovraccarichi.
Eli Manning si ritrova ben coperto dai suoi uomini di linea, e trova 19 volte su 25 la ricezione dei suoi compagni, che ben poco soffrono la mancanza dell’iracondo Plaxico Burress, sospeso dalla società forse con un occhio al calendario.
I soli due sack della squadra di Coughlin sono testimoni del ben scarso impegno che serva a sbarazzarsi di Seattle; in ogni caso, i Giants sono imbattuti, ed hanno +78 di differenziale tra punti fatti e subiti. La vittoria dell’esordio con Washington assume così contorni molto più importanti, vista anche la forza della squadra della capitale.
Guai a parlare quindi di schedule facile. Dovremo però aspettare di vedere i campioni contro Pittsbiurgh all’ottava settimana per misurare realmente la loro forza.
Invece, per sapere quanto in basso arriverà Seattle non dobbiamo aspettare così tanto. Non ci sembra impraticabile, infatti, l’ennesima scalata al primo posto della insicura NFC West per la squadra di Mike Holmgren, che siamo sicuri saprà tirare comunque qualcosa di buono da questa annata sfortunata.

Pittsburh Steelers – Jacksonville Jaguars 26 – 21

E veniamo finalmente a partite equilibrate! Nel Sunday Night della week 5 ci sono gli Steelers opposti ai Jaguars.
I pronostici sarebbero stati per Pittsburgh, ma la tradizione recente ottima di Jax contro quelli della Pensylvania e gli infortuni definitivi dei corridori in maglia nerogialla suggerivano un certo pathos.
Infatti, primo drive e primo intercetto ospite, Rashean Mathis poi prende la via della End Zone avversaria da grande campione qual è e va fino in fondo. Gli risponde Ben Roethlisberger pescando Heath Miller per il 7 pari.
Una Pass Inteference manda i Jaguars ancora a segno sul drive successivo. E le difese?
Arrivano nel secondo quarto, o almeno arriva quella di Pittsburgh. Tre 3&out di Jax fanno la differenza, gli Steelers fanno 13 punti e la partita in pratica si ferma lì per qulalche down. Il terzo quarto andrà avanti senza note e punti, mentre il quarto si apre con la segnatura del vantaggio di Jacksonville.
Ma Big Ben è in serata e dalla shotgun ricava i 6 punti messi a segno da Hines Ward, quelli della vittoria. La difesa, e ci mancherebbe che fosse messa in difficioltà dai ragazzi di Del Rio, tiene fino alla fine, anche perchè Garrard non è esattamente il tipo da Hail Mary Pass che vuoi in squadra e Pittsburg copre bene sul corto e porta pressione con buoni risultati.
Con questa voglia di vincere, ai Jags basterebbe un po’ più di forma nei due RB titolari e un infortunio in meno in linea d’attacco per dominare la AFC, ma non sempre la fortuna assiste gli audaci.
Sul fronte Steelers, fanno ben sperare le prove fantastiche di Roethlisberger e Mewelde Moore, runningback di emergenza, a cui si aggiunge quello che sta diventando un gran bel record.
Abbiamo visto un buon spettacolo e questa “rivalry” può andare avanti per molto tempo. Un altro capitolo è stato scritto, ma dopo la lezione degli scorsi Playoff, è Jacksonville a vincere il momentaneo confronto.

Minnesota Vikings – New Orleans Saints 23 – 20

Raccontare semplicemente il play by play dell’ultimo Monday Night sarebbe riduttivo, nonchè offensivo nei confronti di chi legge.
Per l’ennesima volta in stagione, e per la somma felicità dei network televisivi, la partita del lunedì è uno spettacolo fenomenale, senza protagonisti assoluti magari, ma con giocate ed emozioni clamorose.
Il quinto della stagione si gioca in Louisiana, e vede i Saints affrontare i Vikings di Adrian Peterson o meglio, vista la serata, di Bernard Berrian.
Il ricevitore ex Chicago ha finalmente una possibilità di mettersi in luce, probabilmente grazie alla buona vena di Gus Frerotte, QB sempre meno di riserva dei Vikes.
Così come Minnesota deve la sua vittoria ad Antoine Winfield, una dei migliori difensori da big play del campionato, che ferma il field goal di Martin Gramatica nel primo quarto per spaventare i Saints, e poi lo ritorna in End Zone.
Tra field goal chilometrici, TD pass da running back, e i due punt return da touchdown di Reggie Bush si arriva alla stretta finale appaiati.
E’ l’undicesima penalità dei Saints, commessa da Kevin Kaeshivarn, ad avvicinare i Vikes al range da field goal, messo a segno da Ryan Longwell. Per non farsi mancare nulla, intercetto lanciato da un Drew Brees poco preciso ma comunque porduttivo per finire in bellezza.
Se davvero non basta più fermare Peterson (una quarantina di yarde lunedi) e Frerotte lancia così le azioni di Minnesota salgono, almeno di quanto scendono quelle di New Orleans, incapace di vincere nonostante Bush e le 330 yard su passaggio.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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