Huddle goes to Usa – 1

usa flagHuddle Magazine ha mandato due inviati negli Stati Uniti per seguire allenamenti e partite (NFL e NCAA) per poi raccontare tutto ai nostri lettori. Il primo resoconto arriva dall’allenamento dei Chicago Bears.

Play Under Review va in vacanza per due settimane. Ma nei prossimi 15 giorni Huddle vi terrà compagnia da “Insider”, qua e là negli Usa.
Ieri pomeriggio i due inviati oltreoceano hanno seguito l’allenamento dei Chicago Bears alla training facility della formazione chicagoana,
briggsin quel di Lake Forest, una piccola cittadina alcune miglia a nord della Windy City. Prima del resoconto della giornata ecco le parole di Lance Briggs (nella foto).

I problemi dei Bears avvicinandosi alla sentitissima sfida contro i Vikings in programma domenica, si concentrano soprattutto in difesa, dove gli infortuni nella secondaria stanno tartassando un reparto che non appare in grande spolvero. In mattinata, ieri, è stato Lance Briggs a rispondere alle domande dei reporter.

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“I Vikings hanno numerose armi con cui possono far male – ha ribadito il linebacker – ma lo scorso anno ormai è molto lontano (Briggs scaccia i fantasmi della gara al Soldier Field del 2007 quando Adrian Peterson massacrò i Bears correndo per 224 yard, ndr) e affrontare giocatori come Peterson è estremamente eccitante”. Fermare le corse però potrebbe non bastare. “Abbiamo fermato Turner domenica scorsa – ha proseguito Briggs – e anche i running back di Tampa in precedenza. Ma siamo stati colpiti duramente con i passaggi e le vittorie non sono arrivate. Perciò dovremo cercare di eseguire al meglio i nostri giochi anche perché è fondamentale raggiungere l’obiettivo contro le rivali divisionali. In queste partite il livello di gioco sale”.

Il pensiero ritorna alla sfida persa con i Falcons. “Sapevamo che Elam dalle 48 yard avrebbe potuto centrare i pali – ha ricordato – perciò se non siamo riusciti a tenere Atlanta più indietro significa che abbiamo commesso degli errori. E’ stato un nostro sbaglio”. Briggs ha poi spiegato che gli infortuni a molti giocatori impiegati negli special team non porteranno all’impiego di titolari al loro posto. “Non siamo allenati per giocare tutte le posizioni e si rischierebbero altri infortuni o errori gravi che potrebbero compromettere la partita”. E a proposito di risultato la gara contro Minnesota riporterà al Soldier Field Berrian, un ex “Orso”. “Confrontare i Vikings 2007 con quelli 2008 non è possibile. Hanno speso molto nella free agency ed ora con Berrian hanno anche la possibilità di giocare in profondità”. Sconti all’ex compagno non ne saranno fatti. “Non c’è nulla di personale – ha sorriso Briggs interrogato su che trattamento riceverà il compagno se passerà al centro del campo -. E’ il football…” Anche perché i Bears non intendono esporre il cartello “saldi”. “Vogliamo continuare a restare in una posizione che ci consenta di lottare per i playoff – ha concluso Briggs -. Noi sappiamo che tipo di squadra abbiamo a disposizione”.

Le sfide più calde della black and blue division stanno arrivando.

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