Il weekend delle sorprese

ncaaDoveva arrivare il weekend delle sorprese e puntuale la quinta settimana si è presentato ai fan del football NCAA con dei botti di prim’ordine.

Hanno perso l’università numero 1, la 3, la 4 e la 9 del ranking, solo per fermarci ai primi posti in classifica.

ncaaCominciamo da USC che ritorna dall’Oregon con una sconfitta pesante che non solo toglie l’imbattibilità, ma la retrocede di ben otto posizioni in classifica.
I Trojans hanno concesso 21 punti non risposti nel primo tempo e non sono piu’ riusciti a riprendere i Beavers di Oregon State a cui e’ bastato controllare il gioco nella ripresa per battere i favoriti dal pronostico.
Jacquizz Rodgers ha fatto i bambini con i baffi correndo per 186 yards in 37 portate e segnano due touchdown e caricandosi letteralmente l’attacco sulle spalle se pensiamo che il gioco su passaggio ha prodotto 167 yards.
La difesa ci ha messo del suo rallentando di molto l’attacco dei Trojans e spegnendo ogni speranza intercettando Sanchez a tre minuti dalla fine della partita. 27-21 il finale a favore di Oregon.
Pete Carroll, head coach dei Trojans, non si nasconde e dichiara che la difesa non ha giocato come suo solito sbagliando molti tackle mentre l’attacco si è ripreso troppo tardi per potercela fare.
Per festeggiare la clamorosa vittoria i fans di Oregon State hanno pacificamente invaso il campo a fine partita.

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Stessa musica per la sconfitta dei Georgia Bulldogs contro i Crimson Tide di Alabama.
31-0 a fine primo tempo e tutti a casa. Georgia si sveglia nella ripresa e segna 17 punti consecutivi, ma Alabama resiste e rende vano il forcing finale dei padroni di casa.
I Crimson Tide partono forte e segnano cinque touchdown nei primi cinque possessi e lo fanno con una semplicità spaventosa. Quattro touchdown, Ingram + Coffee + Upchurch + Jones ed il field goal di Tiffin zittiscono lo stadio e lasciano grossi interrogativi nella testa di Nick Saban, head coach di Georgia.
L’attacco dei Bulldogs del primo tempo e’ qualcosa di inguardabile (quattro punt ed un fumble) e si riprende leggermente nella ripresa, ma ormai il danno è fatto. 41-30 il finale.
Con questa vittoria Alabama sale al numero due del ranking e rimane imbattuta in stagione.

Tim Tebow, Heisman Trophy 2007, dimostra di essere un leader e nella conferenza stampa di fine partita si assume tutte le responsabilità per la sconfitta dei suoi Gators per 31-30 contro Mississippi che costa il quarto posto nel ranking.
Tebow ha disputato una partita a due facce: la prima fatta di due td su corsa ed uno su pass mentre la seconda di passaggi non accurati, una mancata chiusura di down ed un fumble costoso.
La difesa di Florida paga un terzo quarto disastroso e aver concesso 185 yards su lancio in soli 9 completi e soprattutto non è riuscita a dare quella sicurezza che già è costata la stagione scorsa.
I Rebels hanno disputato la loro partita, prendendo tutto quello che veniva concesso e, nel momento decisivo della partita la difesa ha fermato una conversione di un quarto e pochi centimentri spegnendo le speranze dei 90mila tifosi allo stadio.
La sconfitta precipita Florida al dodicesimo posto nel ranking e rende la strada verso un bowl che conta una salita difficile da affrontare.

110.000 persone ad Ann Harbor sono pronte a festeggiare la cinquecentesima casalinga partita dei Wolverines, ma di certo non si aspettavano di essere sotto 19-0 all’intervallo, non tanto per la forza dei Badgers di Wisconsin quanto per la pochezza dell’attacco.
Nella ripresa la spinta del pubblico comincia ad avere effetto ed il terzo quarto serve come riscaldamento per un quarto quarto incredibile per emozioni con tre touchdown che ribaltano completamente il risultato.
La segnatura di McGuffie porta avanti di 8 Michigan con 5 minuti rimasti sul cronometro e con lo storico traguardo della rimonta piu’ grande mai fatta a portata di mano.
Wisconsin risponde con un fumble, ma i Wolverines non riescono a chiudere palla in mano e i Badgers iniziano l’ultimo drive dalle proprie 36. Il qb Evridge dispensa palloni a quattro ricevitori diversi finche’ becca Gilreath per il touchdown del meno due. Conversione da due, tentativo di pass, incompleto, 29-27 Michigan! Che la festa inizi.
Da segnalare la buona prestazione di Threet, solito qb atipico di stampo universitario che non eccelle nei pass, ma corre molto e bene obbligando le difese a doppie letture.
La sconfitta non permette a Michigan l’ingresso nella top 25 e costa ben nove posizioni a Wisconsin.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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